Lo sapevate? Il paradiso dei gatti esiste e si trova in Sardegna: è l’Oasi felina di Su Pallosu.

La storia della colonia di gatti di Su Pallosu è antica com’è antico il loro ricordo: a memoria d’uomo i gatti son sempre stati presenti a Su Pallosu. Gli anziani pescatori e frequentatori ancora vivi oggi, ricordano i gatti presenti almeno sin da subito dopo la seconda guerra mondiale. Si presume siano stati portati dai pescatori della Tonnara durante il ventennio fascista per controllare la popolazione dei topi e da qui son arrivati ai giorni nostri. Per tutto il secolo scorso i villeggianti e i pescatori delle baracche, casotti e capanne di falasco di Su Pallosu, hanno sempre conosciuto e vissuto insieme ai gatti.

I gatti di Su Pallosu, grazie anche alla loro storia secolare, sono oggi conosciuti in tutto mondo sia per il loro elevato benessere animale, sia per costituire una delle principali attrattive turistiche della Sardegna. L’Oasi effettua visite guidate gratuite di 30 minuti su richiesta: a numero chiuso e solo su appuntamento, per tutto l’anno.

Nel 2016 sono stati censiti in tutto 57 gatti e tutti (regolarmente microchippati, sterilizzati, schedati, fotografati e seguiti sanitariamente dalla Clinica veterinaria Duemari di Oristano) sono di proprietà dell’Associazione Culturale Amici di Su Pallosu. L’Oasi Felina di Su Pallosu è terreno di proprietà privata acquistato dal maestro Gianni Atzori nel 1961, dove realizzò il suo laboratorio artistico per la lavorazione del corallo, che rimase attivo sino al 2002, anno della scomparsa dell’insegnante elementare oristanese. Oggi in quel terreno abitano, vivono e risiedono i due gattari che si prendono cura dei mici 24 ore su 24: Andrea Atzori e Irina Albu.

La colonia, come presenza storica, ha circa un secolo di vita, è gestita dall’Associazione Culturale Amici di Su Pallosu e non ha mai avuto alcun contributo da enti o istituzioni pubbliche: per tutte le spese mediche e alimentari si regge esclusivamente sul volontariato e sui privati. Tutti possono contribuire al mantenimento dell’oasi felina e ogni aiuto è benvenuto. L’Oasi non è (e non potrà più essere) una colonia felina riconosciuta, non è un gattile e non è neppure un rifugio, ma una colonia felina privata di gatti di proprietà. I gatti dell’Oasi di Su Pallosu sono gatti di proprietà, stanziali su un terreno privato.

I Gatti di Su Pallosu costituiscono da anni una attrazione turistica dell’intera Sardegna e sono presenti su Tripapdvisor . L’Oasi felina privata di Su Pallosu si trova a 26 chilometri da Oristano, nella marina di San Vero Milis, sulla costa centro occidentale della Sardegna.

L’Associazione Culturale senza scopo di lucro “Amici di Su Pallosu”, nata nel 2011, ha per scopo la tutela e la valorizzazione di Su Pallosu e di tutta la marina di San Vero Milis. Chi fosse interessato a sostenere, collaborare e ad iscriversi all’Associazione Culturale Amici di Su Pallosu può mandare una richiesta per email: amicisupallosu@libero.it. Recapito telefonico (dalle 9 alle 10 del mattino): 340 884 2834. Sito I Gatti di Su Pallosu.

I sovrani indiscussi della spiaggia nuragica – Foto- Sito internet ufficiale Associazione “Amici di Su Pallosu” – www.gattisupallosu.org

I gatti in spiaggia – Foto Oasi Felina Privata di Su Pallosu – pagina FB.

I gatti in spiaggia – Foto Oasi Felina Privata di Su Pallosu – pagina FB.

 

 

 

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Dopo anni trascorsi a vivere per lavorare e non a lavorare per vivere, l’imprenditore di Monastir Fabio Puddu, 39 anni, ha dato una vigorosa virata alla sua vita e al suo lavoro. Ha venduto i suoi negozi di abbigliamento sportivo e si è dato all’impresa digitale, ritrovando la passione e soprattutto un giusto equilibrio tra lavoro e vita privata, specialmente ora che è diventato padre della piccola Caterina.

L’aver trovato la giusta strada lavorativa e l’aver individuato la chiave per aprire la porta della serenità, lo hanno portato ad avere un’idea che l’imprenditore farà diventare realtà questa settimana. Gli ingredienti? Una bicicletta, la voglia di conoscere i piccoli comuni della Sardegna e la volontà di essere di ispirazione per gli imprenditori scoraggiati o per i più giovani.

Venerdì, infatti, partirà da Monastir – suo paese di origine – in sella alla sua mountain bike e farà tappa a Senorbì, Mandas, Suelli, Gergei, Sant’Ignazio da Laconi e Belvì per poi arrivare a Desulo, dove passerà la notte.

Il giorno dopo, sempre su due ruote, attraverserà completamente in solitaria il Gennargentu, da Desulo ad Arzana, per poi scendere fino a Girasole, dove si tratterrà in un camping.

In ognuno dei piccoli centri che andrà a visitare, porterà nei comuni il messaggio virtuoso della filosofia dell’impresa digitale, mettendosi al servizio degli imprenditori che vorranno confrontarsi con lui per avere delucidazioni, consigli, incoraggiamenti. O che semplicemente vorranno ascoltare la storia di Fabio o raccontare la propria.

Un gruppo di ragazzi, anche loro imprenditori digitali, seguiranno su Instagram la piccola grande impresa di Fabio, arricchendo le dirette con contenuti legati allo sport e al benessere.

 

 

 

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Nel primo pomeriggio di oggi una squadra dei Vigili del Fuoco di Nuoro, congiuntamente all’equipaggio dell’elicottero Drago 144, è intervenuta nelle campagne di Orgosolo, per il recupero di un bovino adulto.

Il povero animale, nelle fasi del parto, è precipitato con il vitello appena nato in un anfratto, rimanendo bloccato senza possibilità di rialzarsi e allontanarsi in autonomia.

Purtroppo il vitellino ha riportato delle gravi conseguenze rimanendo esanime al suolo, mentre per la madre è stato necessario provvedere al recupero mediante l’intervento del Drago VF 144, che tramite specifica imbracatura ha provveduto al recupero e al suo posizionamento in zona sicura.

Sul posto, oltre al personale VF, hanno operato due veterinari per l’assistenza dell’animale nelle fasi del suo salvataggio.

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

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Esibizione speciale questa mattina al Conad di via Campidano a Tortolì.

Il cantautore ogliastrino Luca Muggianu si è esibito con la sua band. Ecco il suo singolo “Non ci avranno mai” che dà il nome anche all’album.

IL DISCO “NON CI AVRANNO MAI”

Il disco, opera prima e concept album che racchiude al suo interno sette canzoni composte nel corso del recente periodo di pandemia è uscito ufficialmente il 6 maggio.

Il lavoro si avvale dell’importante produzione artistica e dei raffinati arrangiamenti di Massimo Satta (alle chitarre, bouzouki, tastiere e programmazioni), con la partecipazione di una rodata formazione che oltre Muggianu (voce e cori), annovera Simona Rae alla voce e cori, Fabrizio Foggia al piano e tastiere, Federico Valenti alle chitarre, Fabio Useli al basso e Lele Fajeti alla batteria. Ad arricchire il lavoro contribuisce la partecipazione dell’organettista Pierpaolo Vacca e del rapper Luca Pischedda.

“Non ci avranno mai” è stato registrato nel prestigioso studio Fonoprint di Bologna, vero e proprio luogo di culto per la musica d’autore, nel quale hanno inciso colonne del cantautorato italiano come Lucio Dalla, Francesco Guccini, Vasco Rossi, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Zucchero e Andrea Boccelli, tra gli altri, con la preziosa collaborazione del fonico Claudio Adamo (per le registrazioni e i missaggi) e di Enrico Capalbo nella fase di mastering. La copertina, creata dall’artista ovoddese Alessia Zedde, ritrae una schiena femminile con delle crepe che simboleggiano le ferite inferte dalla recente pandemia, ma in posizione eretta quasi a volersi rialzare, per resistere e lottare, come raccontano le canzoni all’interno del disco.

“Le sette composizioni contenute in Non ci avranno mai, nascono nel periodo di pandemia, nelle lunghe pause forzate vissute nei periodi di lockdown, e nemmeno nei miei più folli sogni avrei immaginato di registrarle negli storici studi Fonoprint di Bologna”, racconta Luca Muggianu. “Cantare tra quelle mura, in cui sono nati numerosi capolavori di Dalla, Guccini, Vasco, Carboni, Zucchero e tanti, tantissimi altri giganti della musica italiana – continua – mi ripaga dopo tante fatiche. Gran parte del merito va al mio produttore, mentore, e direttore artistico Massimo Satta, che in questi mesi ha dato tutto se stesso per questo progetto, mettendoci tutta la passione, esperienza e umiltà e infondendo lo stesso spirito all’intera squadra di lavoro. Spero che la mia musica e le mie canzoni possano suscitare emozioni e restituire a chiunque le ascolterà la serenità e spensieratezza della quale abbiamo bisogno.”

L’album è disponibile nelle principali piattaforme di streaming online (Spotify, Google Music, Deezer e Amazon Music).

Ad aprire il disco “Non ci avranno mai” di Luca Muggianu è Venezia, ballad che racconta l’evolversi di una difficile storia d’amore, narrata in musica e parole. Una vita segue la traccia del primo brano, raccontando della stessa relazione e della sua presa di coscienza (“Che senso ha una vita da dividere in due se poi ci scordiam di vivere?”). L’amore non ha un senso, è una composizione che affronta senza filtri il tema della lotta contro l’omotransfobia, ed è presente nel disco in due versioni, di cui una solo per piano e voce con una strofa aggiuntiva del rapper Luca Pischedda. Non ci avranno mai è la title track ed è un omaggio alla compagna di Muggianu, con la quale condivide un amatissimo figlio. Ci penso spesso è stata scritta su musica di Massimo Satta e Fabrizio Foggia, mentre Canzone mia per te è una dedica all’amato e compianto fratello Marco, scomparso a causa di un improvviso male. Bugia è il pezzo nel quale si percepisce maggiormente il disagio figlio del recente periodo pandemico e vede la preziosa collaborazione dell’organettista ovoddese Pierpaolo Vacca.

LUCA MUGGIANU

Originario di Talana, Luca Muggianu nasce a Lanusei nel 1991 e fin da giovanissimo si dedica allo studio della chitarra e del canto, ereditando la passione per la scrittura dal nonno materno, Antonio Serra, poeta talanese e autore del libro “Una poesia in punta di piedi”, pubblicato postumo nell’ottobre del 2018. Dopo l’esperienza maturata negli anni in Ogliastra con la band “Belli al buio”, ha dedicato l’ultimo biennio alla scrittura del suo primo disco “Non ci avranno mai”, condividendo l’esperienza con la compagna e il suo bimbo di due anni.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

In Sardegna ci sono delle usanze e delle tradizioni legate a gesti quotidiani e di origine antichissima che sono ancora oggi radicati tra le persone.

Molti di questi gesti entrano in gioco quando ci si siede a tavola per mangiare o per bere insieme ad amici e parenti.

Se vivete in Sardegna o frequentate spesso l’Isola vi sarete accorti che quasi nessuno si permette di versare il vino o la birra con la mano storta, “a manu revessa”, ovvero con le nocche girate verso il calice e non verso l’alto.

In questo caso il galateo c’entra fino a un certo punto. La questione riguarda più l’onore e il rispetto (ma anche la sicurezza!) della persona a cui si sta servendo da bere. Per tradizione infatti, chi si “macchia” di questa “nefandezza” viene automaticamente considerato un traditore.

Ma perché questo avviene? La spiegazione è molto precisa. Anticamente molte persone che volevano eliminare un rivale senza che questi se ne accorgesse volgendo la mano al contrario nell’atto della mescita, lasciava cadere all’interno del calice una piccola quantità di veleno nascosta in uno scomparto segreto dell’anello.

Questo il motivo per cui si dice che bisogna diffidare da chi versa il vino con la mano al rovescio: un traditore pronto a colpirci alle spalle in un momento di leggerezza.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Visita speciale oggi per due gruppi di studenti di Tortolì.

Le ragazze e i ragazzi del Tecnico Commerciale e del Liceo Scientifico hanno visitato il Consiglio Regionale a Cagliari.

A riceverli il consigliere regionale ogliastrino Salvatore Corrias: “Le istituzioni hanno bisogno dei giovani. I giovani hanno bisogno delle istituzioni. Oggi, qua in Consiglio regionale, la gradita visita di una folta scolaresca dall’Istituto tecnico commerciale e dal Liceo scientifico di Tortolì. Ai ragazzi e ai docenti il nostro grazie grande e sincero per questa esperienza meravigliosa”.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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Tragedia questo pomeriggio nella strada statale 125, nel tratto a scorrimento veloce all’interno del territorio comunale di Girasole.

Per cause ancora da accertare un cittadino tedesco ha perso il controllo della sua moto ed è caduto rovinosamente sull’asfalto.

A seguito dell’impatto il centauro ha perso la vita.

Sul posto sono intervenuti i militari del Norm di Lanusei per i rilievi di legge.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

La gara tecnicamente più tosta è stata la C140 Gran Premio Fise Sardegna. Doppietta per Gianleonardo Murruzzu: che grazie a una seconda manche senza errori ha vinto in sella a Taissa Sarda e portato al secondo posto Israel, che ha impiegato appena 19 centesimi in più per completare il percorso. Terzo e quarto posto di Antonio Murruzzu rispettivamente con Hurricane J. e Tiberio, 3 secondi più veloce del binomio Luca Riccardi su Thiana Baia.

Riflettori puntati anche sulle due gare che servivano per conquistare l’accesso alla Coppa del Presidente che si svolgerà in autunno a Piazza di Siena a Roma. Antonio Meloni (Circolo Ippico Is Arenas) ha vinto in sella a Garsinia del Sole sia la C125 di sabato sia la C125/130 di domenica a fasi consecutive. Da segnalare il quarto e secondo posto nelle due giornate di Giorgio Laconi (Li Tauli) su Alys Jvh Z. il secondo e quindo posto di Camilla Crabuzza su To Be Magic e il quinto e terzo posto di Anna Modoni (scuderie De Bois) su Green Land Ma.

Tra gli altri risultati da segnalare il successo di Antonio Murruzzu su Tiberio nella C135 a fasi consecutive e di Francesco Iriu su Zuleika nella C135 mista che è risultato così il migliore nei 7 anni del Trofeo Agris.

Il presidente della Fise Sardegna Stefano Meloni esprime la sua soddisfazione: “I numeri dei partecipanti ormai sempre consistenti e l’apprezzamento degli addetti ai lavori testimoniano della qualità del lavoro fatto grazie alla collaborazione tra Fise Sardegna e Agenzia Agris col contributo della Regione Sardegna. Ora stiamo raccogliendo le firme per spingere la presentazione in Consiglio regionale della proposta di legge 42, che prevede norme per il riordino del settore ippico ed equestre. La proposta ha già avuto il via libera dalla Commissione Bilancio e dalla Commissione attività produttive. Questa legge e il finanziamento previsto consentiranno di poter fare una programmazione pluriennale e di far crescere ulteriormente il settore”.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Nei giorni scorsi quattro giornalisti della testata online Sardinia Post sono stati licenziati. La redazione, composta da 7 giornalisti, è stata quindi più che dimezzata.

Si tratta solo dell’ultimo episodio in ordine di tempo che mostra le difficoltà economiche e di sostentamento che l’editoria isolana online si trova a dover affrontare. Difficoltà che ricadono prima di tutto sui professionisti dell’informazione, costretti a dover ripensare improvvisamente la propria carriera e la propria vita, ma che influenzano negativamente anche le stesse aziende editoriali, costrette da una situazione congiunturale difficile e iniqua a prendere decisioni difficili e a volte dolorose.

L’Associazione della Stampa sarda ha definito in un comunicato stampa “un errore grave e inaccettabile la scelta di SardiniaPost di licenziare quattro dei sette giornalisti fino a ieri in forze alla redazione”. “Il sindacato dei giornalisti sardi -si legge ancora – non può costringere un’azienda editoriale a ignorare la crisi, né biasimarla se ragiona su un alleggerimento dei costi. Tuttavia, decapitare un paziente per aiutarlo a perdere peso non si è mai rivelata una strategia clinica brillante. La professionalità, la qualità e l’impegno della redazione di Sardiniapost, da tempo elemento importante nel mosaico del pluralismo isolano, avrebbero meritato un piano industriale nitido e un confronto serio sulle prospettive della testata, non un mix di vaghezza e improvvisazione al quale il dinamismo e il senso di responsabilità dei giornalisti non avrebbero potuto da soli dare sostanza”.

“Ma la crisi di Sardiniapost – recita la nota dell’Assostampa Sarda – non è solo un problema dei giornalisti licenziati e dei loro colleghi chiamati a resistere in una posizione emotiva e professionale molto complicata: è un sintomo delle difficoltà che investono tutto il tessuto informativo sardo e in modo particolarmente significativo quello online. L’Associazione della Stampa sarda ancora una volta chiede alla Giunta e al Consiglio regionale un confronto su una riforma delle leggi a sostegno delle testate, che su basi di equità e meritocrazia aiuti a scongiurare la desertificazione dell’informazione sarda.
Stiamo parlando di un’emergenza democratica, ne stiamo parlando da troppo tempo”.

A tal proposito è importante ricordare che l’attuale legge regionale sui contributi editoriali è una legge decisamente superata che non tiene conto della grande importanza che l’editoria online – di cui Vistanet fa orgogliosamente parte – riveste ormai da tantissimi anni nel panorama informativo sardo. Varata nel 1998 non è stata mai adeguata degnamente alla rivoluzione digitale degli ultimi 20 anni.

Il contributo alle testate online assegnato dall’Assessorato della Pubblica Istruzione come stabilito da una legge regionale varata nel 2016 e modificata l’anno seguente è infatti quantificato in soli 200 mila euro da suddividere tra tutti i quotidiani online sulla base dei costi sostenuti nell’anno precedente e comunque per non più del 60 per cento degli stessi. Fondi non sufficienti per un settore che garantisce ogni giorno ai cittadini sardi un’informazione puntuale, esaustiva, gratuita e verificata.

Alla luce di questa situazione Vistanet – così come già dichiarato da altre testate online – sostiene la necessità forte di riaprire il dibattito tra le aziende editoriali isolane, la Giunta e il Consiglio Regionale per una più equa redistribuzione delle risorse. In gioco c’è non solo la tutela dei lavoratori dell’informazione, ma anche il pluralismo dell’informazione in Sardegna.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Partita senza esclusione di colpi all’Unipol. L’Inter sblocca la partita e va in vantaggio nei primi 45’. I primi minuti della ripresa sono scoppiettanti, i meneghini raddoppiano, il Cagliari accorcia le distanze e rafforza le speranze anche a un super Cragno. Speranze che vengono spente dal gol di Martinez all’85’. Il pubblico dell’Unipol Domus fino a questo momento il dodicesimo uomo in campo abbandona prima del tempo la partita. Dalla Nord partono i cori di contestazione. Non bastano cuore e anima, il Cagliari perde ancora e la serie B é sempre più vicina.

Primo tempo. Grande pressione del Cagliari sul possesso palla dell’Inter nei primi minuti di gioco. Ancora una volta il pubblico dell’Unipol Domus è il dodicesimo uomo in campo che sostiene i suoi. L’inter festeggia per pochi secondi il vantaggio all’11, l’entusiasmo dei neroazzurri dura poco: Doveri verifica al Var e annulla il gol per un tocco di mano di Calhanoglu.

Venti minuti di gioco accesi, le due squadre si affrontano a viso aperto senza darsi tregua. La partita si sblocca al 25’, con una pennellata sul palo destro Darmian porta in vantaggio i meneghini.

La squadra di Agostini ha accusato il colpo della rete subita, ora soffre la pressione degli ospiti. Intanto il pubblico non demorde e ci crede. Doveri concede 2’ di recupero. Il primo tempo finisce con il vantaggio dell’Inter mentre il Cagliari annaspa è super Cragno a tenere vive le speranze salvezza dei sardi.

Secondo tempo. Neanche il tempo di entrare nel vivo della ripresa che la squadra di Inzaghi raddoppia con Lautaro Martinez, l’assist è dell’ex rossoblù Barella. Non aspetta troppo il Cagliari e con il numero 22 Lykogiannis accorcia le distanze. Il match è tutt’altro che chiuso, il pubblico esplode e ci crede. L’Unipol Domus è una bolgia.

Si abbassano i ritmi della partita, rispetto all’energia dei primi minuti della ripresa. Il Cagliari sembra essersi pian piano spento.

Mancano 15’ al fischio finale, l’Inter gestisce con molta calma il possesso palla, i padroni di casa sono palesemente stanchi e affaticati. E gli ospiti all’85’ ne approfittano con il tris siglato ancora Lautaro Martinez. Il pubblico della tribuna inizia a lasciare lo stadio. Doveri concede 5 minuti di recupero.

CAGLIARI: (4-3-1-2) Cragno; Bellanova, Ceppitelli (86’ Pereiro), Altare (Baselli 78’), Lykogiannis; Marin (Carboni 78’), Grassi, Dalbert; Rog (Nandez 56’); Joao Pedro, Pavoletti (Keita 56’) A disposizione: Aresti, Carboni, Lovato, Walukiewicz, Zappa, Baselli, Deiola, Nandez, Strootman, Luvumbo, Keita Baldè, Pereiro. All. Agostini

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, de Vrij, Bastoni (70’ D’Ambrosio); Darmian, Barella (Gagliardini 58’), Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Lautaro (86’ Sanchez), Dzeko. A disposizione: Cordaz, Radu, Dumfries, Gagliardini, Sanchez, Ranocchia, Gosens, Correa, Vidal, Dimarco, D’Ambrosio, Caicedo. All. Inzaghi

Arbitro: Doveri di Roma 1

Marcatori: Darmian 25’, Martinez 51’- 85’, Lykogiannis 53’

Ammoniti: Darmian, Chalanoglu,

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda