La scrittrice ogliastrina Maena Delrio ha di recente dato alle stampe il suo nuovo romanzo, “Donne di ginepro”, pubblicato da NPS Edizioni. Pur avendo all’attivo diversi racconti e romanzi, Maena confessa che definire se stessa come “scrittrice” la fa ancora sentire un po’ strana. L’amore per la scrittura l’accompagna da sempre, intrecciandosi con la sua vita ricca di passioni. Sarda “fino al midollo”, Maena è madre di quattro figli, ha un compagno da 21 anni e divide il suo tempo tra la famiglia, la corsa e la pittura.
Nonostante i numerosi impegni familiari, Maena riesce a mantenere una routine quotidiana di scrittura, anche nei momenti più impegnativi. Crede profondamente nel valore dell’impegno costante, un insegnamento che ha trasmesso anche ai suoi figli. Per lei, il segreto per ottenere risultati in qualsiasi campo, è la disciplina quotidiana.
La sua determinazione la spinge a non mollare mai davanti alle sfide, mentre il suo carattere solare la porta a vedere sempre il lato positivo delle cose, trovando speranza anche nei momenti difficili. La passione, invece, è il motore che alimenta ogni sua attività, rendendo ogni cosa più entusiasmante e ricca di significato.
Il romanzo Donne di ginepro nasce, racconta la scrittrice ogliastrina, da un’ispirazione improvvisa. Una mattina di primavera, tornando a casa dal lavoro, Maena nota un dettaglio che la proietta in un’altra epoca: una tenda che si muove leggermente, un antico arnese in un cortile, il suono delle campane. Da quel momento, la sua immaginazione inizia a creare un mondo popolato da donne con lunghe gonne, bambini scalzi e anziani che masticano tabacco. Questo sogno a occhi aperti accende la trama del romanzo, strettamente legata alle storie che la scrittrice ha ascoltato dalla madre e dalla nonna.
L’idea prende subito forma, ma il manoscritto rimane nel cassetto per un po’ di tempo. Ogni volta che Maena lo condivide con qualcuno, altre storie si aggiungono, arricchendo il racconto. Il processo creativo dietro Donne di ginepro non rappresenta solo un viaggio nella scrittura, ma anche una profonda crescita personale.
Nel romanzo, le protagoniste femminili mostrano una grande forza interiore. La scrittrice sostiene di rivedersi in molte di loro, specialmente in Celeste e Caterina, che affrontano le difficoltà della vita con determinazione e resilienza. Questi personaggi si adattano alle situazioni più difficili, contando sempre sulle proprie capacità. Il primo capitolo del libro, ispirato a un evento della vita della nonna di Maena, suscita sempre una forte emozione nell’autrice, che riesce a commuoversi ogni volta che lo rilegge.
La storia è ambientata in Sardegna, terra a cui Maena è profondamente legata. La scrittrice si sente parte integrante della sua isola, non solo per i suoi paesaggi mozzafiato, ma anche per i valori di amicizia, generosità e ospitalità che caratterizzano la cultura sarda. Nel romanzo, Maena celebra questi legami attraverso le sue protagoniste.
Il titolo stesso del romanzo racchiude un potente simbolismo: il ginepro, una pianta forte e resiliente, capace di crescere in condizioni difficili, aggrappata tra le rocce e battuta dai venti. Come il ginepro, le donne di Maena sono pioniere, capaci di resistere e reinventarsi, con radici salde e una forza interiore che le guida nei momenti più complicati.
Per il futuro, Maena ha in mente molti progetti e idee da sviluppare, nonostante il tempo sia sempre limitato. Tuttavia, con la sua determinazione e passione, è certa di riuscire a portarli avanti e, nel frattempo, continua a godersi ogni passo del suo viaggio creativo.
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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi