Lo sapevate? Su Sterru, nel Golgo di Baunei, è la voragine più profonda d’Europa.

 

Autentico monumento naturale della Sardegna, su Sterru di Baunei (detto anche s’Isterru) è la voragine a campata unica più profonda in Europa e precipita per ben 270 metri di profondità con un diametro tra i 25 ed i 40 metri, tanto che rimase largamente inesplorata fino agli anni ’50 perché non c’erano corde abbastanza lunghe per calarsi di sotto e si pensò potesse essere un antico camino vulcanico, mentre gli studiosi ne hanno poi accertato l’origine carsica.

Si tratta di un luogo sede di antiche e spaventose leggende che narrano della tana di un orrendo serpente, lo scultone, al quale, per placarlo, venivano offerte sette fanciulle. In realtà la cavità è abitata dal ben più mite geotritone sardo (endemismo sardo).

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

In data odierna, su un totale di 13 incendi occorsi sul territorio regionale, si segnalano 3 incendi, per la soppressione dei quali il Corpo forestale ha utilizzato, oltre le squadre a terra, anche i mezzi aerei del Corpo forestale:

1. Incendio in agro del Comune di Codrongianus località “Riu Murrone”, il cui spegnimento è stato coordinato dal personale della Stazione del Corpo Forestale di Ploaghe, coadiuvata dal personale a bordo degli elicotteri provenienti dalle basi del CFVA di Bosa, Anela e Super Puma. Sono intervenuti anche n. 2 Canadair;

2. Incendio in agro del Comune di Aggius località “St.zo Finosa”, il cui spegnimento è stato coordinato dal personale della Stazione del Corpo Forestale di Tempio, coadiuvata dal personale a bordo degli elicotteri provenienti dalle basi del CFVA di Limbara e Alà dei sardi. Sono intervenuti anche n. 2 Canadair. Sono intervenute: n. 1 pattuglia della Stazione forestale di Bortigiadas, n. 3 squadre dell’Agenzia Forestas dei cantieri di Trinità d’Agultu e San Filippo, n. 1 squadra della Compagnia barracellare di Aggius e n. 1 squadra dei VVF

3. Incendio in agro del Comune di Macomer località “Riu Campeda”, il cui spegnimento è stato coordinato dal personale della Stazione del Corpo Forestale di Macomer, coadiuvata dal personale a bordo dell’ elicottero proveniente dalla base del CFVA di Sorgono e da n. 1 squadra dell’Agenzia Forestas del cantiere di Teti . E’ intervenuto anche un Canadair.

 

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

È di oggi la pubblicazione della gara d’appalto per l’aggiudicazione per il rifacimento e potenziamento linee elettriche di illuminazione e conseguente sostituzione dei punti luce dell’intera cittadina valore dell’investimento € 4.835.345,56.

Oltre a questo sono stati pubblicati anche i seguenti progetti di partecipazione ai bandi pubblici, soprattutto quelli del PNRR: riqualificazione tetro tenda; riqualificazione campo Zinnias; nuovo asilo nido; potenziamento e valorizzazione polo scolastico/culturale attorno all’area del Frau Locci-istituti di secondo grado-biblioteca-centro intermodale; pista ciclabile per Orrì; ricucitura delle periferie; riordino frammentario delle varie cessioni sparse nei quartieri di Zinnias/Is Cogottis; riqualificazione e abbattimento architettonico nonché sistemazione e riordino acque bianche e separazione acque bianche e acque nere nel secondo lotto del Corso Umberto; sistemazione e riordino acque bianche e separazione acque bianche e nere terzo lotto Corso Umberto.

“La quantità delle risorse messe in campo e il numero dei procedimenti oltre a quelli in corso dovrebbe dare un’idea di quanto lavoro il Comune di Tortolì ha smosso in questi ultimi tre anni – si legge in una nota del Comune -. Con la consapevolezza di dover fare ancora tanto, la macchina amministrativa, nonostante le carenze di organico, si sta impegnando al massimo per offrire al territorio nuove opportunità e garantire un confort di vivibilità il più vicino possibile alle aspettative dei suoi cittadini. Saranno utili tutti i suggerimenti, e perché no, le critiche che ciascuno vorrà muovere sui vari temi d’interesse”.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Il nome scientifico è Calosoma sycophanta, appartiene alla famiglia dei Carabidae, ordine dei coleotteri, il suo nome comune è sicofante, che deriva dal greco e significa “Spia”. Presente in Europa, Asia, Nord Africa e Nord America. In Sardegna è diffuso, ma non è molto comune, mentre la sua presenza nell’Isola è fondamentale.

foto la breda in rete

Oltre ad essere bellissimo e facilmente riconoscibile per la sua splendida livrea cangiante, metallizzata, possiede una spiccata capacità di affrontare lunghi spostamenti in volo e soprattutto un’incredibile voracità di bruchi e crisalidi di Lepidotteri defogliatori, che in Sardegna distruggono i pini e le querce da sughero.

Un esemplare adulto può arrivare a divorare da mille a duemila larve di processionaria del pino o della terribile Lymantria dispar inserita nella lista delle 100 specie invasive più dannose al mondo, le cui larve distruggono le querce da sughero. Il sicofante è stato per la prima volta utilizzato in piani di lotta biologica nel 1840 da Boisgiraud per combattere un’invasione di Lymantria dispar su pioppi in Francia.

Vive sia sul terreno che sui tronchi e i rami degli alberi, dalla pianura alle quote elevate. In estate e in inverno si interra. Gli adulti e le larve predano, sugli alberi. L’adulto vive dai 2 ai 4 anni. Le femmine in primavera depongono le uova in buche scavate nel terreno, ai piedi degli alberi. La larva si sposta sugli alberi per la sua attività predatoria e al termine del suo sviluppo, dopo 15 giorni, ritorna al terreno dove si svolge lo stadio di pupa. Gli adulti sfarfallano in tarda estate.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

La Sardegna è una delle isole più grandi del mar Mediterraneo.

All’interno dei suoi 24.000 km quadrati, come ben sappiamo, ci sono notevoli differenze: si parlano lingue e varianti di lingua differenti, molte usanze e tradizioni cambiano, così come lo spazio fisico e altri elementi.

Se la Sardegna fosse uno Stato sarebbe sicuramente divisa in regioni. Qualcuno userebbe le attuali province, altri suggerirebbero una divisione differente, ovvero quella delle subregioni, anche dette regioni storiche.

In questa mappa della RAS ne sono state individuate 35 e con ogni probabilità la divisione è quella più corretta che si trova in rete.

Le elenchiamo tutte partendo da nord a Sud a partire dalle quattro province storiche (Sassari, Nuoro, Oristano e Cagliari):

SASSARI: Nurra, Sassarese, Romangia, Anglona, Gallura, Montacuto, Villanova, Goceano, Villanova e Meilogu;

NUORO: Planargia, Marghine, Nuorese, Baronie, Barbagia di Ollolai, Mandrolisai, Barbagia di Belvì, Barbagia di Seui, Ogliastra;

ORISTANO: Montiferru, Valle del Tirso, Barigadu, Campidano di Oristano, Usellus;

CAGLIARI: Sulcis, Iglesiente, Campidano, Campidano di Cagliari, Caputerra, Marmilla, Trexenta, Sarcidano, Parteolla, Gerrei, Sarrabus e Quirra.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

In data odierna, su un totale di 26 incendi occorsi sul territorio regionale, si segnalano 7 incendi, per la soppressione dei quali il Corpo forestale ha utilizzato, oltre le squadre a terra, anche i mezzi aerei del Corpo forestale.

1 – Incendio in agro del Comune di Olbia località “Su Drumedulzu”, il cui spegnimento è stato coordinato dal personale della Stazione del Corpo Forestale di Olbia, coadiuvata dalla squadra GAUF del CFVA di Tempio e dal personale a bordo degli elicotteri provenienti dalle basi del CFVA di Limbara e Alà dei Sardi. Sono intervenute 1 squadra dell’Agenzia Forestas del cantiere di Olbia , 1 squadra della Compagnia barracellare di Loiri e da 2 squadre di volontari delle associazioni di Olbia,. L’incendio ha percorso una superficie di circa 5.000 mq di cisto. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 13:36.

2- Incendio in agro del Comune di Macomer località “Riu Campeda”, il cui spegnimento è coordinato dal personale della Stazione del Corpo Forestale di Macomer coadiuvato dalla squadra GAUF del CFVA di Nuoro e dal personale a bordo degli elicotteri provenienti dalle basi del CFVA di Bosa e Farcana, da quello a bordo del biturbina Superpuma proveniente dalla base CFVA di Fenosu. Stanno operando anche due Canadair provenienti da Olbia. Stanno intervenendo -1 squadra dell’Agenzia Forestas del cantiere di Macomer e 1 dei VVF di Macomer . L’ievento è tutt’ora in corso
3 – Incendio in agro del Comune di Villagrande Strisaili località “Cireddu”, il cui spegnimento è stato coordinato dal personale della Stazione del Corpo Forestale di Villagrande, coadiuvata dal personale a bordo dell’elicottero proveniente dalla base del CFVA di -San Cosimo. Sono intervenute 1 squadra dell’Agenzia Forestas del cantiere di Tortolì , e 1 squadra dei VVF di Tortolì . Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 14:30-.

4- Incendio in agro del Comune di Ploaghe “ Case Sini”. L’evento è stato dichiarato incendio d’interfaccia con gestione dello spegnimento da parte del ROS dei VVF. Allo spegnimento ha partecipato il personale della Stazione del Corpo Forestale di Plaghe e un elicottero decollato dalla base del CFVA di Anela con relativo personale a bordo. Sono intervenute 2 squadre dell’Agenzia Forestas dei cantieri di Sassari e Nulvi , 1 squadra della Compagnia barracellare di Osilo e 1 squadra dei VVF di Sassari . L’incendio ha percorso una superficie di circa 3000 mq di incolto. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 17.

5- Incendio in agro del Comune di Monserrato località “Su Termini de Susu”, il cui spegnimento è stato coordinato dal personale della Stazione del Corpo Forestale di Dolianova, coadiuvata dal personale a bordo dell’elicottero proveniente dalla base del CFVA di Villasalto. Sono intervenute 1 squdra dei VVF di Cagliari e da 1 squadra di volontari delle associazioni di Monserrato. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore -18:28-.

6 – Incendio in agro del Comune di Villasor località “Su Boscu”, il cui spegnimento è stato coordinato dal personale della Stazione del Corpo Forestale di Sanluri, coadiuvata dalla squadra GAUF del CFVA di Cagliari e dal personale a bordo dell’elicottero proveniente dalla base del CFVA di Pula. Sono intervenute 1 squadra dell’Agenzia Forestas del cantiere di Monastir e 1 squadra dei VVF di Cagliari . L’incendio ha interessato sterpaglie e aree agricole. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore -17:43-.

7 – Incendio in agro del Comune di Abbasanta località “Cannas”, il cui spegnimento è stato coordinato dal personale della Stazione del Corpo Forestale di Ghilarza, coadiuvato dal GAUF CFVA di Oristano e dal personale a bordo dell’elicottero proveniente dalla base del CFVA di Fenosu. Sono intervenute 3 squadre dell’Agenzia Forestas dei cantieri di Abbasanta, Paulilatino e Santulussurgiu , 2 squadre delle Compagnie barracellari di Abbasanta e Paulilatino e 1 squadra dei VVF di Ghilarza. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 17:40.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Una bellissima foto scattata il 16 febbraio del 1956, al bivio del Carmine.

I quattro amici di Lanusei si stavano dirigendo, in mezzo alla neve, verso Monte Idolo.

Da sinistra Murgia, Elia Asoni, Sergio Contu e Giuliano Micheli.

Ringraziamo la lettrice Rosy Aresu per aver gentilmente concesso lo scatto.

Invia anche tu le foto del passato ogliastrino alla mail redazione@vistanet.it ( le più belle saranno pubblicate sul nostro giornale).

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Nel pomeriggio è divampato un incendio nelle campagne del comune di Villagrande in località  “Arrauli”, il cui spegnimento è stato coordinato dal personale della Stazione del Corpo Forestale di  Villagrande Strisaili, dal personale  della base CFVA di San Cosimo e da quello a bordo dell’elicottero proveniente dalla medesima base.

Sono intervenute due squadre dell’Agenzia Forestas dei cantieri di Villagrande. L’incendio ha percorso una superficie di circa 1000 mq di pascolo cespugliato.

Le operazioni di spegnimento si sono concluse intorno alle 16.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Lo sapevate? Perché gli asinelli dell’Asinara sono bianchi?

Questa varietà albina dell’asino è presente in numero limitato sull’Isola dell’Asinara e nella foresta Demaniale di Porto Conte. Alcuni esemplari si possono ritrovare in altre località della Sardegna (Foresta Burgos, Le Prigionette, Is Arenas) e nella penisola (Poppi e Collazzone), ma solamente in seguito a recenti programmi di salvaguardia della specie. Sono rari (all’Asinara sono circa un centinaio) ma perché hanno questo manto così particolare? Scopriamolo insieme.

 

L’asino bianco dell’Asinara ha dimensioni ridotte: gli animali adulti sono di circa 1 m di altezza al garrese. Ha testa quadrangolare con profilo rettilineo, collo corto, arti robusti, piede bianco, piccolo e poco resistente. Presenta una marcata fotofobia ed un andatura incerta in ambienti luminosi. Sono circa un centinaio, più poche altre decine che si trovano in alcune zone della Sardegna e della Penisola.

L’Istituto di Incremento Ippico ne cura la conservazione genetica e ne possiede un nucleo puro, non ibridato con asini grigi, come è invece avvenuto negli altri luoghi.

L’originalità dell’animale è dovuta al caratteristico fenotipo che si manifesta con colorazione bianca del mantello, colore rosa della pelle e parziale pigmentazione dell’iride, percepita di colore rosa-celeste.

Come riporta il sito del parco dell’Asinara, con il termine albinismo si definisce un’alterazione ereditaria del metabolismo della melanina caratterizzata dalla diminuzione o assenza di tale pigmento nelle zone in cui esso è normalmente presente. Si tratta di un difetto enzimatico determinato geneticamente che provoca un blocco della biosintesi della melanina da parte dei melanociti, peraltro presenti in numero normale.

Questi stupendi asini sono bianchi per l’alterazione ereditaria della funzionalità dei melanociti, e quindi per un difetto enzimatico che, di madre in figlio, blocca la sintesi della melanina. L’albinismo, oltre a questa variazione cromatica, porta con sé anche una certo fotofobia,

Durante la crescita i peli da un colore bianco-lucente e aspetto cotonoso nei primi mesi di vita, tendono ad un colore bianco-opaco di consistenza setolosa.

L’origine è dovuta a successivi incroci nel tempo tra alcune sottospecie africane; si è rinselvatichito in diverse parti del mondo e in alcuni casi, come nel caso degli animali dell’Asinara, ha formato popolazioni libere, lontane dal controllo umano.

L’origine di questi animali non è stata ancora definita con certezza: forse si tratta di esemplari che derivano da asini bianchi importati dall’Egitto nel secolo scorso dal Marchese di Mores Duca dell’Asinara; una leggenda più suggestiva narra di un naufragio di un vascello diretto verso la Francia. Il numero degli individui attualmente presenti sull’Asinara è di circa 90 individui, una trentina a Porto Conte e alcune decine di individui distribuiti in altre località della Sardegna. più probabile, in realtà, la possibilità che si trattai, semplicemente, dei pronipoti degli asini grigi un tempo allevati dagli isolani, nei quali avrebbe prevalso il gene dell’albinismo.

 

Non costituiscono gruppi stabili e l’unità sociale è costituita da una femmina adulta con il puledro dell’anno una o più figlie degli anni precedenti. Nei mesi invernali i maschi adulti, che conducono generalmente vita solitaria, si uniscono a una o due femmine in primavera ed in estate si formano nel corso della giornata dei gruppi, molto numerosi, di entrambe i sessi, con individui di diverse classi di età. Molto frugale, l’asino si adatta bene anche ad ambienti ostili e riesce a sfruttare pressoché tutta le risorse vegetali offerte dal territorio.
Come riporta Sardegna foreste la maturità sessuale viene raggiunta intorno all’anno e mezzo nelle femmine e intorno ai due anni nei maschi. Gli accoppiamenti avvengono prevalentemente in primavera, ma è possibile qualche accoppiamento più tardivo. Come nel cavallo, la femmina entra in calore già dopo alcuni giorni dal parto e l’allattamento è contemporaneo alla nuova gravidanza. In linea generale, l’indice di fecondità nella specie asinina è superiore rispetto a quello riscontrabile del cavallo. La gestazione dura circa 12 mesi ma in molti casi può superare i 380 giorni. Sull’isola dell’Asinara vivono a vicino a Trabuccato, a Santa Maria, a Fornelli e nei pressi di Cala d’Oliva.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Si è svolta a Talana la tavola rotonda sulla filiera del caprino in Sardegna.

Ha aperto i lavori il Sindaco Cristian Loddo, condotti, dopo il saluto dell’Assessore Giorgio Todde, dalla giornalista Giusi Loddo.

Per l’agenzia Agris sono intervenuti il Commissario Francesco Baule e Andrea Cabiddu, che ha offerto alla platea un panorama dettagliato e aggiornato della ricerca sul comparto dell’allevamento caprino, con particolare attenzione all’Ogliastra. Domenico Solina, Commissario Laore, ha manifestato tutta la disponibilità dell’agenzia a sostenere un proficuo processo di collaborazione.

Piero Maieli, Presidente della Commissione V, ha esposto le linee di intervento regionali in atto sulla valorizzazione del comparto ovicaprino, ribadite da Salvatore Corrias, Segretario della stessa Commissione, il quale ha richiamato la necessità di definire un modello di sviluppo locale, da estendersi su scala regionale.

Per A.A.R.S. il Presidente Aldo Manunta ha portato la voce degli allevatori, protagonisti di un sistema socioeconomico che sul caprino intende scommettere fino in fondo, con strategie condivise e mirate. Vivo e propositivo, infine, il dibattito emerso nella sala Don Tegas, che vede tutti concordi sulla necessità di fare fronte comune.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis