Continuano ad essere avvistati diversi vip in Ogliastra,

Il celebre rapper e produttore discografico sardo, Hell Ratton, è stato fotografato ancora in giro a Tortolì e dintorni.

Questa volta è stato immortalato al Chiosco di Ponente di Arbatax, sorridente, mentre assapora il cibo locale.

Il giudice di X Factor, al secolo, Manuel Zapadu, da quanto si legge nel messaggio social del locale e dall’immagine, avrebbe consumato delle ostriche.

 

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

A Urzulei un nuovo grande murale, carico di storia e dal forte significato identitario. Un’opera che custodisce una vicenda molto particolare.

Si legge in una nota ufficiale: “Nell’anno in corso ricorre il ventennale del progetto muralistico “Memòria e identidade”. Il Murale realizzato recentemente dall’artista urzuleino Bruno Pisu è di fondamentale importanza per il percorso muralistico, anche perché renderà maturi i tempi per pubblicare il libro e le brochure con tutti i murales corredati dei numerosi dati storici e culturali raccolti in questi venti anni di muralismo in bianco e nero a Urzulei.

La foto riprodotta, oltre ad essere di altissimo valore etnografico, rappresenta una delle prime cartoline della Sardegna; su di essa, stiamo cercando di raccogliere elementi più precisi sulla data di realizzazione, sull’autore, sulle persone ritratte e su tutto ciò che può essere d’interesse. Per ora sappiamo che è stata utilizzata come cartolina nei primi del Novecento.

Questo documento, che tra l’altro ci fornisce elementi importanti sull’abbigliamento del tempo, compare da qualche anno in formato gigante presso l’aula magna del “Centro regionale per la formazione professionale” di via Caravaggio a Selargius.

Inizialmente, il gruppo di uomini è stato considerato erroneamente di un’altra comunità ma, un’attenta osservazione, riconosce facilmente il costume di Urzulei. Ogni ragionevole dubbio è stato comunque sciolto dall’esistenza di un’ulteriore copia, la cartolina dove in alto a destra compare la scritta “Costume di Orzulei”. Ma la ricerca continua ancora, per scoprire altri dati d’interesse su questa suggestiva immagine.

L’opera è stata voluta e finanziata dal Comune di Urzulei, che ha completato il muraglione all’ingresso del centro abitato con uno spazio idoneo per la realizzazione di un importante murale.

Appena è stato smontato il ponteggio, ci siamo resi conto, ancor meglio, del valore dell’opera. Un murale che celebra i nostri antenati, “sos mannos”, (è proprio il caso di dirlo viste le misure dei personaggi), con una foto straordinaria, di alto valore etnografico e che, forse, poche altre comunità possono esibire.

Il testo di Vittorio Angius a corredo dell’opera non può che inorgoglirci, che farci provare la fierezza di essere orthulleinos.

Questo il testo inserito nel murale: “A compire l’intelligenza del carattere degli urzuleini devo notare che trovasi tra essi la maggior buona fede, né mai si è trovato alcuno, per quanto io sappia, che si riconoscesse traditore, o spia, quindi quelli che in altre parti temono di essere traditi, si ricoverano nel territorio di Ursulè, e sono subito assicurati, e però vi sono fuoriusciti in più gran numero che altrove. Tra due nemici stessi, se uno sappia che l’altro è ricercato da carabinieri, od insidiato da altri, lo fa avvertire a tempo, quasi che non piaccia ad essi, se non la vendetta che si prendono con le loro mani”. Vitòriu Angius – Casteddu, 18 de làmpadas 1797 – Torino, 19 de martu 1862.

Un grazie va anche alla Pro Loco di Urzulei, che ha condiviso la realizzazione dell’opera nell’ambito della “Festa de su càgiu de crabitu”.

Infine, ringraziamo Bruno, che ha dimostrato ancora una volta di essere all’altezza di qualsiasi sfida”.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

Straordinario ritrovamento questa mattina nella spiaggia di Porto Paglia a Porto Cervo (Arzachena).

Alcuni bagnanti hanno individuato un grosso vaso in riva. Una di loro in particolare, una socia del Consorzio Costa Smeralda, si è accorta che non si trattava di un oggetto qualsiasi e – come raccontato sulla pagina del Consorzio – ha allertato subito gli operai dell’ente impegnati nella pulizia della spiaggia che l’hanno trasportata con estrema attenzione a riva.

Subito sono stati avvisati Carabinieri, Soprintendenza Archeologica, Capitaneria di Porto e Regione Sardegna.

Dai primi accertamenti sembrerebbe trattarsi di un’anfora romana databile tra il II e il IV secolo d.C., utilizzata abitualmente per il trasporto dell’olio di oliva. Il manufatto è stato trasportato negli uffici della Guardia Costiera di Porto Cervo.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Giungere ad Arbatax o Cagliari da Civitavecchia e Napoli, sempre che si riesca a trovare disponibilità di posti, mette a dura prova anche i passeggeri più audaci e attrezzati per le emergenze. Per quelle tratte già da tempo non è possibile la sistemazione in cabina e, ora, neanche in poltrona. Si può attraversare il Tirreno solo bivaccando nelle “aree comuni di bordo” o nei ponti esterni o, come hanno denunciato altri passeggeri, negli spazi dedicati all’atterraggio dell’elicottero.

“Quella che doveva essere una promettente stagione turistica è messa a repentaglio da collegamenti marittimi inadeguati che costringono i passeggeri a disagi senza fine” afferma il consigliere regionale Salvatore Corrias del Partito Democratico. “I sardi che si devono spostare per qualunque motivo nella penisola, i turisti che vorrebbero raggiungere l’isola, i sardi emigrati che lavorano nella penisola o all’estero e che devono tornare dalle proprie famiglie in Sardegna per le ferie estive, se non hanno pianificato per tempo il viaggio e acquistato i biglietti per la traversata con largo anticipo, sono impossibilitati a partire o, se più fortunati, devono affrontare la traversata in condizioni di grave disagio, dormendo all’aperto con sistemazioni di fortuna”.

“Viaggiare in queste condizioni non corrisponde alla continuità territoriale garantita dalla Costituzione né è utile per riconoscere quel principio di insularità per cui ci siamo battuti – prosegue Corrias, primo firmatario dell’Interrogazione consiliare sul tema- Chiediamo al Presidente della Giunta e all’assessore dei Trasporti che si facciano portavoce verso il Ministero e verso le compagnie di navigazione, dei diritti e delle esigenze dei sardi e delle imprese della Sardegna e pretendano le revisioni contrattuali necessarie a garantire l’aumento delle tratte e così condizioni di viaggio adeguate”.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

I primi video acquisiti dalla Procura di Cagliari e recuperati dalla Polizia Municipale confermerebbero l’ipotesi sulla morte del 31enne Remesha Martin Elvis King, deceduto dopo essere stato investito da un autobus del servizio pubblico cittadino.

Il giovane burundese, volontario della Caritas diocesana e cameriere nei ristoranti cittadini, sarebbe stato colpito dal bus alla testa dopo essersi chinato a raccogliere gli occhiali da sole di un’amica che stava correndo insieme a lui per riuscire a prendere il mezzo.

L’autista, atto dovuto da parte della magistratura, è indagato con l’ipotesi di omicidio stradale.

Domani mattina, mercoledì 10 agosto, nella Chiesa di Sant’Eulalia alla Marina si celebreranno i funerali del ragazzo. Su Change.org è stata invece lanciata una raccolta fondi per aiutare la famiglia. Sono stati raccolti già 16mila euro.

 

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Gianfranco Zola a metà degli anni novanta era uno dei giocatori più forti della serie A, vestiva la maglia del Parma, dopo l’acquisto dal Napoli con cui era approdato nella massima serie italiana, dopo aver vestito la maglia della Nuorese e della Torres. Maturato calcisticamente nel Napoli di Maradona, in seguito ne ha “ereditato” in campo la pesante maglia numero dieci, che il calciatore di Oliena ha vestito senza sfigurare. Al Parma è all’apice del carriera, nel campionato italiano, allora “NBA del calcio”, oltre a deliziare il pubblico con le sue giocate, segna a raffica.

Gianfranco Zola

Il fatto di essere il giocatore più importante della squadra emiliana, mette in testa a Fabrizio Maiello e altri complici di realizzare il sequestro del giocatore sardo chiedendo il riscatto al presidente del club parmigiano. Maiello è un ex calciatore delle giovanili del Monza, dalle notevoli potenzialità calcistiche stroncate da un grave infortunio al ginocchio a diciassette anni, in seguito finito nel vortice della malavita. Varie vicende criminali lo portarono ad essere recluso nell’ospedale psichiatrico giudiziario nel 1991, nel 1994 approfitta di un permesso premio per darsi alla latitanza. Come racconta Maiello nell’intervista al sito gianlucadimarzio.com: “In quel periodo ero latitante, ero con altre persone, tutte appassionate di calcio. Giravamo tutta l’Italia e siamo andati a vedere qualche allenamento del Parma. Zola in quel periodo era il giocatore più rappresentativo della società. Ci era venuta questa idea: un rapimento lampo di 24/48 ore per richiedere il riscatto a Tanzi. Ci sembrava una bella opportunità”.

Gianfranco Zola

Avevano studiato il piano nel dettaglio, come racconta Maiello al giornalista Chiuchiolo: “Lo avremmo seguito con due macchine per speronarlo in strada e farlo salire sull’altra vettura”. Ma un evento inatteso in questa fase, fa saltare il piano e prendere un’altra decisione a Maiello stesso come racconta nell’intervista: “Lo stavamo seguendo quando si è fermato ad un distributore di benzina. Siamo scesi anche noi, volevamo aspettarlo. Gianfranco però ci è venuto incontro, sorrideva e ci ha chiesto se volessimo un autografo. È in quel momento che ho pensato ‘ma cosa sto facendo? Ma lasciamo stare’. Abbiamo scambiato due parole, gli ho detto che ero un tifoso del Napoli e gli ho chiesto un autografo”. Nell’articolo di gianlucadimarzio.com anche la foto della firma del fantasista sardo, con Maiello che svela un retroscena: “Gli ho dato la mia carta d’identità, me l’ha firmata, ma il suo sguardo è cambiato: si è irrigidito, un’occhiata alla mia mano, lì sopra ho inciso sulla pelle i cinque punti della malavita, non un tatuaggio come un altro. Quello identifica un criminale, si fa solo in carcere”.

Zola avrebbe affrettato il passo e sarebbe salito sulla macchina, con Maiello e i suoi complici che lo avrebbero seguito in auto per diversi chilometri. Anche se in disaccordo con gli altri, l’ex promessa del Monza non avrebbe speronato il giocatore del Parma, ma si sarebbe limitato a suonare il clacson in segno di saluto, lasciandolo andare. Un incrocio di destini tra Zola e Maiello che avrebbe potuto avere delle spiacevoli conseguenze per il calciatore di Oliena. In quegli anni era un giocatore della nazionale, partecipando al Mondiale del 1994 e l’Europeo del 1996. Il goal di Wembley nel 1997 durante le qualificazioni al Mondiale del 1998, consentì all’Italia di espugnare il fortino inglese per la seconda volta nella storia, è ancora impresso nella mente degli appassionati di calcio.

Gianfranco Zola

Proprio in Inghilterra sarebbe proseguita la sua carriera con la maglia del Chelsea, scrivendo la storia del club con successi internazionali come la Coppa delle Coppe e riconoscimenti individuali. Ha chiuso la carriera nel Cagliari riportandolo in serie A e rendendosi protagonista l’anno successivo in una brillante salvezza. Con il Chelsea qualche mese fa, in veste di allenatore in seconda di Maurizio Sarri ha contribuito alla vittoria dell’Europa League. Invece Maiello: “Grazie soprattutto al calcio all’interno dell’OPG”, come affermato nell’intervista a firma di Chiuchiolo, è un uomo recuperato, svolge la professione di giardiniere e si è lasciato alle spalle la criminalità, ritrovando quello spirito e la serenità di quando era una promessa calcistica nel Monza.

 

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

nubifragio-bitti-2022

Pioggia fitta a Bitti, nel Nuorese.

Questa la situazione nel pomeriggio, nei video pubblicati dal segretario generale regionale FNS Cisl – Sardegna Giovanni Villa.

“Siamo stati investiti dal temporale che ha interessato la Gallura, il Nuorese e una parte della Baronia – ha detto all’ANSA il primo cittadino Giuseppe Ciccolini -. La perturbazione si è concentrata in circa tre quarti d’ora portando molta acqua nella confluenza tra i due corsi idrici nella parte bassa del paese che è uno dei punti di maggiore criticità, ma per fortuna il deflusso all’interno dei canali, seppur ancora danneggiati dalla precedente alluvione, è stato regolare. Ci potrebbero essere stati danni alle colture in particolare nelle vigne, cosa che verificheremo tra oggi e domani. Rimane nella comunità e nell’amministrazione, ad ogni evento climatico di questo tipo, la paura per i recenti trascorsi e la preoccupazione perché la condizione del paese, dove non sono stati eseguiti tutti i lavori di ricostruzione, è ancora molto fragile”.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Una violenta grandinata si è abbattuta questo pomeriggio sull’Ogliastra e in particolare su Ussassai.

Il sindaco del paesino montano, Chicco Usai, ha pubblicato sul suo profilo Facebook un’eloquente foto direttamente dalla sua terrazza.

Vento e pioggia hanno chiuso il quadretto infernale dipinto oggi, all’improvviso, dal maltempo.

Stesse condizioni meteo rilevate anche in alcuni centri del nuorese, dove si sta passando alla conta dei danni.

 

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

È partita con qualche giorno di anticipo anche in Sardegna la vendemmia 2022. Ma a differenza della Penisola (-10%), le previsioni per la nostra Regione prevedono una produzione più abbondante del 15 – 20 per cento rispetto allo scorso anno.

Protagoniste da questa settimana le uve che faranno da base ai vini frizzanti e spumanti, nella zona del Campidano di Cagliari ed in Gallura, mentre la prossima settimana si inizierà con la vendemmia del moscato.

L’anticipo di maturazione è dovuto alle alte temperature che bloccano la fotosintesi clorofilliana e di conseguenza l’accumulo degli zuccheri. Gli scarsi sbalzi termici notturni non permettono la sintesi del colore e degli aromi nelle bucce, falsando così la maturazione e costringendo ad un anticipo della vendemmia poiché il grappolo inizia a disidratarsi.

Ma nonostante il caldo oltre i 40 gradi nei mesi estivi sia la regola in tutto lo Stivale, in Sardegna l’acqua è presente negli invasi e sta permettendo di irrigare i vigneti irrigati; inoltre negli ultimi 10 giorni soprattutto la notte le temperature stanno scendono sotto i 20 gradi, con una escursione termica che permette di avere fenomeni di bagnatura fogliare anche di 5-6 ore che aiutano la pianta a superare parzialmente gli stress idrici.

La produzione isolana, al momento, si stima in aumento del 15 – 20% rispetto alle ultime annate, caratterizzate da mancate produzioni dovute a gelate e maestrale primaverili.

“Dalle prime stime ci attendiamo una annata di buona/ottima qualità – afferma il referente vitivinicola di Coldiretti Sardegna Aldo Buiani – anche se l’andamento della raccolta sarà influenzato molto dal resto del mese di agosto e da quello di settembre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo.

“È chiaro – precisa Aldo Buiani – che molto dipenderà sia dall’evoluzione delle temperature nel mese di agosto che influiscono direttamente sulla maturazione sia dall’assenza di fenomeni climatici estremi, come grandine e pioggia torrenziale, che hanno un impatto devastante sui vigneti e sulle quantità e qualità prodotte. In Sardegna ci attendiamo comunque un’annata di buona/ottima qualità anche perché durante la stagione non ci sono state grosse problematiche dal punto di vista fitosanitario: la peronospora ha creato poca preoccupazione ai viticoltori, e l’oidio è stato gestito in maniera ottimale”.

“Inoltre – evidenzia Buiani – se le temperature di agosto non subiranno ulteriori impennate superando i 40 gradi e se dovessero arrivare a fine agosto primi di settembre delle piogge di alcuni giorni, grossa parte della vendemmia si riallineerebbe con le date degli anni precedenti”.

In Sardegna – secondo le elaborazioni di Coldiretti Sardegna – il settore conta circa 38mila aziende agricole, la superficie vitata è di oltre 27mila ettari ed il fatturato si aggira intorno ai 150milioni di euro. L’Isola conta 18 vini marchiati Doc, 15 Igt ed una sola Docg. Il 55% del vino prodotto è rosso ed il restante 45% bianco. Il vitigno più coltivato è il cannonau che conta oltre 7.400 ettari, seguito dal vermentino con oltre 4580. Il Comune con il maggior numero di superficie vitata è Alghero con circa 1.255 ettari.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Giornata insolita nel mezzo delle sue vacanze in Costa Smeralda per la showgirl Elisabetta Canalis.

L’ex velina sarda ha visitato il canile della sezione Lida di Olbia, che si prende cura di cani e gatti abbandonati.

La Canalis ha deciso di pubblicare le foto di questa giornata per rivolgere un appello a tutti: adottare un cane solo se si è realmente intenzionati a prendersene cura e, in quel caso, non comprarlo, ma rivolgersi direttamente ai canili dove migliaia di animali aspettano ogni giorno di trovare una casa piena di amore e attenzioni per loro.

“Non posso descrivere le emozioni che ho provato vedendo questi cani e gatti che sono stati salvati dall’indifferenza e dalla cattiveria di certe persone – scrive la showgirl su Instagram -. Dietro ognuno di loro c’è una storia a sé, alcuni sono stati confiscati a persone che li legavano a catene di 15 cm, altri arrivano da campi nomadi e riportano segni di bruciature (parliamo di cuccioli di pochi mesi). Altri vengono comprati a persone con problemi mentali che purtroppo non sono in grado di prendersene cura ed arrivano in condizioni pessime, altri ancora sono cani che arrivano da campagne pieni di zecche e malattie, altri sono i cani di allevamenti che non sono stati venduti (e che vengono buttati via perché ormai troppo grandi)”.

“Vi chiedo solo di riflettere bene prima di prendere un cane – commenta la Canalis -. I cani sporcano, abbaiano e distruggono scarpe e mobili nei primi mesi di vita se non si ha la pazienza di insegnargli a stare in casa. I cani crescono. I cani hanno bisogno di camminare tutti i giorni. I cani si ammalano come noi ed hanno bisogno di un veterinario. I cani vogliono stare con noi perché adorano la nostra compagnia e ne sentono la mancanza. I cani non sono pupazzi per i bambini. Vorreste portare in viaggio il vostro cane ?Sappiate che le compagnie aeree non sono collaborative e che tendono a non volerli a bordo attraverso 1000 restrizioni. I cani sono anche la parte più serena e stabile della nostra vita, non ti fanno sentire solo e ti vogliono bene a prescindere. Avere un cane aiuta ad essere più socievoli e ci spinge a fare esercizio quotidianamente”.

Poi l’appello: “Andate a visitare un canile e se veramente volete un cane o un gatto, lo troverete lì ad aspettarvi. Alla Lida Sezione di Olbia si fanno in 4 ogni giorno per garantire una vita decente a questi animali. Una nostra donazione aiuta tantissimo”.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis