l'Unitalsi di Tortolì sabato 22 ha incontrato i ragazzi del catechismo di Sant'Andrea Apostolo Tortolì per parlare del volontariato

Sabato 22 marzo è stata una giornata di emozioni profonde e di incontri che lasciano il segno. L’Unitalsi di Tortolì ha varcato le porte della parrocchia di Sant’Andrea Apostolo per parlare ai ragazzi del catechismo del valore del volontariato, delle attività che portano avanti con amore e dedizione e delle loro esperienze a Lourdes.

A guidare l’incontro, il presidente dell’associazione Franco Perra, affiancato da alcuni volontari e da persone appartenenti alle fasce più deboli che ogni anno prendono parte ai pellegrinaggi. Il loro racconto ha toccato corde profonde, trasmettendo non solo il senso del servizio, ma anche la bellezza di un cammino fatto di condivisione e di speranza.

L’incontro non è stato solo un momento di ascolto, ma un’occasione per i giovani di avvicinarsi concretamente al volontariato. La loro partecipazione attenta, le domande profonde e lo sguardo emozionato hanno reso tangibile quanto queste testimonianze siano capaci di lasciare un segno nel cuore.

L’evento aveva, infatti, un duplice obiettivo: sensibilizzare i ragazzi al volontariato e offrire loro spunti di riflessione in vista della partecipazione al concorso diocesano “E ti vengo a cercare”. La parrocchia di Sant’Andrea, per il secondo anno consecutivo, si prepara a concorrere con un progetto che permetterà ai ragazzi di riflettere sul valore della vita, anche nelle sue fragilità.

Parallelamente all’incontro con l’Unitalsi, altri due gruppi si sono recati in visita a persone anziane, portando un sorriso e un momento di compagnia a chi spesso vive in solitudine. Anche queste visite sono state cariche di emozione, lasciando un segno profondo nei giovani che hanno vissuto un’esperienza di vicinanza autentica.

“Non è stato facile trattenere le lacrime”, ha detto uno dei ragazzi a fine incontro. E in effetti, la giornata ha insegnato loro che il dono più grande è quello di esserci, di tendere una mano e di guardare alla vita con occhi nuovi.

Questa esperienza resterà impressa nei cuori di chi ha partecipato, come un piccolo seme piantato nel terreno fertile della generosità e della compassione. Un seme destinato a crescere e a dare frutto, perché il volontariato non è solo un’azione, ma un modo di vivere.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Mahmood e Sarah Jessica Parker nel video di Zalando

Sessant’anni e un regalo ai fan: Sarah Jessica Parker festeggia il suo compleanno diventando il volto della campagna Zalando Primavera-Estate 2025, accanto a Mahmood.

“What do I wear?” non è solo una domanda, ma una dichiarazione di stile. E accanto a un’icona fashion come Sarah Jessica Parker, Mahmood porta la sua visione fluida e contemporanea, trasformando ogni look in un racconto personale. Il cantante sardo incarna una nuova estetica, dove palco e quotidianità si fondono senza confini.

La campagna di Zalando, che celebra la libertà di espressione attraverso la moda, vede Parker e Mahmood esplorare outfit versatili e sofisticati, perfettamente in linea con le tendenze della stagione. L’attrice, da sempre icona di stile grazie al suo ruolo in “Sex and the City”, e il cantante, simbolo di una generazione che abbraccia la diversità senza etichette, si incontrano in una narrazione visiva potente e inclusiva.

A rendere l’evento ancora più speciale, Mahmood ha condiviso sui suoi social il video della campagna, suscitando immediatamente entusiasmo tra i fan. Il post ha raccolto migliaia di like e commenti in poche ore, confermando il forte impatto della collaborazione.

Due mondi diversi, ma la stessa attitudine: la moda non è solo apparenza, è identità. E con questa campagna, Parker e Mahmood lo dimostrano.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

La scrittrice Simonetta Delussu e la professoressa Franca Loddo

Il carcere di Lanusei, da sempre luogo di detenzione ma anche di riflessione e recupero, continua il suo percorso di rieducazione attraverso la cultura. Questa mattina, nell’ambito del progetto triennale “Apriamo le porte al teatro, alla musica e alla lettura”, i detenuti hanno avuto l’opportunità di incontrare la scrittrice e professoressa ogliastrina Simonetta Delussu. L’autrice, con il suo libro “Delitto d’onore, storia di Irene Biolchini”, ha portato nella struttura una storia che affonda le radici nella realtà, ma che allo stesso tempo racconta un percorso di lotta e resilienza, che ha stimolato un dibattito intenso e coinvolgente.

Durante l’incontro, i detenuti hanno avuto modo – infatti – di dialogare con l’autrice, facendo numerose domande e dimostrando una grande curiosità nei confronti del romanzo, ispirato a una vicenda vera, che ha riscosso un notevole successo di pubblico negli anni passati. Questo appuntamento rientra in un progetto che mira a favorire la crescita culturale, creativa e personale di chi vive in detenzione.

La Commissione Didattica della Casa Circondariale di Lanusei ha infatti voluto introdurre attività artistiche e culturali che favoriscano il dialogo, la socializzazione e l’espressione individuale. Con il teatro, la musica e la lettura come strumenti privilegiati, l’iniziativa intende stimolare la riflessione e il miglioramento interiore dei detenuti, mettendo in discussione la percezione della detenzione come una “sospensione della vita” e trasformandola invece in un’opportunità di crescita personale.

Ogni evento culturale diventa, dunque, occasione di cambiamento e di confronto. Nel corso dell’incontro con Simonetta Delussu, i detenuti non solo hanno avuto l’occasione di confrontarsi con una scrittrice di successo, ma hanno anche potuto riflettere su temi universali come la giustizia, la dignità e la lotta per il riconoscimento del proprio valore. Il romanzo della Delussu, che racconta la tragica vicenda di Irene Biolchini, ha suscitato riflessioni profonde tra i presenti, alimentando discussioni che vanno oltre la semplice lettura del libro, ma che spaziano a concetti legati alla giustizia sociale, al riscatto e alla speranza di un futuro migliore.

La partecipazione attiva dei detenuti, le domande e il coinvolgimento dimostrato durante l’incontro testimoniano l’efficacia di questo tipo di iniziative, che possono trasformare l’esperienza detentiva in un percorso di riabilitazione culturale e umana. Le attività proposte nell’ambito del progetto “Apriamo le porte al teatro, alla musica e alla lettura” rappresentano infatti uno strumento potente di inclusione sociale e di crescita, che aiuta i detenuti a rielaborare il loro vissuto e a sviluppare competenze trasversali utili al loro reinserimento nella vita civile.

Nel corso dell’incontro, Simonetta Delussu ha voluto esprimere la sua gratitudine e la sua emozione per aver preso parte a questa iniziativa così significativa. “È stato un grande onore partecipare a questo progetto,” ha dichiarato l’autrice. “Non solo per l’opportunità di condividere la mia storia con i detenuti, ma anche per l’intenso interesse che ho riscontrato da parte loro. Ho ricevuto tante domande, segno che l’incontro ha suscitato curiosità e un vero coinvolgimento da parte dei partecipanti. È stato davvero emozionante.”

L’autrice ha poi voluto ringraziare personalmente alcune persone che hanno reso possibile questo evento. “Ringrazio la professoressa e coordinatrice Franca Loddo per avermi invitata, Mario Lombardo, Lucia Pinna, la Direttrice Maria Anna Madeddu e l’educatrice Sandra Cincotti. Senza di loro, questa giornata non sarebbe stata possibile. Sono grata per la possibilità di portare il mio lavoro in un contesto così speciale, che dimostra come la cultura possa essere un potente strumento di cambiamento.”

Il romanzo “Delitto d’onore, storia di Irene Biolchini” è ambientato nel 1923 in una Sardegna che sta cercando di riprendersi dalla devastazione della guerra. La protagonista, Irene Biolchini, incinta di cinque mesi e abbandonata dal fidanzato, è costretta a fare i conti con una società che impone alle donne disonorate di “ripulire” l’onta subita. Con grande determinazione, Irene impara a sparare e trova un alleato in Samuele Stocchino, la “tigre d’Ogliastra”. In un atto estremo di giustizia, Irene affronta l’uomo che l’ha disonorata, uccidendolo con un colpo preciso. La forza interiore e il coraggio della protagonista sono temi centrali del romanzo, che racconta non solo una tragica vicenda di vendetta, ma anche il riscatto di una donna che trova la sua voce in un contesto sociale difficile.

L’autrice, Simonetta Delussu, con il suo stile avvincente e profondo, riesce a dare vita a un racconto potente e ricco di emozioni, dimostrando una notevole capacità di narrare storie complesse con grande sensibilità. La sua abilità nel trattare temi di giustizia, onore e lotta per la dignità umana ha fatto di questo libro un successo, suscitando grande interesse e ammirazione da parte di chi lo legge.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Nuragic Experience Lanusei

Ieri pomeriggio, nell’Aula Consiliare del Comune di Lanusei, è stato presentato il portale NuragicExperience.com, un progetto molto atteso nell’ambito della valorizzazione del patrimonio storico e archeologico della Sardegna. La Cooperativa La Nuova Luna, realtà ogliastrina che da oltre 26 anni gestisce il famoso sito archeologico di Seleni, ha dato vita a un’iniziativa innovativa che unisce tecnologie immersive, web design all’avanguardia e marketing digitale. Obiettivo? Raccontare la storia della Sardegna in un modo completamente nuovo.

Un progetto ambizioso che nasce dalla collaborazione di tre talentuosi professionisti locali: Enrico Caselli, Federico Pisanu ed Enrico Pisci, ciascuno esperto nel proprio settore e uniti dalla passione per l’innovazione tecnologica applicata alla cultura. A supporto del progetto, l’azienda Multiproject, di Maurizio Deplano, che ha fornito visori per la tecnologia VR (realtà virtuale), contribuendo a creare un’esperienza immersiva unica nel suo genere.

Il portale NuragicExperience.com si presenta come uno strumento di brand identity del territorio, fondato su tre cardini essenziali: inclusività, divulgazione scientifica e identità digitale. Il sito rappresenta una vera e propria bussola digitale che permetterà di esplorare in modo coinvolgente il patrimonio archeologico e naturale di Lanusei e dell’Ogliastra, proponendo una modalità innovativa di raccontare la storia e la preistoria della Sardegna.

Attraverso l’utilizzo delle tecnologie immersive, il portale diventa un’opportunità unica per scoprire i siti archeologici in modo interattivo. Non si tratta solo di un viaggio nel passato, ma anche di uno strumento didattico pensato per le scuole, dove gli studenti possono imparare divertendosi grazie a contenuti multimediali all’avanguardia. L’educazione e la cultura si uniscono alla tecnologia in un mix che rende l’esperienza unica, coinvolgente e, soprattutto, educativa.

Una delle caratteristiche più entusiasmanti del portale è l’opportunità di esplorare virtualmente i siti archeologici più importanti della zona, come il Parco Archeologico di Seleni e il Nur Archeopark di Lanusei, attraverso un tour 360°. L’utente potrà muoversi liberamente all’interno dei siti, osservando in 3D riproduzioni fedeli di antichi manufatti e scoprendo la storia che li circonda, tutto attraverso l’uso della realtà virtuale. A guidare il visitatore in questo affascinante viaggio nel tempo ci sarà Nicola Dessì, archeologo e divulgatore scientifico, che presenterà video informativi ricchi di contenuti scientifici, sempre rigorosamente verificati.

Oltre alla visione immersiva, il portale offre una ricca varietà di contenuti audio-video e fotografici creati ad hoc, che permetteranno agli utenti di interagire con mappe storiche e di ottenere informazioni specifiche su ciascun sito, in modo semplice e accessibile, ma con una profondità storica e scientifica rara da trovare in altri progetti simili.

Uno degli aspetti più innovativi di NuragicExperience.com è la sua logica basata sull’infotainment, un mix di informazioni e intrattenimento che rende l’esperienza culturale moderna, dinamica e accessibile anche ai più giovani. In un’epoca in cui le nuove generazioni sono più abituate a contenuti digitali e social, questo approccio rappresenta un modo perfetto per avvicinarle alla storia e alla cultura, utilizzando le tecnologie più moderne senza compromettere l’affidabilità delle informazioni.

In un’epoca in cui il web è sempre più dominato da contenuti superficiali e dalle logiche dei meme e dei like, è fondamentale sviluppare strumenti che aiutino a custodire e raccontare in modo accurato e responsabile la memoria storica e culturale dei territori. NuragicExperience.com risponde a questa necessità, proponendo una piattaforma che non solo racconta la Sardegna, ma lo fa con rigore scientifico e un linguaggio che affascina, intrattiene e educa al tempo stesso.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Il libro di Seconda Carta

Elini, giovedì la presentazione del libro di Seconda Carta.

In occasione della giornata internazionale dedicata alle donne, la biblioteca comunale di Elini presenta il libro “L’altra Ginevra”, a cura della scrittrice Seconda Carta.

La locandina dell'evento

La locandina dell’evento

Giovedì 6 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, la Biblioteca Comunale di Elini ospiterà un evento culturale di grande interesse: la presentazione del libro L’altra Ginevra, scritto dalla talentuosa autrice Seconda Carta. L’incontro, che si svolgerà nell’Aula Consiliare di Elini a partire dalle ore 18, rappresenta un’opportunità unica per approfondire i temi affrontati nel libro e per riflettere su argomenti di grande rilevanza sociale e culturale. Dopo un’introduzione e i saluti istituzionali, il dibattito sarà guidato dall’insegnante Paola Deiana, che modererà l’incontro offrendo spunti di riflessione e dialogo con l’autrice. L’iniziativa si inserisce nel programma delle celebrazioni dedicate alla valorizzazione del ruolo della donna nella società, promuovendo la cultura e il confronto attraverso la letteratura. L’evento è aperto a tutti coloro che desiderano partecipare a un momento di arricchimento e condivisione, rendendo omaggio alla scrittura e al pensiero femminile in un contesto di dialogo e crescita collettiva.

 

 

 

 

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Fonte: Ogliastra News La Redazione

L’opera progettata e realizzata dall’artista Viglino Gianleonardo

Questa mattina, la città di Lanusei ha vissuto un momento di grande significato con l’inaugurazione di un’opera d’arte straordinaria, donata alla comunità dalla Leva 1973. L’evento, che ha visto la partecipazione del sindaco Davide Burchi e di numerosi cittadini, celebra un dono che fonde memoria storica, spiritualità e modernità, arricchendo il patrimonio artistico e culturale della comunità.

L’opera è stata progettata e realizzata dall’artista Viglino Gianleonardo, che si è ispirato a un importante bronzetto nuragico rinvenuto a Lanusei tanto tempo fa, nella località Funtana Padenti de Baccani. Questo antico reperto, oggi custodito presso il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, ha fornito la base concettuale per una reinterpretazione contemporanea carica di simbolismo.

L’opera progettata e realizzata dall’artista Viglino Gianleonardo

L’opera progettata e realizzata dall’artista Viglino Gianleonardo

L’arte di Gianleonardo si distingue per la capacità di tradurre elementi della tradizione in un linguaggio moderno. La scultura, caratterizzata da forme geometriche e linee essenziali, rappresenta la figura di una sacerdotessa nell’atto di offrire l’acqua, elemento vitale che regola la vita comunitaria e i cicli naturali. Questa figura evocativa richiama il ruolo ancestrale della donna come custode dell’equilibrio tra uomo e natura, un concetto profondamente radicato nella cultura nuragica e ancora oggi attuale.

L’opera si impone con eleganza e forza espressiva: le forme astratte e i dettagli del corpo, dell’abito cerimoniale e degli attributi rituali si intrecciano armoniosamente, creando un effetto visivo di grande impatto. Il korten, materiale scelto per la realizzazione, richiama la tradizione artigianale dell’epoca nuragica, mentre la sua lavorazione conferisce alla scultura un aspetto moderno e dinamico.

L’inaugurazione di quest’opera rappresenta un gesto di profondo attaccamento alla propria terra da parte della Leva 1973, che ha voluto lasciare un segno tangibile del proprio legame con Lanusei e con la sua storia.

Con questa installazione, Lanusei si arricchisce di un nuovo punto di riferimento culturale, che invita cittadini e visitatori a riflettere sulla continuità tra passato e presente. La figura della sacerdotessa diventa un’icona di armonia e connessione con la natura, ricordando l’importanza della tradizione e della spiritualità nel tessuto della comunità.

Grazie alla sensibilità artistica di Viglino Gianleonardo e alla generosità della Leva 1973, Lanusei accoglie oggi un’opera che parla di radici, di riti antichi e di un futuro che si nutre della propria storia. Un dono prezioso, destinato a restare nel tempo.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Ieri a Lanusei ha preso ufficialmente il via il Carnevale Ogliastrino con la sfilata dei carri allegorici, un evento organizzato dall’Associazione Lavori in Corso.

Carnevale Lanusei PH Alessandra Useli

Carnevale Lanusei PH Alessandra Useli

Il vivace corteo di carri e maschere ha attraversato il centro cittadino, partendo da Piazza Marcia e regalando colori e allegria ai presenti.

Carnevale Lanusei PH Alessandra Useli

Carnevale Lanusei PH Alessandra Useli

Cinque i carri allegorici in gara: Tortolì con “Lego Ferrari”, Arzana con “La Banda Bassotti”, Cardedu con “Antica Roma”, Villagrande con “I Nuragici” e Lanusei con “Il Gladiatore”.

Carnevale Lanusei PH Alessandra Useli

Carnevale Lanusei PH Alessandra Useli

A conquistare il primo posto è stato il carro di Villagrande, seguito da quelli di Cardedu, Arzana e Tortolì. Numerosi anche i gruppi mascherati a piedi, che hanno arricchito la sfilata con creatività e divertimento.

Carnevale Lanusei PH Alessandra Useli

Tra i temi affrontati, non è mancata una riflessione sul dibattuto tema della riapertura del punto nascite dell’ospedale di Lanusei.

Carnevale Lanusei PH Alessandra Useli

Carnevale Lanusei PH Alessandra Useli

Carnevale Lanusei PH Alessandra Useli

Carnevale Lanusei PH Alessandra Useli

Carnevale Lanusei PH Alessandra Useli

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

 

Articolo a cura di Massimiliano Perlato.

“Tante volte mi fermo a riflettere e ho come la sensazione di essere fatta di sabbia, di mare e di sole della mia Sardegna – riferisce con voce soave Stefania Angius -. È come se ogni parte di me portasse in sé quel respiro caldo e salato, come se la mia essenza fosse scolpita dal vento e dalle onde. Il mare… ho la fortuna di averlo vicino, a soli tre chilometri. Eppure, spesso, sento il bisogno di andare oltre, di spostarmi verso il litorale di costa Rei, dove i colori si trasformano e l’energia cambia. È lì che trovo una connessione più profonda, qualcosa che mi rigenera. Il mare è la mia fonte di energia, il luogo dove l’ispirazione prende forma, dove mi concedo il lusso di stare sola con i miei pensieri. Ogni respiro si sincronizza con il ritmo delle onde, in una danza armoniosa che calma la mente e nutre l’anima. È più di un rifugio, è una guida, un nutrimento per lo spirito. Anche in inverno, quando tutto sembra sospeso e fuori stagione, per me è il momento più vero, più pieno. La quiete, il silenzio, l’assenza di presenze rumorose: è allora che il mare parla con più forza, che i suoi sussurri diventano chiari. E io mi perdo, o forse mi ritrovo, nel suo abbraccio”.

Stefania Angius

Stefania Angius

Stefania è nata a Carbonia, nel cuore del Sulcis Iglesiente, anche se i suoi primi mesi di vita li ha trascorsi a Calasetta. “Un pittoresco angolo di Sardegna sul mare, e nonostante non abbia ricordi, lo conservo ancora nel cuore, grazie ai racconti dei miei genitori. Successivamente mi sono stabilita a Muravera, un piccolo centro nella costa sud est della Sardegna. La mia infanzia è stata arricchita dall’amore della mia famiglia che mi ha trasmesso valori importanti e sono cresciuta stringendo un forte legame con la natura”.

Dopo aver concluso gli studi, ha ottenuto il diploma di operatrice turistica, che le ha aperto le porte al mondo del lavoro. “Da anni opero in ambito turistico, lavorando in una struttura ricettiva. Questo tipo di impiego, oltre a permettermi di esprimere la mia passione per l’accoglienza e l’interazione con le persone, mi consente anche di dedicarmi ai miei interessi personali”.

Negli ultimi anni ha sviluppato un grande amore per tutto ciò che è naturale, ritrovando nella natura una fonte di profonda connessione con se stessa. “Questo mi ha portata a intraprendere un percorso di studi in Naturopatia, una strada che non solo mi sta aiutando a crescere interiormente, ma che potrebbe anche diventare una futura professione. Sono vicina alla conclusione di questo percorso e sogno di poter mettere al servizio degli altri la mia predisposizione all’ascolto e il mio entusiasmo per uno stile di vita autentico e consapevole”.

Un’altra passione che coltiva da tempo è la scrittura. “È un mezzo che mi permette di fare un viaggio introspettivo, di scavare dentro me stessa, raccogliendo emozioni profonde e trasformandole in parole. La scrittura mi consente di tradurre i miei sentimenti in un linguaggio poetico, creando un legame intimo con ciò che provo. Da qualche anno ho avuto la fortuna di collaborare con la testata giornalistica on line Tottus in Pari, grazie al direttore, che, notando il mio modo di scrivere, ha deciso di includermi nella sua squadra. Inoltre, da pochi mesi, collaboro anche con la Voce del Sarrabus Gerrei, il mensile del mio territorio, dove ho scritto diversi articoli nell’ambito artistico letterario”.

Stefania Angius

Stefania Angius

Questi percorsi hanno dato a Stefania la possibilità di ampliare i suoi orizzonti e di condividere storie attraverso il potere della scrittura. “Nel tempo libero amo immergermi nella lettura che mi consente di viaggiare con la mente e scoprire sempre qualcosa di nuovo. Tra il contatto con la natura, le pagine di un libro e l’inchiostro delle mie parole, riesco a coltivare il benessere interiore e dare valore alle piccole cose che rendono speciale ogni giornata”.

La vita, per Stefania Angius, è un viaggio straordinario, un intreccio di istanti che si svelano come pagine di un libro mai scritto fino in fondo. Ogni giorno sceglie di accogliere ciò che viene, con gratitudine, perché crede che la bellezza non sia mai assente nemmeno nelle ombre più cupe. La vita con tutte le sue sfumature è meravigliosa. Ama vivere, ama sentire, ama l’abbraccio invisibile del tempo che le porta esperienze da custodire. “Credo che anche nei momenti di apparente difficoltà – prosegue nel suo racconto la Angius – ci sia sempre una luce, una scintilla nascosta, pronta a trasformare ciò che sono. Ogni dubbio, ogni prova, per me, è come un seme: ha dentro di sé la promessa di una fioritura, se solo ho il coraggio di accoglierlo.

Ringrazio la vita ogni giorno, perché mi insegna, mi trasforma, mi rende più vera. Credo nelle opportunità che ogni sfida racchiude. Ogni passo sul mio cammino è un banco di prova, un invito a crescere, a esplorare gli angoli più segreti di me stessa. Vivere, per me, è una missione poetica, un processo continuo di trasformazione. Ogni respiro mi ricorda che sono qui per imparare per amare, per scoprire. La vita non è mai banale: è un dono immenso, traboccante di bellezza, di mistero di possibilità. E io, con il cuore aperto, scelgo di esserci, di trasformarmi, di essere parte di questa meravigliosa danza”.

La lettura è stata la chiave che ha aperto porte segrete, spalancandole orizzonti che prima erano solo ombre lontane. “Ogni pagina letta è un viaggio in mondi sconosciuti, un passo verso l’infinito senza mai lasciare il rifugio di casa. È un filo sottile, ma tenace, che collega le mie passioni, intrecciandole in una trama che cresce con me, giorno dopo giorno”. E poi c’è stata la magia della condivisione, la Rassegna Letteraria Muraverese, un crocevia di storie, voci e incontri. “Li ho imparato che i libri non solo raccontano, ma uniscono, costruendo ponti tra le anime. Con Manuela, in questo spazio di cultura e dialogo, ho visto i miei sogni prendere forma, come tessere di un mosaico che il tempo sta completando. Ogni parola letta e condivisa è un seme piantato nel terreno della mia vita”.

Stefania Angius

Stefania Angius

Grazie alla lettura, e a ciò che essa ha ispirato, Stefania ha trovato strade che non sapeva esistessero, costruito legami che hanno arricchito i suoi passi. Così il potere della lettura è diventato, non solo un viaggio interiore, ma una fiamma che illumina e scalda, una trama preziosa che continua a tessere, pagina dopo pagina.

Dal 2016 il canto ha bussato alla sua porta, un invito che non ha saputo rifiutare. “Entrare a far parte del coro Le Voci del Mare non è stato solo un incontro con la musica, ma un incontro con me stessa, con tutte le emozioni che avevo nascosto o dimenticato. Il canto ha aperto spazi inaspettati del mio cuore, ha dato voce a ciò che non riuscivo a dire”.

Nel 2017, ha scelto di approfondire, di esplorare la sua voce più a fondo entrando nella scuola civica di musica. “Le lezioni singole sono state come piccoli viaggi in territori sconosciuti della mia anima, dove ogni melodia era un passo verso una parte di me che stavo imparando a conoscere. Il canto mi ha invitato a guardare tutto in faccia e a lasciar fluire”.

Ma è con il tempo che il coro continua a essere il suo punto di riferimento. “Non è solo un insieme di voci che si uniscono, ma un confronto che arricchisce. Ogni prova è un passo verso un’armonia che va oltre la musica. Il canto mi ha insegnato a guardare dentro, una continua ricerca di me stessa. È l’arte che mi rende più vicina a chi sono, ed è forse, la mia forma di libertà più autentica”.

Qual è il più grande sogno di Stefania? “Il mio più grande sogno è continuare a vivere con la capacità di apprezzare la bellezza nascosta nelle piccole cose, quelle che spesso sembrano banali agli occhi distratti. Vorrei non perdere mai il senso di stupore che provo di fronte a una giornata di sole, a un gesto gentile, o anche alla quiete di un momento di silenzio. Credo sia questo il segreto della vita: non dare per scontato nulla e lasciarsi incantare da ciò che ci circonda”.

Ma c’è anche un desiderio che tieni nel cuore, più nascosto, quasi in un angolo, che riguarda una delle tue passioni più profonde? “La scrittura. Il mio sogno nel cassetto è scrivere un libro. Non so bene di cosa parlerà, forse di esperienze vissute, di emozioni provate, di storie non raccontate, ma so che voglio realizzarlo. Voglio dare forma alle parole che mi frullano in testa da sempre, dar loro una casa, farle vivere in qualcosa di concreto. La scrittura mi permette di esplorare la mia anima, di guardare dentro di me, e forse, chissà, di riuscire a comunicare qualcosa di universale, che possa toccare anche altri cuori”.

Da sarda, ama profondamente la sua terra, un’isola che l’abbraccia con il suo mare e la sua natura. “Anche se a volte la Sardegna sembra essere dimenticata, riesco a cogliere la sua magia, il suo fascino che non ha pari. Non posso fare a meno di vedere il lato positivo, pur sapendo che ogni luogo ha le sue sfide, le sue imperfezioni. Forse è proprio nelle sue mancanze che la Sardegna rivela la sua autenticità. Io la amo così, con tutto ciò che è, nelle sue luci e ombre, nel suo essere imperfetta. Ciò che desidero che emerga di me è una profondità che affonda le radici in una sensibilità intima e raffinata”.

Stefania, la bellezza dell’anima, vive attraverso le emozioni, ma non per questo si perde nel flusso del vissuto. “Apprezzo la bellezza, la sua potenza nel risvegliare qualcosa dentro, e sono attenta a ciò che si nasconde nelle sfumature della vita, nelle differenze che rendono unica ogni esperienza. La mia visione della vita è quella di chi sa che i sogni non sono semplicemente illusioni, ma sono anche l’anelito che mi tiene ancorata alla realtà con la consapevolezza che è proprio nella concretezza di ogni istante che si celano le vere meraviglie, senza mai dimenticare la bellezza della vita che accade nel qui e ora”.

L’articolo L’amore per la scrittura, la passione per il canto e un sogno nel cassetto: la storia di Stefania Angius proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

La scrittrice ogliastrina Virginia Murru

La scrittrice ogliastrina Virginia Murru regala ai suoi lettori una nuova opera letteraria, un viaggio intenso e riflessivo attraverso la narrativa breve. A distanza di due anni dalle sue ultime pubblicazioni, “Canti per un’innocenza e Sentieri”, Murru torna con una raccolta di racconti intitolata “Voci di confine”, che cattura frammenti di vita e vicissitudini umane, tratte da esperienze personali e collettive accumulate nel tempo.

In questa raccolta, Virginia Murru esplora la vita nei suoi momenti più autentici e spontanei, cogliendola in una narrazione sincera e diretta. Come spiega l’autrice: “Sono racconti che rappresentano la vita nei suoi momenti più peculiari, allorché viene quasi colta in ‘flagrante’ nei rituali quotidiani. Tali scenari sono riprodotti così come si presentano, senza esaltazioni o filtri semantici, strutture o sovrastrutture. Solo così il narrare, anche quando è frutto di estro creativo, penso abbia un senso, e riesca a tenere accesa la concentrazione e l’interesse di chi legge.”

Il titolo stesso, Voci di confine, richiama i temi centrali della raccolta: momenti sospesi tra il quotidiano e l’eccezionale, tra la concretezza dell’esperienza e la profondità dell’interpretazione umana.

La scrittrice ogliastrina ha scelto di affidarsi alla prosa breve come mezzo espressivo privilegiato per questa raccolta, trovando nei suoi confini limitati uno spazio ideale per tratteggiare episodi di vita intensa. I racconti non si appoggiano su trame costruite o artificiose, ma emergono da esperienze autentiche, dalle dinamiche sociali e dai percorsi emotivi che caratterizzano l’esistenza.

“Ho privilegiato la narrativa breve,” afferma l’autrice, “perché amo i panorami e i riflessi inediti dell’esistenza umana che si presentano nitidi, chiusi in limitati orizzonti. La memoria è protagonista, insieme al flusso di immagini legate agli eventi, in cui si fanno ‘incontri’ che spesso spingono ad immergersi fin nei fondali del mistero che ogni vita rappresenta.”

Voci di confine si distingue per la capacità di tratteggiare con delicatezza e precisione la quotidianità, restituendola con una scrittura che emoziona e coinvolge. La narrazione si muove fluida, senza forzature, rispettando l’armonia della vita così com’è, con tutte le sue contraddizioni e i suoi slanci. “Non è facile tenere viva l’attenzione e condurla lungo le anse di quel che si racconta, senza forzature o artifici,” spiega l’autrice. “Per questo è importante trovare espedienti espressivi e linguistici che siano in sintonia con l’armonia della narrazione.”

I racconti raccolti in Voci di confine traggono l’eccezionale dall’ordinario, esplorando temi universali con uno sguardo personale e autentico. Gli episodi narrati riflettono la vita così com’è, senza abbellimenti o artifici, ma con una profondità che emerge dai dettagli più semplici e spontanei.

Con questa nuova raccolta in prosa, Virginia Murru conferma il suo talento di narratrice sensibile e profonda, capace di catturare l’essenza dell’esistenza umana e di restituirla con una scrittura incisiva e coinvolgente.

L’articolo La scrittrice ogliastrina Virginia Murru torna in libreria con “Voci di confine” proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Michela Girardi

Bruno Barbieri ( PH Profilo Facebook Bruno Barbieri)

L’attesa è finita: Bruno Barbieri 4 Hotel torna con una nuova stagione e, per la prima volta, approda in chiaro su TV8. Il programma cult dedicato all’ospitalità e all’accoglienza made in Italy prenderà il via il 13 gennaio, con appuntamenti settimanali ogni lunedì alle ore 21:30.

Quest’anno, lo chef stellato e severo giudice Bruno Barbieri ci porterà alla scoperta di nuove destinazioni italiane, con una grande novità: l’arrivo in Sardegna. Due episodi speciali saranno ambientati sull’isola, con tappe a Cagliari e lungo la costa meridionale, che saranno protagoniste del primo episodio di questa stagione.

Come sempre, il format vede albergatori di diverse fasce di prezzo e categorie sfidarsi per conquistare il titolo di migliore hotel. Ogni episodio segue lo stesso meccanismo ormai collaudato: i concorrenti, colleghi ma anche avversari, si ospitano a vicenda nei rispettivi alberghi. Dopo il check-in, Bruno Barbieri sperimenta in prima persona la qualità dell’accoglienza, esaminando ogni dettaglio con la sua proverbiale severità.

Cinque sono le categorie sotto la lente d’ingrandimento: location, camera, colazione, servizi e prezzo, ognuna valutata con un voto da 0 a 10. Ma c’è un twist: il voto di Bruno può confermare o ribaltare il giudizio finale. Come sempre, grande attenzione sarà riservata alla sostenibilità, ormai elemento imprescindibile nel mondo dell’hôtellerie.

Oltre alla Sardegna, Barbieri esplorerà altre affascinanti destinazioni italiane, portandoci:

  • A Genova, per scoprire l’eleganza della città marinara;
  • Nella zona del Lago di Bolsena, in provincia di Viterbo, tra natura e relax;
  • Sulla Riviera del Brenta, nei pressi di Venezia, tra storia e charme;
  • A Napoli, simbolo del calore e della tradizione partenopea;
  • A Valdobbiadene, nella zona delle colline patrimonio dell’Unesco;
  • In Trentino, culla di ospitalità montana e scenari mozzafiato.

La formula che ha reso Bruno Barbieri 4 Hotel un cult resta immutata: professionalità, competizione e un pizzico di ironia. Gli spettatori si appassioneranno ancora una volta alle storie degli albergatori, ai loro sogni e alla loro visione dell’ospitalità, con Barbieri pronto a premiare o a bacchettare.

Non resta che segnare in agenda: dal 13 gennaio, ogni lunedì alle 21:30, Bruno Barbieri 4 Hotel su TV8. E con le meraviglie della Sardegna al centro del primo episodio, la nuova stagione promette di essere più affascinante che mai!

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi