Raffaele Sestu

Martedì 30 agosto presso la sala giunta del Comune di Tortolì si sono riuniti i soci fondatori della Pro Loco “Rocce Rosse” Tortolì Arbatax.

Avendo la maggioranza assoluta degli 82 soci iscritti (tra di loro ci sono importanti esponenti della cultura, dell’imprenditoria e della società civile di Tortolì Arbatax) si è provveduto all’ approvazione dell’atto costitutivo e dello statuto. Successivamente si è passati all’elezione degli organi statutari dell’Associazione Turistica Pro Loco “Rocce Rosse”.

Per il Consiglio di Amministrazione sono Stati eletti:

Schirru Riccardo, Fanni Jessica, Palmas Fabrizio, Useli Alessandra e Demurtas Marco. Successivamente i consiglieri eletti si sono riuniti e hanno stabilito le cariche all’interno del CDA — Presidente Fabrizio Palmas, Segretaria Jessica Fanni, Tesoriere Riccardo Schirru. Alessandra Useli e Marco Demurtas consiglieri.

Per il Collegio dei Probiviri sono stati eletti Ghironi Manuela, Comida Gianfranco e Urciolo Marco. Mentre revisore dei conti effettivo è stato eletto Giovanni Piras, Fiorenza Loi supplente. Il giorno successivo è stato registrato lo statuto all’Agenzia delle Entrate con la richiesta di codice fiscale.

In data odierna l’Associazione Pro Loco Rocce Rosse ha inviato la documentazione relativa all’iscrizione dell’Associazione all’Albo regionale delle Pro Loco per poter accedere ai finanziamenti regionali.

Il presidente Regionale dell UNPLI Raffaele Sestu dichiara che la macchina organizzativa del Comitato provinciale UNPLI  ha lavorato intensamente e con ottimi risultati completando l’iter di iscrizione all’albo regionale nel giro di pochi giorni, quello che si aspettava da anni.

Nel mese di dicembre la Pro Loco di Tortolì verrà invitata a Roma per i festeggiamenti dei 60 anni dell’UNPLI.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Il rapper Blanco, classe 2003, ha stravinto il Festival di Sanremo 2022 con la canzone “Brividi”, insieme a Mahmood.

Blanco, pseudonimo di Riccardo Fabbriconi, è salito per la prima volta al primo posto nella classifica dei singoli italiani con “La canzone nostra” nata da una collaborazione con il rapper olbiese Salmo e che ha riscosso molto successo.

Ma il legame con la Sardegna non finisce qui: il 10 settembre 2021, il rapper lombardo ha lanciato il video della canzone “Sai cosa c’è” girato interamente alle Rocce Rosse di Arbatax.

Il video in 4 mesi ha registrato 3.8 milioni di visualizzazioni e sotto le note di una canzone dal sapore estivo scorrono le immagini del giovanissimo cantautore che gioca, si tuffa e si diverte tra le rocce di porfido rosso.

 

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Tutto pronto a Tortolì per l’Ogliastra Pride. Il ritrovo sarà in Via Monsignor Carchero (fronte Comando Polizia Locale) alle ore 17:30. Tra le 18:00 e le 18:30 (più le 18:30) partirà il Corteo Arcobaleno e si percorrerà via Monsignor Virgilio sino a raggiungere il piazzale delle scuole Elementari.

Subito dopo sarà letto il manifesto politico (che sarà pubblicato probabilmente entro domani), ci saranno gli interventi delle Madrine, di Miss Frociarola 2022 e di chi vorrà prendere la parola.

Dopo ci si sposterà da Tabernabè dove si potrà bere qualcosa insieme, mangiare qualche stuzzichino e proseguire la serata in compagnia durante l’After Pride Party.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

aggressione-tortoli

I Carabinieri della Stazione di Tortolì, insieme ad altro personale della Compagnia Carabinieri di Lanusei, nello specifico della Squadriglia anticrimine di Arzana e della Stazione Carabinieri di Talana, con il supporto dello Squadrone Cacciatori Eliportato di Abbasanta e del Nucleo cinofili di Cagliari, nella mattinata odierna, hanno dato esecuzione a tre perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica di Lanusei per altrettanti soggetti ritenuti responsabili della feroce aggressione di un privato cittadino consumatasi lo scorso aprile nei pressi di un locale notturno tortoliese.

Le immagini di videosorveglianza che hanno ripreso i fatti e le accurate ricostruzioni degli inquirenti hanno messo in luce l’indole pericolosa degli indagati che si sono mostrati aggressori brutali nel colpire in branco e con violenza la vittima inerme, sferrandole numerosi pugni e calci in pieno volto ed alla colonna vertebrale, e continuando ad infierire sul suo corpo anche dopo la perdita di conoscenza.

La concretezza, l’idoneità e univocità degli atti che hanno cagionato per futili motivi queste gravi lesioni fisiche avrebbero potuto cagionare ben più gravi conseguenze se i tre giovani offensori non fossero stati bloccati da terze persone accorse per aiutare il povero malcapitato. La vittima – un giovane rumeno lavoratore regolare per qualche mese qui in Sardegna – ha riportato numerose contusioni, la frattura di alcune ossa e la probabile perdita permanente dell’udito.

“Mi hanno picchiato con tanta ferocia quasi come se volessero uccidermi”, ha riferito agli inquirenti il giovane aggredito prima di abbandonare il lavoro e prima di abbandonare per sempre l’Ogliastra ove, impaurito e sfiduciato, ha altresì riferito “di non far più ritorno”. In attesa del loro giudizio, nel frattempo, il sig. Questore di Nuoro ha ritenuto assolutamente indispensabile applicare nei confronti dei tre indagati la misura del divieto di accesso ai pubblici esercizi o locali di pubblico trattenimento e contestuale divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze di essi (c.d. “DASPO urbano”), per la durata di un anno. La violazione a tale divieto sarà immediatamente esecutiva e punita con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 8.00 a 20.000 euro, con l’aggravamento della proposta e una possibile sorveglianza speciale.

A termine delle perquisizioni delegate, sono stati rinvenuti gli indumenti utilizzati durante l’aggressione. I Carabinieri della Stazione di Tortolì, ancora una volta, hanno dato prova di quell’acume investigativo, pronta reazione e concreta prossimità e vicinanza alla collettività. Il costante impegno delle forze dell’ordine, in Sardegna come in tutto il resto del territorio nazionale, è teso a garantire sicurezza alla collettività che non dovrà mai esitare nel denunciare, nel collaborare, nel segnalare celermente qualsiasi minima avvisaglia di disordine ai numeri di emergenza delle centrali operative.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

DOC SERVZI SOC.COOP. con il finanziamento e il patrocinio dell’Unione dei comuni d’Ogliastra e del comune di Lanusei presentano il Festival Raccontaminazioni.

Il 02/03/04 Settembre 2022 a Lanusei, ci saranno tre giorni di concerti, spettacoli, incontri letterari, trekking e laboratori per bambini, ragazzi e l’intera comunità.

Un festival che parte dal basso e con umiltà ha l’obiettivo di seminare bellezza e senso di appartenenza verso tutto un territorio e i suoi abitanti per stimolare uno sguardo aperto, consapevole e creativo verso il futuro. Uno strumento attraverso cui l’immaginazione può esprimere idee di comunità e di vicinato; una “comunità di sentimento” per immaginare e sentire cose collettivamente.

L’esperienza estetica lontana dai luoghi deputati, in spazi generalmente aperti oppure insoliti, non direttamente pensati per l’arte; la cultura nelle piazze, nelle strade, nei vicoli nascosti questa la caratteristica principale del festival Raccontaminazioni. Feste, eventi intrisi di socialità, che attirano un pubblico sempre più nomade e disposto ad affrontare anche lunghi tragitti pur di sentirsi parte di un evento che spalanca le porte all’immaginazione.

Una delle province più piccole d’Italia, inserita in un contesto regionale che gode di caratteristiche istituzionali e geografiche particolari rispetto alle altre regioni italiane. L’Ogliastra, storicamente vista come “un’isola nell’isola” a causa delle caratteristiche orografiche e identitarie che la contraddistinguono, mantiene forti elementi caratteristici anche nella struttura economica e sociale che si differenzia, per alcuni aspetti, da ciò che accade nel contesto regionale.

La velocità dei cambiamenti sociali ed economici dovuti al celere sviluppo globale, in Ogliastra, non è stata supportata da una adeguata politica che potesse attutire l’impatto su una comunità che negli ultimi 50 anni ha subito un mutamento drastico.

Il calo demografico, lo svuotamento dei piccoli centri principalmente montani (ma non solo), l’impoverimento dell’identità culturale e la propria consapevolezza storica, l’isolamento sociale, e la mancanza di cooperazione, sono solo alcuni degli aspetti che è necessario sostenere per invertire un trend negativo per il territorio.

La direzione artistica è affidata a Simone Pistis, il coordinamento amministrativo a Franca Carai, Responsabile Doc Servizi – Filiale Sardegna. Tutti gli eventi saranno ad ingresso libero e gratuito.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Ricoveri, medici, continue trasfusioni, speranze e dubbi: ecco ciò con cui convivono mille persone nell’Isola. Sì, perché la talassemia, malattia ereditaria del sangue, è presente in Sardegna in una percentuale altissima, se si conta che in tutto lo Stivale sono circa 5-6000 i malati. Primato anche per quanto riguarda i portatori di beta talassemia sardi, circa il 10-12% della popolazione. Ivano Argiolas, autore del libro “Paura di guarire”, fa parte di questi mille combattenti isolani.

«Sono nato negli anni Settanta,» racconta Argiolas «quando la talassemia faceva ancora più paura di adesso. Un periodo nel quale chi nasceva con questa malattia veniva considerato – a ragione – a prognosi chiusa. La storia, sul finire degli anni Ottanta, ha cominciato a cambiare con il rientro a Cagliari da Perugia di un medico con idee avanzate e lungimiranti. Il suo nome era Antonio Cao. Il professor Cao, che allora non aveva neppure cinquant’anni, collaborava coi migliori genetisti al mondo, uno dei quali era il professor Kan di San Francisco. Successivamente, sulle orme di Antonio Cao, sempre più medici si appassionarono alla talassemia determinandone un cambiamento radicale che, già dagli anni Novanta e via via sempre meglio, ci permette di dire che dalla talassemia si può guarire mediante il trapianto di midollo osseo e, all’orizzonte, mediante la terapia genica.»

Insomma, come spiega Argiolas, l’arrivo dei nuovi metodi diagnostici – in particolare indagini precise su dove si accumula il ferro in eccesso e in quali quantità – l’hanno trasformata in malattia a prognosi aperta. «Contemporaneamente, i vari protocolli di ricerca ci hanno offerto almeno tre tipi di farmaci per poterlo eliminare con più efficacia. Ma nonostante queste rivoluzioni farmaceutiche, il sogno di tutte e tutti noi e quello di poter guarire definitivamente e smettere di essere dipendenti dalle trasfusioni di sangue. Il trapianto di midollo osseo è sempre più sicuro ed efficace, ma per poterlo fare occorre un donatore perfettamente compatibile e questo non sempre è possibile.»

Nel 2013 Argiolas si sottopone a una terapia sperimentale di modificazione del gene responsabile della talassemia. Vola quindi a New York a trentanove anni non sapendo se la cura nuova di zecca avrebbe o meno fatto effetto. No, Argiolas non è guarito, ma da quest’esperienza è nato il libro che racconta tutto, dalla malattia alla temuta – sì, anche – guarigione.

“Paura di guarire”, edito da Il Maestrale, è quindi la sua autobiografia. Non è un vittimista, Argiolas, ma riporta su carta tutto ciò che ha vissuto con chiarezza. Anche il titolo, ci tiene a precisare, non è una trovata pubblicitaria per avere una frase ad effetto, ma quello che ha sentito di provare i giorni prima della partenza nella Grande Mela, l’occasione che avrebbe potuto ribaltare tutto. «So che può sembrare strano, ma c’è stato un periodo di qualche giorno che mi sono interrogato quasi con angoscia, che persona sarei potuta diventare in caso di guarigione. Infatti, la talassemia da malattia con cui fare i conti, si è trasformata negli anni in una accettabile certezza. Perdere quella certezza mi ha inquietato parecchio.»

Quindi, abbiamo detto, è stata proprio quest’esperienza a rendere chiara nella mente di Argiolas la necessità di scrivere tutto su un libro. Ma come?

«Avendo reso pubblica la sperimentazione, e avendo avuto un ruolo nella rappresentanza della talassemia in Sardegna» (Argiolas è stato il fondatore e più volte presidente di Thalassa Azione – NDR) «sono stato a strettissimo contato con moltissime persone con talassemia, o coi loro famigliari, così ho potuto comprendere che c’era in loro un interesse che coincideva con il mio desiderio di raccontare questa vicenda. Ciò che mi ha sorpreso però, è stato il grande interesse che questo libro ha riscosso in tante persone che non hanno la talassemia. Credo che il successo di “Paura di guarire” si dovuto all’onestà di quanto raccontato e al fatto che abbia saputo esprimere una narrazione scorrevole. Le persone mi dicono che una volta iniziato non vedevano l’ora di leggerlo tutto e finirlo.»

Nel 2015, poi, la svolta: tre bimbi sono guariti dalla talassemia al San Raffaele di Milano. Le sperimentazioni e la ricerca fatta negli ultimi anni – tra cui gli studi condotto su Argiolas – hanno quindi cambiato le sorti delle persone. «Credo che nella ricerca, qualunque cosa accada, anche se di negativo, possa dare lo spunto per chi viene dopo. Pensare a quei bambini guariti mi rende molto felice e se fosse utile farei ancora tutto quanto in mio potere per migliorare la vita di chi, come me, è nato con la talassemia. Lo devo ai medici come professor Cao, Professor Galanello, tutti gli operatori sanitari e donatori di sangue che mi hanno permesso di arrivare a cinquanta anni. Sono consapevole di non poter guarire definitivamente, ma non mi lamento per la vita che conduco. È proprio la consapevolezza che non posso sprecare il tempo che mi è stato concesso e la gratitudine che mi spronano ad impegnarmi sia nel volontariato che nel privato. “Paura di guarire”, il mio libro, è la somma di una testimonianza lunga e appassionata.»

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

La showgirl Michelle Hunziker ha fatto visita in questi giorni al Museo del Costume di Nuoro.

Gli scatti che la vedono intenta a sfogliare libri e cataloghi all’interno della nota struttura nuorese, sono stati postati direttamente nella pagina dell’Istituto Regionale Superiore Etnografico.

Il Museo del Costume, è il maggiore Museo Etnografico della Sardegna, è incluso nelle più importanti guide turistiche nazionali e internazionali ed è presente in tutti gli itinerari culturali riguardanti Nuoro e la Barbagia. E a quanto pare non manca di attirare anche i personaggi dello spettacolo.

Una bella vetrina per un luogo di grandissima importanza.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Incidente stradale sulla SS. 129 bis Km 19+800.

Intorno alle 19:00 due squadre dei Vigili del Fuoco di Macomer e Cuglieri, sono intervenute a seguito di uno scontro frontale fra un autocarro e un’autovettura.

L’incidente è avvenuto nei pressi della zona industriale di Suni fra un Iveco Daily condotto da un uomo di 39 anni originario di Tresnuraghes (OR) e una autovettura Suzuki Jimny con a bordo due persone originarie della Toscana .

I soccorritori intervenuti prontamente, hanno provveduto alla messa in sicurezza delle vetture ed a prestare i primi soccorsi agli occupanti, utilizzando gruppo taglio idraulici per farsi spazio fra le lamiere ed estrarre i feriti per poterli affidare al servizio sanitario regionale intervenuti con 3 autoambulanze.

Sul posto anche i Carabinieri della stazione di Sindia .

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

In data odierna, su un totale di 14 incendi occorsi sul territorio regionale, si segnala 1 incendio, per la soppressione del quale il Corpo forestale ha utilizzato, oltre le squadre a terra, anche un mezzo aereo del Corpo forestale:

1 – Incendio in agro del Comune di ARZANA, località “Serra ‘e Lioni”, il cui spegnimento è stato coordinato dal personale a bordo dell’elicottero proveniente dalla base del CFVA di S. COSIMO.

L’incendio ha percorso una superficie di quasi 1 ettaro di pascoli nudi e gariga.

Le operazioni di spegnimento si sono concluse intorno alle ore 20.00.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

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Cosa bisogna mangiare per arrivare in buona salute fino agli agognati 100 anni?

Tzia Battistina Secci, centenaria di Urzulei, in occasione del Longevity Fest organizzato dal regista ogliastrino Pietro Mereu, ha spiegato alla prestigiosa platea di Porto Cervo la dieta dei centenari, da lei praticata ancora oggi,

Intervistata dal regista del film “Il Club dei centenari”, l’arzilla nonnina, in forma fisica smagliante e in piedi davanti al pubblico smeraldino, ha raccontato nei dettagli il “menù della longevità”. “Mangio poca roba – racconta Tzia Battistina -. A colazione una tazza di té con latte macchiata con un goccio di caffè e due fette biscottate. Così sono contenta, serena e sazia. Poi verso le 11 mangio un bicchiere di yogurt e mi passa la fame. A pranzo due culurgiones, (due di numero!), nel pomeriggio una tazza di té e a cena una tazza di latte”. Niente vino né liquori per Tzia Battistina, anche se in gioventù era una grande produttrice di filu’e ferru casalingo.

Poi ha svelato anche il segreto di un matrimonio sereno e duraturo: “In casa si comunicava. Si vedeva quello che c’era da fare, ognuno diceva quello che pensava e poi si prendeva una decisione. Alla fine si concludeva sempre nello stesso modo: fai tu, diceva mio marito”.

L’articolo (VIDEO) Battistina Secci da Urzulei a Porto Cervo spiega la dieta dei centenari: “Latte, culurgiones e un po’ di té” proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Mario Marcis