Il nuovo allenatore rossoblù Walter Mazzarri si presenta ai tifosi in un’intervista esclusiva rilasciata ai canali del Club.

«I tifosi del Cagliari vogliono vedere una squadra che non molla mai, un allenatore sempre sul pezzo, che lavora: io incarno questo spirito e preferisco i fatti alle parole» dice Mazzarri.

«I motivi che mi hanno spinto ad accettare questa proposta sono diversi – spiega il tecnico toscano – la Società ha le idee chiare e mi è piaciuto quello che mi è stato detto da chi ho incontrato, il Presidente su tutti. Un ricordo della mia prima esperienza qui? Ero un ragazzino, Gigi Riva fu quasi un padre per me. Il calcio senza tifosi? Non è calcio. Prima avevo rifiutato diverse panchine, senza il pubblico allo stadio non ho stimoli».

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

Oncologia a Lanusei: la denuncia del consigliere regionale del Pd Salvatore Corrias.

«Nel nostro ospedale di Lanusei c’è un solo oncologo, che rende, con fatica e dedizione, un servizio vitale per le pazienti e i pazienti del territorio – spiega Corrias -. Un unico medico per centinaia di assistiti, un unico medico che non può reggere, da solo, il peso di un lavoro immane, un unico medico che ha il diritto sacrosanto di assentarsi e che quando si assenta, per ragioni insindacabili, lascia sguarnito un reparto, e con esso i pazienti senza cura, quella che salva loro la vita».

«Più volte abbiamo segnalato questa situazione, divenuta oramai insopportabile – sottolinea il consigliere dem -. Continueremo a farlo finché non troveremo una soluzione. Lo faremo tutte le volte che avremo il cuore di metterci sotto la pelle di chi soffre. In questo modo non si può andare avanti».

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Sardara è da sempre legata alle sue acque: i suoi pozzi sacri risalgono all’età nuragica mentre le Aquae Neapolitanae, citate da Tolomeo, diedero vita a un centro romano (II-I secolo a.C.).

Andiamo alla scoperta di una delle più antiche località turistiche e termali della Sardegna del Sud, proprio in mezzo al Campidano. Lungo la Strada Statale 131, la Carlo Felice, sorge Sardara, un paese che vi stupirà per la quantità di attrazioni e per la qualità delle strutture ricettive, costruite attorno ai centri di relax e benessere. Un’antica area ricca di sorgenti termali, in un territorio dove non mancano siti archeologici, chiese, castelli medievali e testimonianze dell’età nuragica.

Sardara è da sempre crocevia, durante il Medioevo zona di confine tra i giudicati d’Arborea e di Calari, oggi tra le province di Oristano e Cagliari. Tanti i motivi che giustificano una visita: tra i siti nuragici il più importante è il santuario di Sant’Anastasia, tempio ipogeico a pozzo frequentato tra il XVI e il VII secolo a.C., luogo di culto posto al centro di un piccolo villaggio di capanne (in tutto il territorio se ne sono contati trenta), edificato in blocchi di basalto.

Alla camera sotterranea del pozzo che contiene la sorgente (vi si praticava il culto delle acque) si accede tramite una scalinata di 12 gradini, protetta da un corridoio coperto. Dopo il periodo nuragico il sito fu frequentato sino all’eta Bizantina e poi oltre, con la chiesa di Sant’Anastasia (ricostruita nel XV secolo), che dà il nome al santuario.

All’interno della chiesa è possibile ammirare un magnifico fonte battesimale cinquecentesco, inoltre dentro la chiesetta c’è un altro pozzo nuragico più piccolo, che ha restituito diversi arredi, tra cui ceramiche, bronzi e un altare. Tutti i manufatti ritrovati sono conservati nel museo Villa Abbas, compresi i reperti della necropoli romana di Terr’e Cresia.

Da non perdere poi il centro storico, ben conservato e impreziosito da vecchie case campidanesi padronali, Villa Diana, Casa Pilloni, Casa Orrù (Sardara nei secoli è stata ed è anche un importante centro agricolo) con cortili e giardini, magnifici portali lignei e strade in selciato.

Tra le chiese spiccano la parrocchiale della beata Vergine Assunta, del Seicento e la chiesa di San Gregorio Magno, di inizio XIV, raro esempio in Sardegna di transizione dallo stile romanico a quello gotico.

 

Nei dintorni del paese si trova il castello di Monreale, su un’altura che domina la zona a sud di Sardara. Una costruzione imponente che in origine era composta da mastio (l’unico presente in Sardegna), otto torri e cinta muraria. Restano le possenti mura e, all’interno, i resti del borgo medioevale. Il castello fu costruito intorno al 1000 e vi soggiornarono i giudici Mariano IV e la famosa Eleonora d’Arborea. Il castello si può raggiungere a piedi: dalla sommità si può godere di una vista bellissima, sino a Cagliari e al Gennargentu.

La valorizzazione delle sorgenti termominerali cominciò alla fine XIX secolo e la struttura venne poi inglobata nelle moderne terme che si trovano a circa due km dal paese, immerse nel verde, in località Santa Maria de is Acuas, (delle Acque).

Le acque curative hanno una temperatura compresa tra 50 e 68 gradi e le terme sono tra le più conosciute e frequentate della Sardegna, grazie anche a una logica di accoglienza perfezionatasi nel corso degli ultimi decenni. Le acque sono classificate come minerali-bicarbonato-alcaline-ipertermali e sono utili nella cura di disturbi locomotori, respiratori, dell’apparato digerente e per il trattamento di inestetismi della pelle. Vicino alle terme sorge l’omonimo santuario di Santa Maria de is Acuas, (delle Acque).

Come arrivare

(54 km, 45 minuti): partiamo da Cagliari e percorriamo la S.S.131, dopo poco più di 50 km e si arriva a Sardara.

Dove alloggiare

B&B Casa Olla, via Liguria 9, telefono 348 7918611. Pulizia e gentilezza, Wi-Fi gratuito, prezzi onesti, comfort, bagno privato e animali domestici ammessi.

Dove mangiare

Su Mallaccioi, via Lombardia, 25, telefono 338 900 4401. Padrona gentilissima, ottima cucina di mare e di terra, prodotti locali, prezzi modici.

Cosa comprare

Vini novelli e non (Moscato, Semidano), prodotti enogastronomici, zafferano (Sardara è uno dei luoghi di produzione maggiore), dolci sardi, pani artigianali.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

Venerdì 10 settembre, si è tenuto in videoconferenza un tavolo di coordinamento scuola-trasporti organizzato dal Prefetto di Nuoro.

Lo rende noto il sindaco di Tortolì Massimo Cannas.

«All’incontro hanno partecipato con gli organi della Prefettura, i dirigenti dell’assessorato ai Trasporti e dell’Arst, i rappresentanti dell’Ufficio scolastico provinciale, gli amministratori comunali e i sindaci del territorio – spiega il primo cittadino tortoliese -. Sono state illustrate una serie di iniziative, dai dirigenti dell’assessorato ai Trasporti e dell’Arst, in merito al potenziamento del numero delle corse degli autobus per soddisfare il fabbisogno del servizio trasporto pubblico destinato agli studenti. Ciò tenendo conto del coefficiente di riempimento dei mezzi di trasporto, che in zona bianca prevede che non superi l’80% dei posti consentiti. Ci si è lasciati dandosi alcuni giorni per avviare il complesso sistema del trasporto pubblico scolastico che dovrà coordinarsi anche con quello locale. Sarà convocato dal Prefetto un secondo tavolo per confrontarsi su eventuali correttivi e integrazioni. Come Amministrazione abbiamo ricevuto segnalazioni su alcuni disagi nel servizio di cui abbiamo già informato responsabili dell’Arst. Ma abbiamo notizia che già nei prossimi giorni il servizio di trasporto scolastico sarà potenziato. Invitiamo comunque le famiglie a comunicare eventuali disagi alla scuola e al comune al fine di poter intervenire con soluzioni adeguate».

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis

I bianchini sardi sono un dolce tipico della Sardegna perché a differenza della meringa che si fa in tutta Italia, hanno le mandorle e il limone e soprattutto un cuore morbido, ecco la ricetta

Apparentemente molto semplici da preparare, possono afflosciarsi, il segreto di un bianchino fatto a regola d’arte sta tutto nel montare gli albumi alla perfezione.

Ingredienti:

l’albume di 5 uova medie
500 g zucchero
50 g mandorle tostate e tagliate a listarelle
. la scorza di un limone non trattato
q.b.granella di zucchero colorata o argentata
Assicurate vi di avere uno sbattitore elettrico abbastanza potente. Vercare in un contenutore dai bordi alti lo zucchero e gli albumi e cominciate a lavorarli con lo sbattitore elettrico a una potenza media per poi aumentarla gradatamente fino alla massima velocità per montarlo a neve fermissima. Il composto sarà pronto quando capovolgendo il contemitore, non cadrà.
Unite le mandorle e la scorza del limone grattugiato e mescolate con la massima delicatezza. Rivestite una teglia con carta formo e riempite una saccapoche di composto, formate delle piccole spirali con la puinta all’insù distanziatele l’una dall’altra. Cospargetele di granella di zucchero.
I bianchini vanno cotti a una temperatura di 110° per 45 minuti. È importante che prima di rimuoverli dalla teglia che li facciate sfreddare se li maneggiate caldi rischiano di spaccarsi.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

Città di Tortolì, il Porto di Arbatax.

Si notano la Stazione Ferroviaria di Arbatax, la Torre di San Miguel ed il Treno merci. 

La foto risale agli anni ’20 del secolo scorso ed è stata gentilmente concessa da Giuseppe Puncioni e dal gruppo Facebook I Love Tortolì. 

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

Il Cagliari Calcio, dopo l’esonero di Leonardo Semplici, avrebbe trovato l’accordo con il nuovo allenatore.

Salvo sorprese, si tratterebbe di Walter Mazzarri, che potrebbe arrivare in Sardegna già nella giornata di domani. Da quanto si apprende il tecnico toscano, ex Napoli, Inter e Torino – tra le altre – dovrebbe firmare a breve un contratto biennale con i rossoblù.

Per Mazzarri, classe ’61, sarà un ritorno nell’Isola, in quanto proprio con la casacca del Cagliari esordì giovanissimo in Serie A, nel settembre del 1982 in una gara casalinga contro l’Inter. Inoltre a fine carriera, nella stagione ’94-’95 militò tra le file della Torres nel campionato di C2.

Mazzarri per la guida tecnica dei rossoblù, sarebbe stato preferito a Diego Lopez e Beppe Iachini. Domenica dovrebbe esordire nella difficile trasferta all’Olimpico contro la Lazio.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

Un’estate che sembra non voler finire in Sardegna, così come il tutto il Sud Italia.

Dal nord Africa l’anticiclone sub-tropicale riscalda il clima della nostra Isola e le temperature arriveranno certo a rafforzarsi.

Nelle  zone interne della Sardegna il caldo potrebbe toccare punte di 40 gradi. Tutti sbracciati e pronti a continuare i tuffi al mare nelle coste dell’Isola

La calura è certamente molto più gradevole rispetto al mese scorso e l’estate settembrina si conferma sempre la migliore.

Situazione che, però, sembrerebbe durare sino al fine settimana. Già, perché dall’Atlantico ecco una nuova perturbazione pronta a colpire anche la Sardegna. Ma forse, dopo queste prossime piogge, c’è ancora tempo per godersi gli ultimi bagni di sole.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

Sabbia finissima, fondali da sogno per gli amanti dello snorkeling, macchia mediterranea profumata a fare da anfiteatro naturale: ecco Foxi Manna, una delle spiagge più belle dell’Ogliastra, nel territorio di Tertenia.

 

Un promontorio sormontato dalla torre di san Giovanni Sarrala ( costruita a inizio XVIII secolo per avvistare i nemici, poi trasformata in bunker nella seconda guerra mondiale) la divide da un’altra perla del litorale, Foxi Murdegu.

 

PH Sardegna Turismo

 

SERVIZI

Noleggio attrezzatura balneare e natanti, campeggio e alberghi, bar e ristoranti, ampio parcheggio, adatto anche ai camper. A ridosso del litorale colline con lussureggiante macchia mediterranea.

COME ARRIVARE

La spiaggia è raggiungibile percorrendo la SS panoramica 125 verso Tertenia e prendere l’uscita per Marina di Tertenia. Seguire le indicazioni per le spiagge.

 

PH Stefano Garau

 

Scopri le altre meravigliose spiagge sarde:

Le 100 spiagge più belle della Sardegna

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda

Il villaggio nuragico di Ruinas è situato a quota 1.197 s.l.m. nel massiccio del Gennargentu nell’attuale territorio comunale di  Arzana. Risulta essere uno dei più alti della Sardegna. Fu individuato da Orazio Ferreli nel 1950, per la tesi di laurea in archeologia.

Il villaggio Ruinas si sviluppa intorno al maestoso nuraghe omonimo, che domina le oltre duecento capanne a pianta circolare, di cui attualmente sono rimaste le basi in pietra.

Questo antico insediamento umano antichissimo si dice fosse abitato fino al Medioevo,la tradizione orale racconta sia stato abbandonato a causa di una drammatica pestilenza intorno al 1300 che aveva decimato la popolazione.

I sopravvissuti furono accolti ad Arzana e si stabilirono nella parte estrema della periferia dell’abitato nella parte alta di “Preda ‘e Maore”. Il Comune di Arzana così ereditò le terre di Ruinas.

Visti i resti dell’antico villaggio nuragico, doveva essere un grosso centro provvisto di fontane e pozzi, dove ancora oggi l’acqua sgorga in vari punti dal terreno.

La tradizione descrive gli abitanti dalla carnagione molto chiara, con gli occhi azzurri e i capelli biondi o rossicci, dal carattere fiero e ribelle.

Molti dei sopravvissuti in seguito, da Arzana si spostarono in alcuni paesi confinanti, continuando a praticare soprattutto la pastorizia, la principale attività produttiva dell’antica Ruinas.

Alcuni cognomi sardi vengono fatti risalire all’antico villaggio nuragico del Gennargentu.

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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda