E chi non conosce Willie – per la precisione William Mac Dougal –, il personaggio con l’accento sardo dei Simpson? Sì, insomma, parliamo del giardiniere-bidello-tuttofare che lavora nella scuola elementare dove studiano Bart e Lisa e che vive in una baracca nel cortile, alle complete dipendenze del Preside Skinner che gli dà qualsiasi compito del mondo.

Per la cronaca, nella serie originale, è scozzese e lo dimostra vestendo ogni tanto il kilt o qualche volta tenendo una cornamusa. Sono inoltre disseminati – sebbene senza indicare mai un posto preciso, scelta voluta, a quanto pare – vari indizi sulle sue origini scozzesi.

Ma vi siete chiesti come mai nella serie italiana è stato rappresentato come sardo, anzi, per la precisione di Mogorella in provincia di Oristano, come lui stesso specifica in un episodio (e su questo si potrebbe aprire un altro capitolo, perché alcuni abitanti del paesino presero bene la faccenda e altri… beh, non meravigliosamente)?

L’accento non mente, marcato, ma ci sono anche altre cose che – adattate dalla Scozia alla Sardegna – rimandano all’Isola. In un episodio, Willie esclama “Forza Gigi Riva”, in un altro le brughiere della Scozia della serie originale si trasformano in quella italiana nei monti della Gallura.

Detto questo… come mai?

Ci sono diverse interpretazioni sul perché di questa scelta.

Willie si dimostra spesso burbero, rude e irascibile, ma è anche generoso, buono, coraggioso, battagliero e pronto a tutto per difendere i suoi affetti. Che sia la, sebbene un po’ banale e forzata, somiglianza vista tra scozzesi e sardi alla base di questa decisione?

Oppure si tratta solo del fatto che, così come l’accento scozzese è forte, anche il sardo lo appare? È stata una scelta puramente linguistica?

O ci sono altre motivazioni?

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Una serata tutta da vivere, da ascoltare e seguire, quella di domani all’Anfiteatro Caritas di Tortolì. La decima giornata della Pastorale del Turismo della Diocesi di Lanusei e di Nuoro. Emozioni nei racconti, nelle riflessioni e nelle testimonianze di vita che saranno la colonna sonora di momenti significativi, visti i temi trattati e gli ospiti che calcheranno la scena.

In programma. A partire dalle 21.00, il momento introduttivo di cordialità e condivisione legato all’accoglienza, curato ogni sera da una comunità della diocesi. Domenica 20 agosto sarà la volta di Elini. Per il cortometraggio Camineras, a cura di Vincenzo Ligios, Cristina Pesarini, Vincenzo Asoni e Matteo Pedditzi presentano “Contos de Ninna”: in questo tempo dove la tecnologia snatura i rapporti umani, anche le ninne nanne diventano digitali.

Con questo documentario diamo voce a memorie storiche viventi: anziani che attraverso racconti e canti ci restituiscono un po’ di umanità. A salire sul palco, sarà poi don Gino Rigoldi, intervistato dal giornalista Giacomo Mameli. Il creatore della omonima Fondazione offrirà la sua personale testimonianza di vita e di fede, le ragioni profonde del suo operato, e riceverà direttamente dalle mani del vescovo Antonello il prestigioso Premio Persona Fraterna 2023.

Strettamente collegati ai temi trattati e alle parole di don Gino Rigoldi, come in una rappresentazione scenica, saranno i dialoghi teatrali della compagnia Bocheteatro, con Monica Cormbi e Giovanni Carroni.

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Il vescovo di Ventimiglia e Sanremo, Antonio Suetta, ha espresso grosse perplessità rispetto a quanto successo a Roma, in piazza del Popolo, dopo il funerale della scrittrice Michela Murgia nella Chiesa degli Artisti.

In un video su YouTube di Sanremonews, il vescovo dice di aver ricevuto diverse segnalazioni da persone che gli hanno comunicato del disagio di fronte a quello che ha definito «tifo da stadio».

Suetta dice: «In chiesa, conclusa la celebrazione, è stata data la parola a persone che esprimono convinzioni e pensieri difformi dalla dottrina cattolica e lo hanno fatto in modo anche, a mio parere, un poco sguaiato, suscitando una serie di applausi quasi come tifo da stadio e atteggiamento da festa, che mi pare davvero improprio sia nella circostanza delle esequie che soprattutto nel contesto di un luogo sacro».

«Non intendo parlare della persona – conclude il vescovo – che ha vissuto un’esperienza drammatica e faticosa in relazione alla malattia e che ora ha compiuto il passaggio della morte ed è nel giudizio di Dio. Desidero soltanto fissare l’attenzione sull’aspetto pubblico di Michela Murgia. Mi limito a definirla una scrittrice, in quanto considerarla una teologa mi sembra eccessivo. Le battaglie, così è stato detto, che Michela Murgia ha portato avanti erano legate a sue convinzioni personali e a esperienze di vita, ma il suo contributo culturale in moltissimi casi è stato stato apertamente in contrasto con l’insegnamento di chiesa e dottrina cattolica, in particolare per la concezione della famiglia e altri argomenti molto importanti come aborto ed eutanasia».

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Nell’immensa eredità del leggendario pianista jazz Chick Corea c’è anche la Sardegna. Si intitola Sardinia l’album postumo dell’artista statunitense scomparso nel 2021, in uscita il 15 settembre. Al suo interno c’è il concerto registrato a Mogoro il 29 novembre 2018 per il Culture Festival: una serata speciale dove il grande jazzista e l’Orchestra da Camera della Sardegna, diretti da Simone Pittau, hanno regalato al pubblico emozioni indimenticabili.

“Il legame tra me e Chick Corea nacque mesi prima di quella memorabile serata- ricorda Simone Pittau, fondatore nel 2004 dell’Orchestra da Camera della Sardegna e nel 2008 del Culture Festival – Ci sentivamo al telefono per organizzare il concerto ma le nostre chiacchierate andavano ben oltre, trasformandosi per me in insegnamenti di vita. Poi arrivò il giorno dell’esibizione: fu un grande successo e Corea apprezzò particolarmente la professionalità dell’orchestra e i legami umani che si crearono in quell’occasione”.

Il programma della serata prevedeva l’esecuzione del Concerto per pianoforte n. 24 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Rhapsody in blue di George Gershwin. Come bis fu proposto uno dei suoi brani storici, Spain, il cui tema deriva dal secondo movimento del “Concierto de Aranjuez per chitarra e Orchestra” del celebre compositore spagnolo Joaquìn Rodrigo: Chick Corea ne improvvisò una versione arrangiata sul momento che coinvolse alcuni solisti dell’orchestra e il pubblico, da lui chiamato scherzosamente “il coro di Mogoro”.

“L’intero concerto fu registrato e mi venne fatto sapere che si trattava di ottimo materiale – prosegue Simone Pittau – Mai avrei però immaginato che si potesse concretizzare in un progetto discografico. Anche perché Corea, con cui continuai a sentirmi in seguito, aveva sì in mente di lavorare ancora insieme, ma per me quei progetti erano andati via con lui”.

Invece, quell’esperienza entrò così tanto nel cuore del musicista che prima di morire lasciò detto al suo staff di trasformarla in un album, di cui scelse personalmente il nome: Sardinia, appunto, che della serata del 2018 raccoglie il concerto per pianoforte di Mozart e le musiche di Gershwin.

Il disco fa parte di una serie di grandi uscite postume di Corea: “The future is now”, registrazioni live inedite dei tour della band realizzati nel 2016 e 2017, disponibili dal 3 novembre; “Chick Corea Elektric Band “The Complete Studio Recordings 1986-1991”, il cofanetto definitivo di LP in vinile disponibile dal 1° dicembre; tutti i cinque album originali della “Chick Corea Elektric Band” in streaming su tutte le piattaforme, disponibili già ora; Chick Corea “Sardinia” – Chick’s Performances of Mozart’s Piano Concerto No. 24 and Gershwin’s Rhapsody in Blue, Recorded Live With Orchestra da Camera della Sardegna in 2018.

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Fonte: Ogliastra News Maria Luisa Porcella Ciusa

Prima della crisi industriale e occupazionale, i Supermercati Vinci erano una realtà imprenditoriale di riferimento per la Sardegna, furono infatti i primi a introdurre il codice a barre nella regione. Tuttavia, durante la stagione dei sequestri che ha segnato l’isola, le mura dei vecchi supermercati, che si estendono per oltre cento metri in Viale Gramsci a Macomer, sono diventate iconiche per una frase che nessun macomerese sarà mai in grado di dimenticare: “Spezziamo le catene”. Infatti, era il 1995, quando dopo 310 giorni in mano ai rapitori, Giuseppe Vinci veniva rilasciato per poter tornare a casa dalla famiglia.

Oggi questo muro trova una nuova vita grazie al Festival della Resilienza che, quest’anno, in occasione del Centenario del Macomer Calcio e in collaborazione con l’omonima società sportiva, il Comune, il Forum Giovani e il Centro Servizi Culturali andranno a raccontare un secolo di storia giallorossa con un enorme murale.

 

“Per un evento così importante non potevamo non osare” dichiara Gian Luca Atzori, presidente dell’APS ProPositivo, organizzazione fondatrice del Festival, “insieme alla società, abbiamo deciso di realizzare l’opera più grande mai creata dalla nostra associazione: un murale giallo rosso lungo decine di metri che, nel centro del paese, andrà a ricordare la storia, i momenti e i personaggi più importanti.”

 

Dal 19, tutte le sere dalle 18 alle 20, l’artista macomerese Valentina Vinci ha guidato un grande intervento partecipativo, dando la possibilità a chiunque, dai bambini agli anziani (con o senza esperienza), di poter contribuire all’opera e alle celebrazioni.

 

L’opera sarà un vero e proprio “murale vivente”, continua Isabel Gollin, direttrice artistica della manifestazione, “il muro racconterà cosa è accaduto negli ultimi 100 anni, ma abbiamo dato vita ad una tela che potrà continuare a crescere, sperando di poter ospitare gli aneddoti dei prossimi cento.”

 

Dal 22 luglio, sono invece arrivate a Macomer due grandi artiste straniere: Mafalda Gonçalves dal Portogallo e Agus Rúcula dall’Argentina, le quali partendo da foto e aneddoti, daranno vita al racconto secolare.

 

“La manifestazione si concluderà con una grande festa il 31 luglio” racconta Fabio Lotta, presidente del Forum Giovani Macomer, “un holi color giallo-rosso che andrà ad inaugurare l’opera e celebrare la squadra”

 

“Il murale giallorosso che festeggia i primi 100 anni di storia del Macomer calcio” conclude Francesco Marongiu, Presidente della Società, “è un tributo a tutte quelle persone che in questo secolo di storia sportiva col loro impegno hanno reso gloriosa la storia della squadra, ricca di successi sportivi e di storie memorabili. E’ un lasciato alla comunità macomerese nella speranza che ancora per lungo tempo accompagni la storia della squadra giallorossa rimarcandone la sua importanza. Ci piace averlo realizzato con il Festival della Resilienza, le associazioni giovanili e il Polo Culturale di Macomer. Questo connubio racconta la capacità del Macomer calcio di essere presente e aperto alle altre realtà della città che operano per rafforzare il senso di appartenenza alla comunità e la qualità dei suoi rapporti sociali.”

 

Dopo 30 anni, lo stesso muro che raccontava una tragedia diventa una celebrazione della vita, dello sport e del territorio. La comunità di Macomer non si arrende e continua, a suo modo, a spezzare le catene.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Karalisbrick e il Centro di Aggregazione Sociale di Tortolì organizzano il quarto Lego Camp nelle giornate dal 25 al 27 luglio.

Il laboratorio è rivolto a bambine e bambini dai 6 ai 99 anni.

L’Associazione culturale Karalisbrick e il suo presidente Maurizio Lampis, guideranno per tre giornate tutti i bambini (e non) che vorranno partecipare al Lego Camp con lezioni dedicate, consigli su tecniche costruttive e tanto gioco.

Inoltre, nelle scuole elementari di via Monsignor Virgilio a Tortolì, sarà possibile ammirare dal 25 al 30 luglio la mostra delle opere  create con i mattoncini Lego da Maurizio Lampis, tutte le sere dalle 19 alle 24.

Un esempio? Eccolo: Piazza San Marco a Venezia costruita in otto mesi di lavoro con la bellezza di 170.000 mattoncini LEGO e arricchita con 200 personaggi.

Per info, contattate Francesca Melis 3493975110

 

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Il fumettista di Armungia Sandro Dessì ha reso omaggio al grande giornalista Andrea Purgatori, mancato pochi giorni fa a Roma, con un ritratto, che ha gentilmente scelto di condividere con noi.

Il giornalista, autore di grandi inchieste tra le quali quella sul caso Ustica e su quello legato alla scomparsa di Emanuela Orlandi, è morto a causa di una malattia fulminante.

Dessì non ha potuto fare a meno di celebrare, con la sua arte, questo grande professionista.

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Lo scorso weekend il nutrito gruppo dei Fedalis 1973 di Gairo e Cardedu ha regalato a più di trecento persone una serata magica, ai piedi di Sua Maestà Perda Liana.

Infatti, in collaborazione con l’Associazione ogliastrina di astronomia e con il comune di Gairo, i cinquantenni gairesi e di Cardedu hanno festeggiato il loro traguardo anagrafico con la terza edizione di “Perd’e Liana sotto le stelle”, facendo partecipare tantissime persone a una cena deliziosa in mezzo alla natura e accompagnando i presenti, con il favore della notte, ai piedi del monumento naturale, dove Carlo Dessì, dell’Osservatorio Astronomico di Lanusei, ha mostrato la Via Lattea e le costellazioni, coinvolgendo tutti con spiegazioni di grande interesse.

Nelle foto del nostro Cristian Mascia alcuni dei momenti più significativi dell’indimenticabile serata:

 

 

 

 

 

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Questo weekend si sono celebrati i 70 anni della festa in onore della Beata Vergine Stella del Mare ad Arbatax.

Sabato pomeriggio il comitato organizzatore ha aperto la due giorni di festa con la sagra del pesce fritto nella caletta genovesi con l’accompagnamento musicale degli High Vibes Music. Oltre 300 kg tra pesce di paranza e gamberi sono stati distribuiti durante la serata.

Per le strada si sono esibiti i Janas e Amaymonaus di Ilbono che hanno fatto divertire i passanti con il loro tipico rito de s’Argia.

La domenica invece è stata dedicata alla fede con la processione per le vie del paese del simulacro della Vergine protettrice dei marinai e pascatori accompagnata dagli Sbandieratori e musici della città di Sassari, la Banda Musicale Cossu Brunetti di Nurri e i gruppi folk S. Anna e S.Andrea di Tortolì e Santa Marta di Talana, le autorità e i fedeli

All’ingresso del porto la Madonna è stata omaggiata al suo passaggio dal corpo dei vigili del fuoco con lancio di fiorì dall’autoscala.

stella maris 2023

La messa è stata officiata nella banchina di ponente da cui poi è partita la processione a mare con i tre tradizionali giri di porto.

La corona di alloro è stata lanciata da un mezzo navale della capitaneria di porto.

Alle 23.30 la serata si è conclusa con lo spettacolo dei fuochi d’artificio dei fratelli Massa di Serdiana.

Lo spettacolo che ha catalizzato l’attenzione del pubblico sono state le proiezioni di luci artistiche a cura di Kleyos che hanno dato vita alla torre di San Miguel.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

La cooperativa sociale Zerocento di Faenza, in collaborazione con il Comune di Jerzu, ha istituito una borsa di studio di 2.000 euro in memoria di Maria Vittoria Orrù, la giovane professionista delle risorse umane scomparsa il 16 agosto del 2022 a soli 44 anni.

Possono partecipare studentesse e studenti meritevoli che abbiano conseguito la maturità nell’anno scolastico 2022/23 all’Istituto d’Istruzione Superiore “Armando Businco” di Jerzu, dove Vittoria si era diplomata, e che siano iscritti al primo anno accademico. L’obiettivo è di sostenere la continuità negli studi universitari  delle nuove generazioni, in particolare quelle appartenenti alle categorie sociali più fragili, nella  terra dove Vittoria era nata. Tutti i dettagli del bando, che scade il 30  luglio, sono pubblicati sul sito istituzionale del Comune.

Accanto all’istituzione della Borsa di studio, Zerocento ha donato anche 80 libri presenti  nell’archivio aziendale di Vittoria, tutti su tematiche del suo lavoro, alla biblioteca comunale di Jerzu,  affinché possano essere a disposizione dei giovani, nella convinzione che “la conoscenza è un  processo di costruzione continua” (J.Piaget).

Nata in Sardegna a Jerzu nel 1978 dove si era diplomata all’Istituto d’Istruzione Superiore “Armando Businco”,  Maria Vittoria Orrù aveva proseguito gli studi a Cagliari con il percorso universitario in psicologia, approfondendo  quelle tematiche che l’avrebbero portata poi, una volta trasferitasi a Lugo di Romagna, a costruirsi una  professionalità solida e multiforme, nel settore delle risorse umane e della loro valorizzazione nel  settore della cooperazione sociale.

La borsa di studio è stata fortemente voluta dalla cooperativa romagnola Zerocento – associata a Legacoop – in cui Vittoria era cresciuta lavorativamente negli ultimi 14 anni e  a cui aveva dedicato professionalità e umanità. Con oltre 600 soci e un’ampia gamma di settori di intervento, Zerocento è una delle cooperative sociali più radicate nel territorio emiliano-romagnolo, dove interviene in numerosi settori, come Infanzia, Minori, Salute Mentale, Anziani, Disabili e Inserimento lavorativo.

«Vogliamo che il lavoro, la dedizione e la cura che Vittoria ha dedicato alla cooperativa, alla Società  People di cui era Presidente e alle persone non vadano persi — dichiara Stefano Damiani, Presidente  della cooperativa Zerocento.  — Gli insegnamenti e il lato umano che Vittoria metteva nella sua professione  sono stati negli anni fondamentali per i tanti che la ricordano con riconoscenza per ciò che ha fatto  e ciò che era. Mantenere nel tempo la memoria di Vittoria è un auspicio collettivo di chiunque l’abbia conosciuta,  qui a Faenza dove lavorava, a Lugo dove viveva e a Jerzu dove era nata e cresciuta. La borsa di  studio e la donazione dei libri alla biblioteca sono un piccolo passo che va in questa direzione — prosegue il presidente — ovvero creare un filo tra le comunità che l’hanno accolta, per  continuare simbolicamente il suo percorso, sia professionale che umano, investendo negli studenti  che magari un domani sceglieranno una strada simile alla sua, fosse per l’università o fosse come  scelte di vita, di giovane donna che attraversa più terre e che ritorna alla sua isola portando tanto  di quello che ha imparato».

«Il Comune di Jerzu ha accolto con gratitudine ed entusiasmo l’iniziativa della Cooperativa Sociale  Zerocento di Faenza di istituire una borsa di studio in memoria di Maria Vittoria Orrù — dice il  Sindaco di Jerzu, Carlo Lai  —. Constato che le straordinarie doti professionali e umane di Maria  Vittoria, ben note agli jerzesi, siano state inequivocabilmente apprezzate nella splendida terra di  Romagna che per Maria Vittoria era diventata, anch’essa, “casa”. L’istituzione della borsa di studio e la donazione dei libri alla biblioteca comunale sono stati un  segno tangibile di questo apprezzamento verso la persona di Maria Vittoria — conclude il Sindaco — tuttavia, sono state le interlocuzioni in cui tanto si è parlato di Maria Vittoria con il  presidente Stefano Damiani e i suoi collaboratori a dare una testimonianza ancora più forte, se  possibile, dell’incredibile senso di vuoto che la prematura scomparsa di Maria Vittoria ha lasciato  in tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerla».

L’articolo Jerzu, una borsa di studio di 2mila euro in memoria di Maria Vittoria Orrù proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Michela Girardi