Non tutti i viaggi sono uguali, alcuni entrano nell’anima rendendoci più ricchi di valori e insegnandoci qualcosa. E il loro ricordo scorrerà in noi per tutto il resto vita.
Manuel Nappi, giovane studente di Tortolì, sta affrontando dall’ inizio del mese il Cammino di Santiago, a piedi e in solitaria.
Una rete di itinerari che a partire dal Medioevo è stato affrontato dai pellegrini e che ha come meta la Cattedrale di Santiago de Compostela, dove sono custodite le reliquie di San Giacomo il Maggiore, uno degli apostoli di Gesù.
Partito dalla Francia il 7 ottobre scorso – per intraprendere il cammino francese – dal piccolo paese di Saint-Jean-Pied-de-Port, proprio nella giornata odierna è giunto a metà del suo viaggio, che vede come meta il capoluogo della regione della Galizia, per un totale di circa 800 km.
Ci racconta Manuel: “In questi giorni sono successe tantissime cose, difficili da spiegare a voce. Tra incontri ed emozioni provate molto particolari”.
“Ad esempio – spiega l’ogliastrino – qualche giorno fa, la mattina era iniziata nel verso sbagliato: una tachipirina, una vescica ad un piede e la borsa che sembrava pesare una tonnellata. Partito all’alba, le gambe andavano ma la testa sembrava avesse un blocco, finché ad un certo punto alzato lo sguardo al cielo, gli alberi davanti a me sembravano prender fuoco, così è bastato girarmi per vedere alle mie spalle questo spettacolo”.
“Tutto quel malessere improvvisamente sparì – svela Nappi – la giornata prese un verso completamente diverso. Credo che Santiago alla fine sia solo il traguardo finale del viaggio”.
“Il cammino si vive ogni giorno, in ogni passo, nel bene e nel male”, conclude Manuel.
Ecco alcune immagini suggestive della bellissima esperienza di vita che sta vivendo il giovane ogliastrino.
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