Il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza hanno illustrato in conferenza stampa i contenuti del nuovo decreto che guiderà il Paese dall’uscita dallo Stato di emergenza.

Il 31 marzo finirà ufficialmente lo stato di emergenza Sanitaria in Italia.

Ecco i punti principali del nuovo decreto:

– Niente più obbligo di quarantena per coloro che entreranno in contatto con un positivo a prescindere dallo stato vaccinale. Gli unici che dovranno stare in isolamento saranno i positivi.

– Stop alla quarantena per studenti non vaccinati entrati in contatto con soggetti positivi. Gli unici alunni che faranno quarantena saranno gli alunni positivi.

– Dal 1 aprile i soggetti che avevano l’obbligo di vaccinazione, come per esempio gli over 50, non saranno più sospesi dal lavoro se non sono in possesso del Green Pass rafforzato. Basterà il Green Pass base. Il personale sanitario dovrà ancora essere munito di super green pass;

– Non sarà più richiesto il green pass per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste, dal tabaccaio, nei ristoranti all’aperto e sui mezzi di trasporto non a lunga percorrenza (trasporto pubblico locale);

–  Fino al 30 aprile resta in vigore l’obbligo delle mascherine al chiuso. La fine della misura sarà valutata sulla base dell’andamento della pandemia;

– Il sistema delle regioni “a colori” finisce ufficialmente;

– La capienza negli stadi ritorna al 100%.

 

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

La provincia Ogliastra è definitivamente “ritornata”, in quanto  la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal Governo,  contro la legge di riforma degli Enti Locali approvata qualche mese prima dal Consiglio regionale della Sardegna.

Con questa decisione, la Consulta da’ il  via libera alla norma che porta a sei il numero delle province   – Nuoro, Gallura, Medio Campidano, Oristano, Ogliastra e Sulcis Iglesiente – e a due  – Cagliari e Sassari – quello delle città metropolitane.

I capoluoghi dell’ente intermedio ogliastrino saranno Lanusei e Tortolì. Pertanto, sulla recente pronuncia del più importante organo di garanzia costituzionale, abbiamo raccolto il parere dei due sindaci Davide Burchi e Massimo Cannas.

«Credo che sia una grande opportunità per tutto il territorio – spiega il primo cittadino lanuseino – perché ristabilisce un riconoscimento importante per l’Ogliastra sullo scacchiere regionale. Non è tanto in se il fatto della provincia, perché o queste vengono superate, o è giusto che il nostro territorio abbia la propria.»

«Sarà una grande sfida – continua Burchi – perché dobbiamo rendere questo ente intermedio snello, più efficace e vicino ai cittadini.  Non deve essere un appesantimento burocratico, ma un’opportunità e sicuramente lo sarà dal punto di vista politico e istituzionale.»

«Lo dovrà essere dal punto di vista amministrativo e quindi si cerchi di lavorare il più possibile per creare un grande coordinamento per mettere la provincia nelle condizioni di dare all’Ogliastra quella veste sovracomunale che oggi manca», conclude il sindaco di Lanusei.

Soddisfazione anche per il sindaco Cannas:  «La decisione della Corte Costituzionale è molto importante in quanto permette l’attuazione della riforma regionale degli Enti Locali che ho molto apprezzato. All’Ogliastra concede uno strumento che mancava, perché ogni area vasta come la nostra ha un’identità culturale e omogeneità economica che può autodeterminarsi attraverso un ente intermedio, cosa che è venuta a mancare in questi anni.»

«Ovviamente tutto dipenderà dalla nostra capacità di gestire la provincia – continua il primo cittadino tortoliese – e dalle attenzioni della classe politica locale ogliastrina nel valorizzarla. La ritengo uno strumento indispensabile perché ci dia la garanzia del mantenimento e potenziamento di alcuni servizi pubblici. L’ente intermedio è fondamentale per programmare mantenere e potenziare settori come la scuola, la giustizia, i trasporti, la pianificazione urbanistica, l’ambiente, la giustizia e tanti altri servizi di interesse pubblico sovracomunali che possono essere gestiti solo se la provincia è presente ed efficiente.»

«L’autodeterminazione è un principio generale che dobbiamo difendere, nei limiti della costituzione e delle regole. Non avendo funzionato le unioni dei comuni, serve un altro soggetto intermedio. Dunque ribadisco che serve alla classe politica  la responsabilità di far funzionare la provincia e non trasformarla in un carrozzone.»

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

La provincia Ogliastra sta per “ritornare”.

Nei giorni scorsi, la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal Governo, nel giugno scorso,  contro la legge di riforma degli Enti Locali approvata qualche mese prima dal Consiglio regionale della Sardegna.

Tra le varie posizioni sulla vicenda, c’è chi è fortemente contrario come il sindaco di Bari Sardo, Ivan Mameli, che afferma: «Ritengo che l’esperienza della provincia sia un esperimento mal riuscito che non abbia fatto altro che moltiplicare i costi e contribuito all’aumento della pressione fiscale sui contribuenti. Sono convinto che sia una “macchina” pesante, inoltre per mantenere il personale e la rappresentanza politica necessiti di un costo oltre ogni logica. Dissento fortemente su chi dice che la provincia porterebbe posti di lavoro».

«Credo che un territorio come l’Ogliastra – continua il sindaco bariese -, la provincia più piccola d’Italia, con circa 57mila abitanti, non necessiti di una struttura politica formata da 25 consiglieri provinciali, 6 assessorati, strutture dirigenziali e tanto altro. Sono d’accordo con chi sostiene che anche la democrazia e l’organizzazione democratica abbia un costo, ma il prezzo non può essere questo».

«Quando é stata abolita la provincia – sostiene il primo cittadino – per volontà dei cittadini non si é avuta la capacità di pensare al dopo provincia, tutto ciò a creato una struttura commissariale, una scatola vuota che non ha in alcun modo risposto alle esigenze del territorio. Insomma siamo passati dalla padella alla brace».

«Credo che i discorsi che tendono a una eccessiva provincializzazione di interessi alla fine giungano a quelli di vicinato, le tragicomiche moltiplicazioni dei capoluoghi, i campanilismi fini a se stessi, siano terreno fertile per i fautori della vecchia scuola moltiplicatrice di poltrone. Occorrerebbe sforzarsi nel risolvere i problemi che non significa necessariamente il ritorno a “su connottu”», conclude Mameli.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

Al largo della costa di Fukushima, in Giappone, è stata avvertita una scossa di magnitudo 7.3.

La Japan Meteorological Agency ha lanciato un allarme tsunami e ha classificato l’intensità della scossa in 6 sulla scala nipponica di misurazione massima di 7 livelli. Si prevedono onde di tsunami di circa un metro.

Il sisma è stato avvertito anche a Tokyo. Non è chiaro al momento se siano stati registrati danni alla centrale nucleare di Fukushima, teatro del più grave incidente nucleare della storia.

Circa due milioni di abitazioni sono senza elettricità in Giappone a causa del terremoto.

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Francesco Douglas Fadda è stato condannato alla pena dell’ergastolo dalla Corte d’assise di Sassari per l’uccisione della compagna Zdenka Krejcikova avvenuto a Ossi il 15 febbraio 2020.

Sono state accolte le richieste del sostituto procuratore di Sassari Paolo Piras che aveva formulato l’accusa di omicidio volontario aggravato da premeditazione.

Fadda, 46 anni, dovrà anche pagare una provvisionale di 200mila euro ciascuna per la madre della vittima e per le due figlie e dovrà osservare l’isolamento diurno per un anno.

All’epoca del femminicidio Zdenka Krejcikova, di nazionalità ceca, aveva 41 anni. Fu accoltellata da Fadda in un bar in cui la donna si era rifugiata dopo essere fuggita a causa di un violento litigio. Lui l’aveva inseguita con un coltello da cucina e dopo averla gravemente ferita l’aveva fatta salire in macchina. Infine l’aveva lasciata agonizzante in un secondo appartamento, luogo in cui Zdenka Zdenka Krejcikova aveva esalato l’ultimo respiro.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Incidente questo pomeriggio all’ingresso di Tortolì sulla ss 125.

Tamponamento tra una Fiat Panda e una Nissan Navarra sul rettilineo che conduce in centro città.

I conducenti, due uomini, sono stati trasportati all’Ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei dai sanitari del 118 accorsi sul luogo dell’incidente.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Tortolì e i carabinieri di Santa Maria Navarrese per i rilievi di legge.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Christian Solinas in vigore in Sardegna fino al 31 marzo 2022, giorno in cui finirà lo stato di emergenza pandemica.

Fino a quel giorno per essere dichiarati positivi dalle autorità sanitarie sarà sufficiente l’esito del tampone antigenico.

Ecco tutti gli articoli dell’ordinanza:

Art.1) A far data dal giorno di entrata in vigore della presente Ordinanza e fino al 31 marzo 2022, fatte salve ulteriori e/o diverse valutazioni sulla base dei dati epidemiologici
a disposizione, un test antigenico positivo è ritenuto sufficiente e non comporta un obbligo di conferma con test molecolare per la diagnosi di infezione da SARS-CoV2, per la definizione di caso confermato SARS-CoV-2 e per le conseguenti disposizioni di isolamento o quarantena da parte dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica.

Art.2) Le disposizioni di cui all’art.1 si applicano unicamente ai test antigenici eseguiti dai soggetti autorizzati dalla Regione Sardegna, secondo le disposizioni regionali citate in premessa, non anche ai test antigenici autosomministrati.

Art.3) Al fine di assicurare la tempestiva presa in carico dei casi positivi, tutti i soggetti autorizzati all’esecuzione di test antigenici, secondo le disposizioni regionali citate in premessa, devono garantire l’inserimento dei dati nei sistemi informatici regionali già in uso e secondo le medesime modalità fino ad ora adottate, avendo cura di verificarne preventivamente l’identità personale.

Art.4) La diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 in pazienti ospedalizzati, o per i quali deve essere disposta l’ospedalizzazione, deve essere confermata a mezzo di apposito test molecolare.

Art.5) Al fine di garantire il monitoraggio della diffusione delle varianti virali circolanti nella Regione attraverso il sequenziamento dei campioni positivi a SARS-CoV-2, in coerenza con le raccomandazioni nazionali ed internazionali, i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica devono garantire la conferma con test molecolare, entro 24h, di
una quota dei casi positivi al test antigenico.

Art.6) I Laboratori di rifermento regionale, per il tramite della Direzione Generale della Sanità, devono comunicare ai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica la percentuale settimanale di tamponi molecolari da collezionare attraverso procedure di controllo sulla popolazione, al fine di rendere significativo sotto il profilo epidemiologico e geografico il campione esaminato e garantire il sequenziamento genomico.

Art.7) La Direzione Generale della Sanità deve verificare settimanalmente il raggiungimento dello standard di incidenza sopracitato e darne immediata comunicazione ai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica delle Aziende Sanitarie del SSR.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Lo sapevate? In Sardegna esistono 36 specie animali rarissime.

Sono numerose le specie animali, tra mammiferi, molluschi, anfibi, rapaci, insetti, splendide farfalle e aracnidi, che vivono soltanto in Sardegna (o al al limite in Corsica, nell’arcipelago dell’Isola d’Elba e in pochissime altre zone del Mediterraneo). Scopriamo quali sono e di che cosa si tratta.

Alcune di queste specie sono famose, come i cavallini della Giara, gli asini albini dell’Asinara, i mufloni e il cervo sardo, tante altre invece sono poco conosciute.

Ecco l’elenco completo: sono l’orecchione sardo (un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi endemico della Sardegna), il ragno nuragico (il ragno botola nuragico, Amblyocarenum nuragicus Decae è un ragno della famiglia Nemesiidae, endemico della Sardegna, la cui scoperta è stata annunciata nel 2014), il panfago sardo (una grossa cavalletta endemica esclusiva della Sardegna, dal corpo massiccio, dall’aspetto poco agile e pesante), la cicindela di Carloforte (Cicindela capestris saphyrina un piccolo coleottero di un colore blu elettrico con piccole macule di giallo sbiadito, unico al mondo), l’astore sardo (un uccello rapace della famiglia Accipitridae, endemico della Sardegna e della Corsica), l’algiroide nano (l’algiroide nano o algiroide di Fitzinger è un rettile della famiglia Lacertidae, diffuso in Sardegna e Corsica), la zygaena orana sardoa (un lepidottero eteroneuro appartenente alla famiglia Zygaenidae, falena diurna), il cervo sardo (mammifero ruminante dell’ordine degli Artiodattili), la formicaleone (i Mirmeleontidi, generalmente noti come formicaleoni, sono una famiglia di insetti appartenenti all’ordine dei neurotteri), la Vanessa sarda (una specie di farfalla endemica della Sardegna e della Corsica), la lucertola di Bedriaga (un rettile della famiglia Lacertidae; è l’unica specie del genere Archaeolacerta ed è un endemismo sardo-corso; l’epiteto specifico è un omaggio al nome dell’erpetologo russo Jacques von Bedriaga), il Calicnemi Sardiniensis (un coleottero appartenente alla famiglia degli Scarabeidi), il famoso cavallino della Giara e il cinghiale sardo, la Tropinota paulae (altro coleottero appartenente alla famiglia degli Scarabeidi).

Lo Spermophorides Baunei (un tipo di ragno), la volpe sarda, il gatto selvatico sardo, il geotritone del Monte Albo , il Geotritone del Supramonte, il Geotritone dell’Iglesiente (o di Genè), il geotritone imperiale, questi ultimi tutti anfibi, la raganella sarda (altro anfibio, questo dell’ordine degli Anuri), l’asino dell’Asinara, Discoglossus sardus (un rospo, un anfibio anuro della famiglia Alytidae, presente in Sardegna, in Corsica, nell’Arcipelago Toscano e in alcune isole minori), la lepre sarda, Melolontha Sardiniensis (un coleottero appartenente alla famiglia degli scarabaeidae).

Il muflone europeo, Netocia sardea (altro coleottero della famiglia degli scarabaeidae), Podarcis tiliguerta (la lucertola tirrenica o tiliguerta, un rettile della famiglia Lacertidae), il geotritone imperiale del Sarrabus, altro anfibio, la mantide di Galvagni (insetto mantoideo della famiglia Mantidae, endemico della Sardegna), il satiro dei nuraghi (una farfalla di piccole dimensioni, con un’apertura alare di circa 30-45 millimetri, dal colore marrone e arancio, con una macchia scura, ocello, vicino all’apice anteriore, si trova solo in Sardegna nei massicci dei Sette Fratelli, del Gennargentu e del Limbàra).

Lo splendido sparviero sardo (un uccello rapace della famiglia Accipitridae, endemico della Sardegna e della Corsica), il tritone sardo, altro anfibio, e la marmorana serpentina (un mollusco gasteropode terrestre della famiglia Helicidae, endemico della Sardegna e della Corsica).

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

In Sardegna non mancano i luoghi suggestivi e ricchi di fascino.

Uno di questi è sicuramente è il parco archeologico di “Biru de Concas”, letteralmente significa sentiero delle teste, che si trova nel territorio di Sorgono.

Qui si può ammirare la più grande concentrazione di menhir del Mediterraneo – oltre duecento – lavorati dagli scalpellini e che risalgono a circa 5mila anni fa.

Molte di queste pietre sacre sono ancora in piedi,  altre sono cadute a terra o spezzate e sicuramente tante sono ancora nascoste nel terreno.

Questi menhir sembrano “guerrieri” antichi messi a guardia di questi luoghi e sono orientati a ovest dove tramonta il sole.

“Biru Concas” viene denominato la “Stonehenge” sarda, ma non ha niente da invidiare con il celebre complesso megalitico della Gran Bretagna.

Innanzitutto perché è più antico e a differenza del sito archelogico inglese, dove sono state spostate le pietre alle fine dell’ottocento del secolo scorso, i menhir di “Biru Concas” si trovano ancora nella stessa posizione in cui sono state ritrovate.

Inoltre nel sito archeologico del Mandrolisai, si possono ancora osservare resti di capanne circolari, mentre a poca distanza si possono ammirare: due nuraghi –  uno “a corridoio” e il maestoso Talei -,  una tomba di Giganti e un dolmen.

Per arrivare al sito, basta prendere la strada che da Sorgono porta al Santuario di San Mauro e successivamente proseguire per alcuni chilometri.

Sicuramente un luogo della Sardegna da conoscere e visitare.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

Dopo il panico diffuso tra la popolazione nei giorni scorsi, a causa del messaggio vocale dello stop di 15 giorni degli autotrasportatori – rivelatosi falso – su una famosa applicazione di messaggistica istantanea,  che ha portato tanti cittadini ad “assaltare” supermarket e distributori di carburanti, ha avuto diverse conseguenze. Tra queste, la penuria di pellet.

Infatti questo tipo di combustibile, ricavato dagli scarti della lavorazione del legno naturale essiccato, utilizzato per le stufe come fonte di riscaldamento per le abitazioni, è oramai introvabile.

Molti lettori ci hanno segnalato la difficoltà di reperire tale prodotto, con le scorte praticamente esaurite da tutti i rivenditori e in alcuni casi quando si è riusciti a trovarlo con il prezzo aumentato a 7 euro.

Con le temperature abbassatesi in questi giorni, e la protesta degli autotrasportatori sul caro carburanti prevista per domani, in molti rischiano di restare senza pellet per le stufe o trovare soluzioni alternative di riscaldamento a queste.

 

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda