Nel cuore della vibrante città di Cagliari, il 16 agosto 1885, nacque Carmen Melis, destinata a diventare una delle voci più celebri e ammirate del mondo dell’opera. Figlia di Efisio, capitano di artiglieria, e Giuseppina Hanau, fin dall’infanzia respirò l’aria melodiosa e passionale che avrebbe caratterizzato il suo destino.

Dopo aver lasciato la Sardegna a causa del trasferimento del padre, si stabilì probabilmente a Milano, dove iniziò il suo percorso verso la grandezza nel mondo della musica. Fu qui che intraprese gli studi del canto con maestri di prestigio come Teresina Singer, Antonio Cotogni e Carlo Carignani, preparandosi così per il suo debutto trionfale sulla scena operistica.

Il nome di Carmen Melis brillò per la prima volta nel 1905 a Novara, quando con grazia e potenza interpretò il ruolo di Iris nell’opera di Pietro Mascagni. Tuttavia, fu nel 1907 che il suo talento conquistò il mondo intero quando, accanto al grande Mattia Battistini, fu la prima ad incarnare il personaggio di Thaïs nella commovente opera di Jules Massenet, rappresentata all’Opera di Roma.

L’ascesa di Carmen Melis fu rapida e inarrestabile. Nel corso degli anni successivi, incantò il pubblico con le sue straordinarie interpretazioni di ruoli iconici come Mimì ne “La Bohème” di Giacomo Puccini e Desdemona in “Otello” di Verdi. La sua voce, potente e sensibile al tempo stesso, la portò sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, dalla Fenice di Venezia al Teatro alla Scala di Milano, conquistando l’ammirazione e il plauso universale.

Nel 1909, il suono incantatore della sua voce attraversò l’oceano e raggiunse le rive americane, dove debuttò con grande successo a New York con “Tosca” al Manhattan Center. La sua carriera negli Stati Uniti continuò con fervore per sei anni, durante i quali incantò gli spettatori delle più importanti città americane, da Manhattan a Chicago.

Tra gli eventi memorabili della sua carriera, spicca l’incontro con il leggendario Giacomo Puccini, che rimase affascinato dalla sua interpretazione di “Madama Butterfly”. Guidata dalla mano del grande compositore, Carmen Melis portò al successo anche “La fanciulla del West”, dimostrando così di essere non solo una straordinaria cantante, ma anche un’interprete di rara sensibilità artistica.

Ma la grandezza di Carmen Melis non si fermò ai confini delle grandi capitali europee e americane. Nel corso della sua carriera, si esibì nei teatri più prestigiosi del mondo, dalla Scala di Milano all’Opera di Parigi, dalla Royal Opera House di Londra al Teatro Colón di Buenos Aires, portando la magia della sua voce in ogni angolo del globo.

Nel 1933, dopo ventotto anni di trionfi e successi, Carmen Melis decise di ritirarsi dalle scene, lasciando dietro di sé un’impronta indelebile nella storia dell’opera. Ma il suo legame con la musica non si spezzò mai completamente. Chiamata da Riccardo Zandonai a insegnare canto al Conservatorio Gioachino Rossini di Pesaro, ebbe l’opportunità di scoprire e plasmare il talento di giovani promesse come Renata Tebaldi, con la quale rimase legata per tutta la vita.

Carmen Melis, la diva dal cuore sardo e dalla voce d’oro, morì nel 1967 a Longone al Segrino, lasciando dietro di sé un’eredità di bellezza e passione che continuerà a vivere attraverso le generazioni di appassionati di musica che, ancora oggi, si lasciano incantare dal suono della sua voce.

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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi