La bella donazione, in un dipinto, per tutti gli operatori della sanità, realizzato nell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. È il murale realizzato da Agnes Zimmermann e Luca Cocco, a rappresentare e omaggiare il lavoro dei sanitari e di tutti gli operatori, impegnati in una vera e propria missione.

Nella parte alta si vede un cielo minaccioso (rosso/viola) con i virus che cercano di attaccare gli abitanti della terra. Ma a ostacolare la minaccia c’è una cupola con i colori dell’arcobaleno, creata dagli scudi innalzati da medici, infermieri e operatori in generale che ruotano intorno al mondo sanitario. Immancabili i soccorritori del 118, così come gli addetti alla sicurezza, al portierato e tecnici di ogni genere.

All’interno ci sono i bambini e gli anziani che giocano tranquillamente in sicurezza, in un mondo pulito.

Sulla parte sinistra in basso uno scudo con il logo della Santissima Trinità. Le eriche disegnate simboleggiano la protezione, l’ammirazione e la buona sorte.

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Fonte: Ogliastra News Gianmarco Cossu

Lo stato di emergenza, in scadenza a fine luglio, potrebbe essere prorogato fino a ottobre.

Sembrerebbe essere questa l’ipotesi in discussione nel Governo, come riportato dal sito di informazione Ansa.

E intanto fra le regioni si discute sul green pass come possibile salvacondotto per scongiurare chiusure al di fuori della zona bianca.

E la proposta che si apprende da ambienti della Conferenza delle Regioni.

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Fonte: Ogliastra News Gianmarco Cossu

I Quattro Mori a Tokyo per portare l’orgoglio dello sport sardo alle Olimpiadi.

Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha consegnato questa mattina la bandiera della Sardegna a Dalia Kaddari, neo campionessa dei 200 metri ai recenti campionati europei che si sono svolti a Tallinn all’inizio del mese, una degli undici atleti sardi che partecipano alle Olimpiadi di Tokyo.

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«Sono certo – ha detto il Presidente Pais – che la nostra delegazione saprà tenere alto l’onore della Sardegna. Anche nello sport la nostra isola si è sempre contraddistinta, oltre che per i risultati, per lo spirito sportivo, la sana competitività, il senso di appartenenza. Siamo fieri di voi».

Dalia kaddari, 20 anni, di Quartu è molto motivata. «Partirò domenica e porterò con me la nostra bandiera. Sono fiera e orgogliosa di partecipare alle Olimpiadi – ha detto la velocista delle Fiamme Oro al Presidente Pais – è il sogno di ogni atleta».

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Condanna a 20 anni di carcere per Joselito e Michael Marras, padre e figlio rispettivamente di 53 e 28 anni, per il duplice omicidio, avvenuto a Dolianova il 9 febbraio 2020, dei fratelli Davide e Massimiliano Mirabello. A pronunciare la sentenza, il Tribunale di Cagliari, facendo propria la ricostruzione dei fatti compiuta dal Pubblico Ministero con l’ausilio degli inquirenti.

Il Giudice Giorgio Altieri si è pronunciato a conclusione del rito abbreviato richiesto dalla difesa dei due condannati che, col rito ordinario avrebbero rischiato una condanna ancora più pesante. Il Tribunale ha accolto la richiesta del Pm Gaetano Porcu.

Il delitto si era compiuto in località Fontane Pirastu in corrispondenza dei terreni su cui i condannati pascolavano il loro bestiame, a seguito dell’ennesima lite fra le parti. I Mirabello furono colpiti da un fucile calibro 12, imbracciato da Joselito, col contributo, secondo l’accusa, del figlio Michael.

Le indagini erano state subito intraprese dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Cagliari coi colleghi della Compagnia di Dolianova e i sospetti si erano quasi immediatamente indirizzati verso i Marras, coi quali le vittime intrattenevano da tempo pessimi rapporti per motivi vari.

Tempo prima, Michael era stato anche violentemente percosso dai Mirabello tanto da finire in ospedale. A bordo della Fiat Panda, usata da Michael, era stata repertata una goccia di sangue appartenente a una delle vittime e questo riscontro è stato possibile grazie agli accertamenti scientifici del Ris di Cagliari.

Per confondere le acque e depistare le indagini, le due vittime dopo l’uccisione sono state trasportate sul loro mezzo in località Pranitta, a circa 5 km dal luogo dell’omicidio.

La loro autovettura completamente bruciata è stata recuperata successivamente a circa tre km dal luogo del rinvenimento dei cadaveri.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

Tragedia a Cann’e Sisa, spiaggia della nota località di villeggiatura di Torre delle Stelle.

Un sub è morto intorno all’ora di pranzo durante un’immersione.

Dell’uomo non si conoscono ancora le generalità perché non aveva con sé i documenti nella muta, ma stando alle prime notizie si tratterebbe di un turista arrivato in Sardegna con la moglie e la famiglia per una vacanza a Villasimius.

La tragedia sarebbe avvenuta durante un’escursione organizzata.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Maracalagonis e Sinnai e procede la Capitaneria di porto

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

Donne di Sardegna esprime forte preoccupazione sullo stato del sistema sanitario regionale sardo per il grave peggioramento dei servizi di prevenzione e cura dei tumori femminili e di assistenza alla salute delle donne, aggravati anche dalla pandemia. Lo fa con una lettera inviata all’Assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale Mario Nieddu, con la quale chiede un incontro urgente, finalizzato alla rappresentazione della drammaticità della situazione e alla costruzione di una prassi di reciproco ascolto, collaborazione e solidarietà.

In particolare Coordinamento3 sottolinea le gravi conseguenze sulla salute delle donne in seguito alla sospensione dal 1 luglio 2021 del servizio di Senologia chirurgica del San Francesco di Nuoro e alla situazione di criticità del servizio di oncologia del San Martino di Oristano, “salvato” solo grazie alla disponibilità di due medici e suddiviso su tre presidi ospedalieri, Oristano Ghilarza e Ales, con inevitabili ed evidenti disagi per le pazienti donne, tenuto conto che le patologie tumorali con maggiore incidenza sono nell’ordine seno-colon-polmone. La particolare criticità della situazione degli Ospedali di Nuoro e Oristano, pone seriamente il quesito se a questo punto  ci sarà un futuro per gli Ospedali di Nuoro e Oristano, fatto che metterebbe in serio pericolo il diritto all’assistenza ospedaliera della popolazione di una vasta area situata proprio nel centro Sardegna che determina un aumento delle difficoltà logistiche di mobilità verso altri ospedali regionali, incidendo pesantemente sulla situazione familiare delle pazienti. La ripresa della migrazione sanitaria verso ospedali della penisola, inoltre, crea pesanti ricadute dal punto di vista economico personale e sociale, a causa dei costi decisamente elevati di cui la RAS deve farsi carico.

A tutto ciò si aggiunge il disagio delle donne portatrici di handicap e delle loro famiglie alle quali sono stati negati (causa covid) le visite domiciliari e i servizi alla persona previsti dalle leggi 162 e 104, diritti acquisiti dopo anni di dure lotte. Si sottolinea ancora la mancanza, ovunque, di personale specializzato (pediatre/i, radiologhe/gi, chirughe/i, anestesiste/i, fisiatre/i ecc…..) che sottrae alle cittadine dell’isola, indispensabili servizi diagnostici, di cura e di assistenza sanitaria nel loro percorso di vita presso tutti i presidi ospedalieri della Sardegna; così come la chiusura, avvenuta negli ultimissimi anni, di ben cinque punti nascita, Tempio, Ozieri, Bosa, La Maddalena e Carbonia e il rischio di chiusura di quelli di Alghero, Lanusei, San Gavino e Iglesias determinando pesanti difficoltà alle donne in quella fase particolarmente delicata e importante qual’è la maternità. A tutto ciò si aggiunge il disagio delle donne portatrici di handicap e delle loro famiglie alle quali sono stati negati (causa covid) le visite domiciliari e i servizi alla persona previsti dalle leggi 162 e 104, diritti acquisiti dopo anni di dure lotte.

Il Coordinamento3 nella lettera all’assessore Nieddu propone una serie di interventi fattibili, nell’ambito di un rilancio della medicina e della farmacologia di genere, nella convinzione che la Sanità sia in questo momento il grande tema che interpella la politica e le Istituzioni per vincere la sfida della parità dei diritti e delle pari opportunità e per progettare una società più sana e più orientata al benessere delle persone e dell’ambiente in cui queste vivono. La salute delle donne deve essere al centro degli interessi delle politiche di governo e costituisce il volano di un’autentica strategia di ripartenza per la realizzazione in Sardegna dei diritti di cittadinanza per tutti.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati riportati 95 nuovi casi. In totale sono stati eseguiti 1.443.515 tamponi, per un incremento complessivo di 4.668 test rispetto al dato precedente.

Si registra un nuovo decesso (1.495 in totale). I ricoveri ospedalieri: 57 pazienti in area medica (-3 rispetto al report precedente) e 4 in terapia intensiva.

Sono 58.571 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza.

Attualmente in Sardegna sono 1.825 le persone in isolamento domiciliare e 55.190 i guariti (+7). Sul territorio, dei 58.571 casi positivi complessivamente accertati, 15.754 (+57) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 8.957 (+28) nel Sud Sardegna, 5.228 a Oristano, 10.986 (+1) a Nuoro, 17.632 (+9) a Sassari.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

Un giorno, nel lontano 1600, un gruppo di contadini provenienti da diversi paesi della zona di Ilbono e alcuni pescatori di Tortolì, videro nello splendido mare di Cea una cassa di legno abbandonata.

Subito corsero a recuperarla, la portarono in riva e la aprirono ma grande fu il loro stupore quando scoprirono il contenuto: al suo interno c’era una bellissima statua della Madonna con un bambino in braccio. Il simulacro era talmente bello che ognuno di loro desiderava portarlo al proprio paese ma non riuscivano proprio a mettersi d’accordo. Decisero pertanto di affidare tale decisione al destino: la statua fu caricata su di un carro a buoi e venne deciso che essa andasse al luogo in cui i buoi l’avessero condotta seguendo il proprio istinto.

Il carro carico del simulacro iniziò il suo viaggio, partì dalla spiaggia di Cea e cammin facendo si diresse verso Ilbono. Giunti presso la chiesa di San Giovanni Battista i buoi si fermarono. La statua prese il nome di Madonna delle Grazie e da questa leggenda nacque la devozione di Ilbono verso la Vergine che ancora oggi, ogni anno, viene festeggiata la prima domenica di luglio.

Oggi come allora la statua viene portata in processione su di un carro addobbato, in ricordo di quello che in passato la condusse in paese.

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

Il virus esplode in questa domenica da incubo, sul fronte della lotta sarda alla pandemia. Oggi i contagi sono 233, a fronte di 2.534 test in più rispetto a ieri, giornata in cui si sono registrati 190 casi. Ma il boom è nel Cagliaritano, con 162 contagi in 24 ore.

L’Isola attende l’ordinanza del governatore Solinas, ma cresce l’ansia e la preoccupazione della gente. Soprattutto, quella dei tanti lavoratori che temono possibili chiusure. In allarme il mondo del turismo e degli albergatori, che guardano con paura i possibile scenari di una retrocessione dell’Isola in zona gialla.

Il ministro Speranza è chiaro: i colori delle regioni cambiano sulla base delle ospedalizzazioni. E quelle in Sardegna continuano ad aumentare. Oggi, le persone ricoverate sono complessivamente 60 e quattro sono in terapia intensiva.

E intanto, dal Santissima Trinità di Cagliari arrivano le parole di Sergio Marracini, che negli scorsi giorni era stato chiaro: a pesare è stato il ritorno alla libertà e le tante persone che non si sono sottoposte al vaccino.  “La variante Delta è più veloce nell’incubazione e nella diffusione – spiega il direttore del Santissima Trinità – e stiamo pagando i festeggiamenti per le vittorie agli Europei di calcio. Tutta la popolazione deve dare il suo contributo, vaccinandosi”.

“Il vaccino dà effetto in gran percentuale dei casi, con pochissime contraddizioni. È bene che tutti lo facciano e scendano in campo anche coloro che sino ad adesso hanno solamente masticato il chewing gum”.

 

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

L’Amerigo Vespucci, orgoglio della Marina Militare e ambasciatrice dell’Italia nel mondo, ha sostato questo weekend tra i mega yacht nelle acque della Costa Smeralda nel giro che la vede impegnata nella campagna d’istruzione 2021, con 118 allievi della prima classe dell’Accademia navale di Livorno a bordo.

Durante la giornata di sabato 17 luglio i cadetti e parte dell’equipaggio hanno avuto l’occasione di visitare il marina di Cala dei Sardi di Simone Morelli, ufficiale della Marina in congedo ed ex allievo del Vespucci oltre che amico personale dell’attuale comandante del veliero Gianfranco Bacchi. I cadetti hanno poi veleggiato con due barche della NSS Charter per un pomeriggio di sport e allenamento mentre il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, e l’assessore al turismo, Marco Balata, sono saliti a bordo per i saluti istituzionali accompagnati dall’ex ufficiale Morelli.

La nave scuola, classe 1931, l’unità più anziana in servizio nella Marina Militare, è tornata a veleggiare nel nord est Sardegna dopo circa 4 anni. Suggestiva la partenza di ieri dalla rada di Cugnana. Il Comandante Bacchi ha infatti salpato a vela, dimostrando abili doti marinaresche al pari di Straulino, l’indimenticato campione di vela che del Vespucci ha avuto il comando nel 1965.

L’Amerigo Vespucci ha poi fatto tappa nell’arcipelago della Maddalena, precisamente nella baia di Santo Stefano. Un vero spettacolo per tutti i diportisti e charteristi in transito che hanno potuto ammirare e fotografare la nave della Marina Militare Italiana.

 

 

 

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Fonte: Ogliastra News La Redazione