Maialetto, proceddu, porcetto, pulcheddu, porcheddu…Sono tanti i nomi dati al piatto più tipico e tradizionale della cucina sarda. Il maialetto è infatti una ricetta che unisce tutta l’Isola e che è ormai conosciuta da chiunque vi sia stato almeno una volta.

Molti non sanno però che questo piatto viene preparato – con alcune differenze – anche oltremare. Non in Italia come si potrebbe immaginare, ma in un Paese straniero. Il “cochinillo asado” è infatti uno dei piatti più tradizionali della Castiglia, la parte centrale della Spagna.

Tra Madrid e Segovia è uno dei piatti più diffusi e tradizionali. Il maialino è rigorosamente da latte (peso intorno ai 4-4,5 kg) e viene cucinato in un forno a legna a 180 gradi dopo essere adagiato in un vassoio di pietra. Viene spennellato sulla cotenna con lo strutto così da rendere la pelle estremamente croccante. Sul fondo si mette un po’ d’acqua, in superficie sale grosso. Questi accorgimenti, uniti al fatto che si tratta di un suino molto piccolo, permettono alla carne di diventare tenerissima: un buon “cochinillo” viene tagliato a pezzi mediante l’uso di un piatto di ceramica.

Preparazioni simili esistono in altri Paesi del mondo, tutti di tradizione latina. Nelle Filippine è un rito apprezzato in tutto il mondo, in Portogallo viene preparato in modo moto simile alla Spagna e a Puerto Rico è un piatto nazionale. Rientra tutto nella consolidata tradizione del “lechòn” (in spagnolo) o leitão (in portoghese), ovvero del cucinare al fuoco il maialino da latte.

L’articolo (VIDEO) Lo sapevate? Il maialetto non si mangia solo in Sardegna proviene da ogliastra.vistanet.it.


Fonte: Ogliastra News Michela Girardi