Il giovane pilota siciliano mette la sua firma sulla prima gara valida per il Campionato Italiano Slalom di scena in Sardegna. Seconda piazza per il veterano della disciplina, il pluricampione campano Luigi Vinaccia su Osella PA 9/90 Honda. Gradino più basso del podio, complice il maltempo che ha condizionato la competizione, per Salvatore Venanzio al volante della sua Radical SR4 Suzuki. Nonostante la pioggia, grande successo di pubblico tornato, finalmente, ad applaudire i propri beniamini lungo il percorso.

Nella prima domenica di maggio che ha visto la Sardegna fare da palcoscenico su cui il Campionato Italiano Slalom 2022 ha messo in scena il suo debutto stagionale, Michele Puglisi, su Radical SR4 Suzuki, vince lo Slalom Città di Loceri. “Sono contentissimo”, dichiara il vincitore a fine giornata. “Questo risultato, se vogliamo in parte fortunato, compensa tutte le sfortune della passata stagione e, in fondo, credo di essermelo meritato”. Il giovane pilota siciliano sale sul gradino più alto del podio allestito nella centrale piazza del paese dell’Ogliastra con il tempo di 2’54” e 4 centesimi fatto siglare al termine della prima manche. L’unica da lui corsa lungo i 3900 metri del percorso di gara prima che a prendersi il ruolo della protagonista fosse la pioggia. Una pioggia fine che, dopo la prima gara di giornata contro le lancette del cronometro, ha condizionato e accompagnato, a tratti interrotta dallo spuntare del sole, l’intero svolgersi dalla competizione.

Con il miglior tempo in tasca, Michele Puglisi è stato spettatore, molto interessato, degli altrui tentativi di provare a ribaltare la classifica nonostante la pioggia e il fondo stradale sempre meno performante. Il primo a provarci, fino all’ultimo metro dell’ultima salita, è stato Salvatore Venanzio. Il campione campano, velocissimo nella prima manche al volante della sua Radical SR4 Suzuki, paga lo sfioramento di un birillo in una delle dodici postazioni di rallentamento lungo il percorso.

Una sbavatura che gli costa il primo posto e che lo fa scivolare in terza posizione dopo il primo passaggio sui quasi quattro chilometri contro il tempo. Una terza posizione che resterà tale fino alla fine nonostante la vittoria, vana, al termine di ognuna delle due successive salite. “Peccato per quel birillo perché la vettura era davvero perfetta”, commenta Venanzio ai margini della cerimonia di premiazione.

“Il grande lavoro sugli assetti fatto alla viglia ha dato i risultati sperati e il risultato finale è solo un dettaglio. Certo, avrei preferito vincere ma questo terzo posto, e il modo in cui è arrivato, mi dice che sono sulla strada giusta per guardare all’obiettivo grosso di un campionato lunghissimo e appena cominciato”. Tra Michele Puglisi e Salvatore Venanzio, seconda posizione per Luigi Vinaccia.

Il campione campano, in gara a Loceri al volante di una potente Osella PA 9/90 Honda, sale sul podio con il tempo della prima manche che vale 174,45 punti e la soddisfazione della conferma di un ruolo da protagonista nella recita del copione – l’ennesimo in una lunga carriera impreziosita da quattro titoli assoluti – del campionato italiano di specialità. Ad inseguire il podio finale sono due piloti al via su Formula Gloria. Il primo, il vincitore del Gruppo VST, è Enrico Piu; il secondo è Pier Raffaele Marcello che ha sollevato il trofeo Memorial Sergio Murru riservato al migliore in classifica tra piloti della Ogliastra Racing. Gianluca Miccio, sesto assoluto, è tra i pochi capaci di migliore la propria classifica dopo la prima manche nella quale, con la sua Radical SR4 Suzuki, aveva mandato per aria tre birilli pagando trenta punti di penalizzazione.

Dietro di lui si piazzano, nell’ordine, Fabio Angioj su Radical Motorsport, Roberto Vacca su Radical SR4 Suzuki e Roberto Idili, il vincitore della passata edizione dello slalom ogliastrino, autore della nona prestazione assoluta di giornata su Kawasaki I.R. Sport. Chiude la top ten della classifica assoluta dello Slalom Città di Loceri Antonio Satta su kart cross. Paolo Angius, undicesimo assoluto, vince con la sua Renault 5 GT il Gruppo E1 Italia imitato, in Gruppo Speciale Slalom, da Ignazio Concas, sedicesimo su Renault Clio, e da Luigi Lai, diciannovesimo su Fiat 126, in Gruppo E2 SH. Parlano francese il Gruppo A, il Gruppo N e il Gruppo Racing Start Plus. Nel primo ad avere la meglio sugli avversari è Matteo Priola su Peugeot 205; nel secondo la coppa va a Gianmichele Cossu su Peugeot 106; nel terzo a Fabrizio Monne su Citroën C2. Vittoria tra le Racing Start per Francesco Fois in gara a Loceri su Mini Cooper S. Patrizia Melis, su Ford Escort Gruppo N, conquista il primo posto della classifica femminile dello Slalom Città di Loceri davanti a Cristina Ruggiero su Citroën C1.

 

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Con l’intronizzazione di Sant’Efisio è cominciata l’edizione della festa numero 366.

Gli ex voto ed ori del Santo, conservati nel corso dell’anno presso la “banca” dell’Arciconfraternita, antica istituzione preposta alla loro custodia e conservazione, sono stati fatti indossare al Santo.

Durante questa cerimonia anche gli attributi iconografici di Sant’Efisio sono stati posti sul simulacro: l’elmo d’argento sbalzato, lo spadino di “gala”, la palma del martirio in oro, il “medagliere” dei reduci delle due guerre mondiali e la “ganza” d’oro, il gioiello donato da Maria Teresa d’Austria- d’Este.

Oggi la complessa e dettagliata vestizione del simulacro del Santo, integrata da due veglie di preghiera, è terminata con la messa solenne e l’intronizzazione di Sant’Efisio nel cocchio di gala.

Il rituale della festa è stato curato in tutti i dettagli dall’Arciconfraternita del Gonfalone di Sant’Efisio, e domani saranno affiancati oltre che dai Confratelli e dalle Consorelle dell’Arciconfraternita, dagli storici miliziani della Guardiania, dai carri addobbati a festa e trainati dai buoi sas tracas e dai gruppi in costume provenienti da tutte le parti della Sardegna, da suonatori e da cavalli e cavalieri.

Intanto per domani è trepidante l’attesa, dopo due anni di assenza dei tanti devoti a causa delle restrizioni Covid – .  La processione che ripercorre le tappe del martirio di Sant’Efisio, partirà dalla chiesa omonima del santo guerriero, situata nel centro di Cagliari nel rione di Stampace e proseguirà lungo un percorso articolato per le vie del centro di Cagliari per giungere al villaggio di pescatori di Giorgino nel primo pomeriggio.

Le immagini della giornata odierna sono state realizzate da Pierino Vargiu.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

Lo sapevate? L’unico meteorite (ufficiale) piovuto dalla spazio in Sardegna cadde sopra una casa di Sinnai nel 1956.

L’unico a essere certificato dal catalogo ufficiale internazionale “Meteoritic Bullettin Database” è quello che cadde in località Funtanalada a Sinnai il mattino del 19 febbraio 1956. Il materiale è attualmente custodito a Cagliari, nel museo di mineralogia “Leonardo de Prunner” (piano terra della Facoltà di Geologia dell’Università di Cagliari).

Il meteorite sfondò il tetto di una casa e sprofondò nel terreno per circa 25 centimetri. Si frantumò in sette pezzi per circa due kg di peso.

Il meteorite di Sinnai (Foto Sardegnainblog) è ancora oggetto di studio minerario petrografico e si tratterebbe di una condrite ordinaria di tipo H3.8/H4.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

Zio Cilormo, Arbatax

Silverio Calisi, il pescatore di origini ponzesi conosciuto da tutti come Zio Cilormo, morì nel 2009 all’età di 94 anni, dopo aver vissuto quasi una intera vita nel borgo arbataxino, che lo ha ricordato di recente anche dedicandogli una piazza.

Era stimato dall’intera comunità arbataxina e tortoliese per essere un instancabile lavoratore, per la sua grande bontà d’animo e il suo prezioso dono: nella sua lunga vita, infatti, alleviò le sofferenze dovute a malattie della pelle a tantissime persone curandole con la sua saliva “miracolosa” accompagnando il suo gesto con una preghiera. Senza mai pretendere nulla in cambio. In centinaia da ogni dove si sono recati negli anni nella sua casa beneficiando gratuitamente del suo dono.

 

La scrittrice arbataxina Margherita Musella gli ha dedicato un ricordo speciale.

Riportiamo integralmente le sue affettuose parole:

«101 anni fa nasceva Girolamo Calisi, il 20 giugno, giorno di San Silverio, santo a cui sono devoti non solo i ponzesi dell’isola ma anche quelli sparsi in tutto il mondo. Abitava a Le Forna nella zona Calacaparre dove viveva anche mio nonno Giuseppe Avellino. Erano vicini di casa da piccoli ed entrambi sono morti qua in Sardegna, solo che zio Cilormo, come tutti lo chiamavano, ad Arbatax ci venne all’età di 13 anni. Faceva il pescatore, non il santo, ma ha avuto modo di aiutare così tante persone con il suo dono che non viene difficile pensarlo con una tenerezza e una gratitudine infinita. Io stessa sono passata sotto la sua saliva, perché lui usava proprio la saliva per curare certe tipologie di mali. Lo ricordo bene quando, appena punta da uno scorfano, consapevole del dolore che avrei dovuto sopportare, sono corsa da lui che abitava a circa 500 metri da casa mia ed è successo quello che tanti hanno sperimentato: la guarigione .

Zio Cilormo curava con la sua saliva e la preghiera – dopo aver ereditato dalla madre questo suo potere – malattie della pelle, micosi, punture di insetti, porri, fuoco di Sant’Antonio. Protagonista suo malgrado fra tanti per quest’ultima patologia è stato mio padre Gino Musella che ha beneficiato del suo potere salvifico, peccato che il suo potere non si estendesse anche alla cura della leucemia. Anche la mia amica Susanna Comida, dopo cure di tutti i tipi che non l’aiutavano in nessuna maniera a liberarla dai tantissimi porri che le deturpavano le mani, dopo aver consultato e avuto fiducia in questo straordinario uomo, nel giro di 20 giorni si è vista sparire tutte le verruche.

Zio Cilormo aveva un dono e lo metteva al servizio di tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri. Senza, soprattutto, pretendere niente. E infatti viveva modestamente nella sua casetta con la pensione, accettava chiunque gli chiedesse aiuto ricevendoli in mattinata e fra colazione e pranzo per tre giorni consecutivi.  Ovviamente ci sono state tante discussioni animose e polemiche ostili sul suo operato ma i miglioramenti definitivi parlavano da sé ed era chiaro che lo facesse con dedizione e senza interesse, senza pretendere compensi in denaro anche se accettava del caffè, dello zucchero, del pesce, dei dolci, del vino e dell’olio ma giusto come dono simbolico.

Aveva avuto un bellissimo dono da Dio e lui ne era consapevole e senza indugio l’aveva messo a disposizione del suo prossimo che accoglieva sempre con pacatezza e gentilezza infondendo fiducia. Dopo la prima persona guarita nel 1930, Peppineddu Piras, a cui sputò sul piede punto da una tracina che fa un male indescrivibile – e qua ve lo confermo perché a dieci anni venni punta anche io e piansi due ore consecutive disperatamente per il dolore atroce: peccato che non abitavo ancora ad Arbatax – dopo averlo centrato appunto con la sua saliva, ecco che il dolore si placa e la vita di Girolamo Silverio Calisi cambia direzione.

Dopo e’ stato un susseguirsi di guarigioni di tante persone anche famose e provenienti da ogni angolo della Sardegna e non solo. La fama del vecchio pescatore che curava con la saliva e le preghiere arrivò anche ad alcune potenti case farmaceutiche che più volte cercarono di contattarlo per esaminare la sua saliva ma il pescatore/guaritore rifiutò sempre le offerte per paura che potessero specularci. E’ morto povero e quasi cieco ma tantisimi lo ricordano con amore. Grazie a questa splendida figura di uomo: ricordarlo insieme a me e a voi che leggete lo tiene in vita». 

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

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Pesca fortunata questa mattina all’interno della Cala Genovesi di Arbatax.

È stato infatti catturato, con l’ausilio di un grosso retino da pesca, un totano di notevoli dimensioni che nuotava nelle acquee basse all’interno della caletta.

Non è la prima volta che nei pressi del porto sono stati avvistati, e catturati, grandi esemplari di questo cefalopode.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Svolta per l’Aeroporto di Tortolì-Arbatax.

L’Enac, dopo un sopralluogo svoltosi stamattina, ha dato il via libera per la riapertura dello scalo aeroportuale.

A partire da maggio si potrà atterrare in Ogliastra a bordo di jet privati da massimo 12 posti. Una fetta di mercato molto interessante quella dei velivoli privati che potrebbe generare decine di posti di lavoro e un ottimo indotto.

La notizia è stata confermata all’agenzia Ansa dal presidente del Consorzio industriale Franco Ammendola: “Siamo enormemente soddisfatti. Puntiamo su una clientela numerosa nel Mediterraneo e non solo, dove sono migliaia i proprietari dei piccoli aerei che a volte durante l’estate, non sanno dove atterrare in Sardegna essendo spesso al completo gli altri aeroporti dell’Isola. Ci vogliamo giocare la carta del paesaggio dell’assenza di vento della terra selvaggia per poter invogliare questa ricca clientela a venire nei nostri alberghi, nei ristoranti, nei campeggi”.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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Ieri sulla spiaggia di Orrí è stato trovato morto un giovane esemplare femmina di delfino di circa 1.70 m di lunghezza.

Il cetaceo si presentava apparentemente in buone condizioni e per accertare le cause della morte è intervenuto l’istituto zooprofilattico di Tortolì che ha provveduto a portare via alcuni campioni dell’animale per gli esami.

Sul posto sono intervenuti gli uomini della polizia locale e del corpo forestale. Ma non è il primo caso purtroppo. Questo è il terzo in pochi mesi con altri due delfini ritrovati morti nel litorale di Cea, tra cui una femmina gravida.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

I posti più belli della Sardegna. Fonni: il paese più alto dell’Isola.

Arrivare a Fonni la sera, con tutte le luci accese, magari con la neve, vi farà vivere sensazioni particolari. Il borgo più elevato della Sardegna (1000 metri sul livello del mare) è un piccolo presepe, incastonato tra monti e boschi. Un luogo della semplicità, dove tradizioni e cultura ben si amalgamano con il turismo. In particolare in inverno. Fonni, infatti, ospita gli unici impianti sciistici di risalita isolani.

La presenza di impianti nel massiccio del Gennargentu rende possibile praticare anche in Sardegna – quasi un sinonimo di “vacanza al mare” – gli sport invernali. Le cime più elevate superano i 1800 metri, un’altitudine sufficiente a garantire la presenza di neve da dicembre a primavera. Da Fonni si sale agli impianti del comprensorio di Bruncu Spina grazie a uno ski lift che arriva a quota 1820 metri. Tre le piste: una blu, una rossa e una nera. Sull’altro versante s’incontrano invece gli impianti di S’Arena. Sempre nel territorio di Fonni, si trova il Monte Spada, dove è stato allestito il polo sciistico Neve-2000, con piste adatte soprattutto ai principianti.

Sport invernali a parte, l’intero territorio di Fonni offre una miriade di attrattive. La zona è popolata fin dall’età nuragica. Nelle vicinanze del paese, in località Madau, è presente un’importante necropoli di tombe dei giganti. Sempre nella stessa area si trovano anche diversi nuraghi, come il Dronnoro.

Fonni è un’ottima base di partenza per fare emozionanti escursioni nel Gennargentu durante le quali si possono ammirare numerose varietà di specie vegetali e faunistiche. Da visitare la seicentesca chiesa francescana della Madonna dei Martiri (magnifico esempio di barocco). I festeggiamenti si svolgono a giugno per il ritorno dei pastori dalla transumanza. Fonni è conosciuta anche per i suoi murales. I visitatori possono ammirarli seguendo un percorso che si snoda per le vie del paesi.

Come arrivare

Partendo da Cagliari percorrere la Statale 131 sino a Ottana. Poi seguire la Statale 128 per l’abitato di Fonni (2 ore e 30′ circa).

Dove mangiare

Ristorante Il Pergolato, tradizione e ospitalità (telefono 0784 58020).

Dove dormire

Hotel Cualbu, elegante e centrale (telefono 0784 57054).

Cosa comprare

Artigianato, tappeti e dolci (famosi i biscotti savoiardi). Gustosi anche “su cohone ‘e frores”, sculture di pane a forma di gallinella.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Le storie di donne e delle loro imprese in un territorio difficile come quello del Nuorese e dell’Ogliastra, saranno al centro del convegno “Il lavoro delle donne è un’impresa”, promosso a Lanusei in occasione della festa dei lavoratori l’1 maggio, dalla consigliera di parità del nuorese Lorena Paola Urrai in collaborazione con la Provincia di Nuoro-Ogliastra e con l’associazione femminile “Voltalacarta”.

“L’iniziativa, inserita nelle celebrazioni per il 150/o anniversario dalla nascita di Grazia Deledda, si svolgerà alle 18 nel teatro Tonio Dei e nasce dall’attività che abbiamo programmato per il 2022 – ha spiegato Lorena Paola Urrai – Nella giornata dedicata ai lavoratori parleremo delle difficoltà dell’imprenditoria femminile ma esortando a seguire l’esempio di Grazia Deledda come modello di autodeterminazione.

Il programma:

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Poco meno di un mese fa degli enormi manifesti affissi a Lanusei e Tortolì,  che invocavano la chiusura dell’ospedale ogliastrino e le dimissioni dell’assessore Nieddu, hanno sollevato non poche polemiche, fatto discutere i cittadini sulla spinosa situazione in cui si trova la sanità del nostro territorio e indotto i vertici della Asl a minacciare azioni legali contro l’autore della protesta, l’imprenditore Mondino Schiavone.

Quest’ultimo, fermo nelle sue opinioni e forte della regolarità delle affissioni, ha ribadito serenamente il proprio pensiero, creato un blog dove si punzecchiano le amministrazioni su questo argomento e riproposto un’ulteriore carrellata di manifesti nei principali centri cittadini ogliastrini.

Questa volta, negli enormi cartelloni, campeggiano cinque domande che Schiavone e i suoi rivolgono alla Asl: Quanto guadagna un primario a Lanusei? Sono regolari le procedure di reclutamento? Perché l’emodinamica è ancora chiusa? Sono regolari i tempi biblici di prenotazione? Quali sono i tempi reali d’attesa del pronto soccorso?

Si attendono le reazioni degli interpellati.

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi