L’ossidiana è senza dubbio uno dei minerali più belli e suggestivi presenti in natura. Si tratta di un vetro vulcanico formatosi nel processo di raffreddamento rapido della lava.
È composto al 75% da biossido di silicio ed è noto per la sua colorazione nera-grigio scura lucida con venature biancastre e dalla superficie liscia e levigata. Le forme sono variegate ed è facilmente lavorabile.
La Sardegna – nonostante non abbia la nomea di “terra vulcanica” – possiede al suo interno il più vasto giacimento di ossidiana del Mediterraneo. Si trova in una zona di antichissima origine vulcanica, quella di Monte Arci, nella parte meridionale dell’oristanese, tra i comuni di Pau, Ales, Masullas, Marrubiu e Morgongiori.
L’ossidiana ha avuto un ruolo decisivo nello sviluppo della Sardegna prenuragica e nuragica. Le popolazioni isolane commerciavano questo materiale con il resto del mondo e producevano manufatti arrivati fino ai giorni nostri tra cui armi, gioielli e altri monili preziosi. Si ha notizia di manufatti risalenti fino al 5.000 a.C, a testimonianza della lunghissima tradizione e del rapporto millenario dei sardi con questa pietra.
Nei comuni del Monte Arci si trova un vero e proprio parco dell’ossidiana in cui ammirare dal vivo questo straordinario minerale. A Pau è aperto un bellissimo Museo dell’ossidiana che racconta ai visitatori la storia affascinante di questa pietra. La visita è particolarmente consigliata.
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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis