Riavvolgere il filo della memoria cercando di raccontare le vicende del passato in maniera coinvolgente, rendendole attuali e allo stesso tempo regalando uno scorcio sull’Ogliastra dei giorni nostri.
Questo è l’obiettivo di “Su Pissiafoi” ( denominazione dell’insetto tagliaforbice in Lingua Sarda), cortometraggio nato dal cuore e dalla mente dell’attore Luca Lobina, alla sua prima sceneggiatura, che vede alla regia Luca Valdes.
L’opera è stata quasi interamente girata nel paese di Gairo e nell’antico centro abitato abbandonato dopo la tragica alluvione dell’ottobre del 1951.
Un lavoro cinematografico concluso con l’ultimo ciak poco meno di una settimana fa, ambientato tra il presente e i primi anni del ‘900, attraverso un intrigante flashback, dove la storia di una donna si lega con l’ultimo periodo di “vita” dell’antico borgo della Valle del Pardu.
Ci racconta Lobina: «Abbiamo terminato le riprese di tutte le scene di questo progetto in cui crediamo molto, nel quale abbiamo profuso tanto impegno e passione.»
«Un lavoro che parte da lontano – racconta l’attore classe ’80 -, personalmente un punto di partenza, in quella che è la mia grande vocazione. Da giovanissimo ho sempre scritto e immaginato delle storie, attingendo dalla vita quotidiana, osservando tutti gli ambienti e i comportamenti delle persone. Questi appunti li trasformavo in sceneggiature, anche se solo qualche anno fa ho appreso le tecniche e i segreti di questa tipologia di testo strutturato, partecipando ad un lungo laboratorio specialistico.»
Lobina, nato e cresciuto a Cagliari ma con origini tra l’Ogliastra e la Barbagia di Seulo, può vantare diverse figurazioni semplici e speciali in vari film (per citarne qualcuna: “Domino”, regia Brian De Palma, e recentemente “Il Vangelo secondo Maria”, diretto da Paolo Zucca), ci svela: «”Su Pissiafoi” nasce dai racconti fatti da mia nonna paterna. Amavo ascoltarla davanti al focolare, durante i miei soggiorni in paese, mentre narrava storie e leggende tramandate da generazioni, intrise di vari significati che mi hanno sempre affascinato.»
«La Sardegna delle zone dell’interno – continua l’artista cagliaritano – rappresenta l’ultimo baluardo dove ancora i bambini vivono a fondo quel rapporto con le radici comunitarie, giocando insieme all’aria aperta nelle piazze e sviluppando la propria creatività, condizioni difficilmente riscontrabile in città o altre realtà. Grazie a questa inestimabile ricchezza, ho trovato nella mia sceneggiatura la chiave tra il presente della Gairo odierna e l’affascinante antico borgo abbandonato.»
Un cortometraggio in “Limba” nella variante della zona (curata da Lucia Loi), che ha visto come protagonisti attori amatoriali, originari del paese ogliastrino. «La scelta di girare quest’opera cinematografica a “Gairo Vecchio”, per la sua bellezza e per le enormi potenzialità non ancora espresse dalla sua storia, mi ha fatto toccare con mano l’ospitalità e il calore di questa comunità. L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Sergio Lorrai, e la Pro Loco oltre a patrocinare “Su Pissiafoi”, insieme a tutta la popolazione ci hanno sostenuto supportandoci dalla prima all’ultima scena.»
Lobina (scoperto dalla casting director, Stella La Boccetta) attualmente impegnato nelle riprese di altri tre film, in questo primo lavoro da sceneggiatore ricoprirà anche ruolo di aiuto regista: «Devo ringraziare Luca Valdes, oltre ad aver creduto in questo progetto e volermi come interprete nel suo film Aradia, mi ha dimostrato tanta stima nominandomi suo assistente.»
La ricerca dei particolari da parte dell’artista, ha fatto spostare il set “Su Pissiafoi” nel paese di Seui, a “Su Tzilleri de tziu Giuannicu”, un’osteria del primi del ‘900 perfettamente conservata e custodita da Francesco Melis. «Un gioiello raro dell’epoca – spiega l’artista – perfetto per girare una scena fondamentale del cortometraggio, dove ogni oggetto e ogni angolo del locale riporta all’atmosfera che avevo immaginato quando ho scritto la sceneggiatura. Viene aperto al pubblico solo per eventi eccezionali e ringrazio Francesco per averci ospitato.»
L’opera cinematografica ora è attesa dal montaggio, principale fase della post produzione, con l’obiettivo di essere presentata entro quest’anno. «La speranza è che con questo lavoro – auspica Lobina – “Gairo Vecchio” e la sua vicenda siano resi ancora più conosciuti.»
Nell’attesa vi mostriamo le suggestive immagini, realizzate nel backstage di “Su Pissiafoi”, immortalate da Helen Seal.
L’articolo (FOTO) Gairo Vecchio ritorna a vivere nel corto “Su Pissiafoi”, parola allo sceneggiatore Luca Lobina proviene da ogliastra.vistanet.it.
Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda