La scrittrice Simonetta Delussu

La cultura come mezzo di rieducazione e riscatto personale: con questa visione nasce il progetto triennale “Apriamo le porte al teatro, alla musica e alla lettura”, realizzato nella Casa Circondariale di Lanusei. Tra le iniziative più significative spicca il laboratorio di lettura creativa dedicato al romanzo “Il delitto d’onore – La storia di Irene Biolchini” di Simonetta Delussu, previsto per l’anno formativo 2024/2025.

Coordinato dai docenti del CPIA Franca M.A. Loddo e Mario Lombardo, con la collaborazione della Responsabile dell’Area Educativa, Dott.ssa Alessandra Cingotti, questo percorso punta a trasformare la lettura in uno strumento di riflessione e confronto, capace di stimolare il senso critico e risvegliare nei detenuti una nuova consapevolezza di sé.

Il romanzo di Simonetta Delussu, che narra la vicenda di Irene Biolchini e le implicazioni di un delitto d’onore, è stato scelto per la sua capacità di toccare temi profondi come il senso di giustizia, l’identità personale e il ruolo delle convenzioni sociali. Attraverso la lettura e l’analisi del libro, i detenuti potranno confrontarsi con questioni universali, legate anche alla loro esperienza personale. La narrazione offre spunti di riflessione sulla condizione umana, la lotta per l’autodeterminazione e le scelte morali, rendendo il libro uno strumento ideale per stimolare nei partecipanti il pensiero critico, la capacità di introspezione e la ricerca di nuovi significati per il proprio vissuto.

Simonetta Delussu ha così commentato: “Ho deciso di partecipare perché in passato ho avuto l’opportunità di essere ospite di un progetto in carcere, che porto nel cuore come un’esperienza straordinaria. Questo è stato possibile grazie alla professionalità e all’umanità della professoressa Franca Loddo, che ha reso tutto speciale. Ricordo con piacere l’accoglienza calorosa e la grande partecipazione dimostrata. Era un progetto significativo, e i partecipanti si sono rivelati alunni molto attenti. È stata un’esperienza che mi ha arricchito profondamente, e sono davvero felice di poterla rivivere.”

Il laboratorio, che coinvolgerà circa dieci detenuti iscritti ai corsi del CPIA, si articolerà in più fasi, a partire dalla lettura guidata del romanzo, durante la quale saranno affrontate le tematiche principali, come la giustizia, il riscatto e il valore delle scelte individuali. La discussione collettiva permetterà ai partecipanti di confrontarsi tra loro, condividendo pensieri e prospettive, mentre la conclusione del progetto sarà rappresentata dall’incontro con l’autrice, previsto per marzo 2025. Questo evento, compatibilmente con le esigenze organizzative della struttura, offrirà ai detenuti l’opportunità di dialogare direttamente con chi ha dato vita alla storia, arricchendo ulteriormente l’esperienza del laboratorio.

L’introduzione della narrativa in carcere non rappresenta solo un’occasione per arricchire il bagaglio culturale dei detenuti, ma diventa anche un mezzo per favorire una trasformazione personale. Attraverso il confronto con i temi del romanzo, i partecipanti possono riflettere sul proprio vissuto e sviluppare una maggiore consapevolezza di sé. La lettura, inoltre, offre uno spazio di dialogo e confronto, incoraggiando l’empatia e il rispetto per prospettive diverse. L’analisi della narrazione e dei personaggi stimola il pensiero critico e pone le basi per una riflessione profonda sulle implicazioni morali delle scelte umane.

La cultura, anche in carcere, è un ponte verso la società. Eventi come il laboratorio e l’incontro con l’autrice non solo arricchiscono il percorso personale dei detenuti, ma rappresentano un’opportunità per costruire legami con il mondo esterno, favorendo il senso di appartenenza alla comunità.

Con il laboratorio di lettura creativa dedicato al romanzo di Simonetta Delussu, il progetto “Apriamo le porte al teatro, alla musica e alla lettura” si propone di trasformare la detenzione in un’occasione di riscatto e crescita. La lettura diventa così un viaggio tra le pagine per riscoprire sé stessi, aprendo nuove prospettive e offrendo strumenti concreti per costruire un futuro diverso. Ogni storia, reale o immaginata, può diventare il punto di partenza per una rinascita.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi