Sono partiti nei giorni scorsi a Sassari i primi Progetti Utili alla Collettività, (Puc), attività obbligatorie per i beneficiari del reddito di cittadinanza, nell’ambito dei Patti per il lavoro e per l’inclusione sociale. I Servizi Sociali stanno procedendo all’inserimento del primo gruppo di 45 persone su 224 candidati. Un numero in costante crescita, man mano che gli operatori elaborano, insieme alle famiglie, i Patti di inclusione.
Attualmente hanno aderito nove associazioni del Terzo Settore con undici progetti: la cooperativa Coop.As con “Gesti di cura”, al cooperativa La Gaia Scienza con “Ripartire con i bambini”, la Croce Sarda con “New Support Life”, la Croce Azzurra con “Andendi”, l’Unione italiana Ciechi con i due percorsi “Inter’Agiamo” e “Facciamoci vedere”, l’associazione La Sorgente con “Sempre Solidali”, l’associazione Rifugio Gesù Bambino con “Gioco Studio”, New Life ODV con “Aiutiamo i più fragili” e “Sassari Sicura” e Sandalia Soccorso con “Trasporto ambulanze”.
L’adesione ai Puc è obbligatoria, salvo i casi previsti dalla legge, pena la sospensione del contributo, ed è tra gli obiettivi dell’Amministrazione incrementare il numero dei posti disponibili, affinché tutti o la maggior parte dei beneficiari RdC partecipino ai programmi di utilità collettiva. Per questo l’ambito Plus, costituito dal Comune di Sassari, Porto Torres e Stintino, ha partecipato a un bando europeo e ha ottenuto un finanziamento per il reclutamento di personale che, attraverso attività di sensibilizzazione, possa incrementare il numeri dei progetti Puc con il contributo di tutte le realtà associative e del Terzo Settore.
Gli uffici dei Servizi Sociali hanno dovuto segnalare all’Inps, al fine della sospensione della misura RdC, 20 nuclei che, convocati dalle equipe socio-educative, hanno rifiutato di partecipare ai progetti PUC o di sottoscrivere gli impegni richiesti dalla misura o non si sono presentati ai colloqui con gli assistenti sociali, nonostante vari solleciti.
La manifestazione di interesse, scaricabile dal sito www.comune.sassari.it è sempre aperta per nuove proposte di adesione da parte degli Enti del Terzo Settore.
Tutti i progetti sono finalizzati all’inclusione sociale dei partecipanti e alla promozione di attività utili alla collettività. Le attività proposte dalle associazioni vanno dall’accompagnamento e trasporto e supporto di persone con varie esigenze per visite, acquisto farmaci e beni di prima necessità, pagamenti vari, all’inserimento in contesti frequentati da bambini che prevedono un sostegno allo studio e alle attività ludiche. Altre riguardano il trasporto in ambulanza, interventi gestiti in sede nonché attività di protezione civile in caso di situazioni emergenziali come le calamità naturali.
Il numero di ore settimanali va dalle 8 alle 16 ore per 4 mesi.
Gli operatori del Settore Politiche, servizi e coesione sociale, che hanno in carico i beneficiari del reddito di cittadinanza, hanno scorso la graduatoria stilata con le adesioni ai Puc e, attraverso colloqui mirati, hanno effettuato gli abbinamenti degli stessi ai vari progetti secondo le attitudini, la predisposizione e le esperienze pregresse, ma anche in base alla conoscenza professionale.
L’associazione e il Settore dei Servizi sociali affiancheranno ai partecipanti un tutor che avrà il compito di monitorare il progetto, l’attività svolta ed eventualmente rimodularlo in base alle criticità rilevate.
L’articolo Rifiutano lavori socialmente utili: sospeso il reddito di cittadinanza a 20 persone in Sardegna proviene da ogliastra.vistanet.it.
Fonte: Ogliastra News La Redazione