Sandro Deplano, 30 anni, è l’assessore comunale del settore turistico di Ussassai. Da sempre crede intensamente nelle potenzialità del suo paese. Lo scorso anno, insieme a sua Madre Maddalena, suo padre Carmino e suo fratello Fabrizio, ha deciso di concretizzare un progetto ancora poco conosciuto in Ogliastra: l’Home Restaurant.
Il “ristorante in casa” apre il mercato della ristorazione a nuove possibilità, basate sulla condivisione e sulla valorizzazione della tradizione culinaria ogliastrina. Lo scopo principale di “Sa Tanca” – l’Home Restaurant di Sandro – è far vivere agli ospiti la vita quotidiana ogliastrina, in un’atmosfera allegra e familiare.
Vi raccontiamo del suo progetto e della sua storia.
L’Home Restaurant è un’attività non comune in Sardegna. Di cosa si tratta?
L’Home Restaurant non è altro che un ristorante a casa mia, nella mia cucina. C’è un grande tavolo al centro della stanza pronto ad accogliere quotidianamente amici, parenti e chiunque voglia provare quest’esperienza, circondato da pareti bianche decorate con antichi attrezzi da cucina e non, che ti danno la sensazione di viaggiare nel passato. Nella nostra cucina presentiamo prodotti culinari tipici dell’Ogliastra, ma soprattutto di Ussassai, realizzati da mia madre Maddalena. Si tratta di ricette tramandate da generazioni, create con prodotti provenienti dal nostro orto e da animali che vengono cresciuti ad Ussassai, lontani da allevamenti intensivi.
Quando è nata l’idea di realizzare il progetto dell’Home Restaurant?
Quest’idea è nata nel 2019 e maturata durante il primo lock down. Ho scoperto questa nuova modalità di fare ristorazione navigando sul web. Ho trovato un progetto che potesse dare sfogo al mio bisogno di socializzare, largamente represso durante questo difficile periodo di pandemia. Il motivo che mi ha spinto a voler realizzare quest’attività, infatti, è la mia attitudine al conoscere persone nuove e farle sentire parte della nostra comunità. Ciò che rende la mia famiglia speciale è l’ospitalità, la capacità di far sentire gli altri a casa propria e di accogliere nel migliore dei modi possibili ogni persona che varca la nostra porta. Inoltre il nostro ristorante è perfetto per far conoscere i prodotti culinari, le tradizioni e la cultura ogliastrina.
La tua famiglia come ha reagito alla tua idea?
Inizialmente i componenti della mia famiglia erano tutti piuttosto scettici, non credevano che il progetto potesse avere successo. Ero, e sono tutt’oggi, convinto delle potenzialità di quest’attività e pieno di aspettative. Sono consapevole che i nostri prodotti culinari e le bellezze del nostro territorio non abbiano paragoni. Infatti non ho fatto nulla di diverso da quello che tutta la mia comunità fa usualmente: aprire le porte della propria casa a perfetti sconosciuti che per caso si trovano in vacanza per le vie di Ussassai. Alla prima prenotazione misi mia madre alle strette e organizzai la prima cena, che come mi aspettavo è stata un successo.
Nonostante la tua esperienza con l’Home Restaurant sia recente, potresti affermare che questo tipo di attività possa avere successo in Ogliastra?
Io credo fortemente nelle potenzialità di questo progetto. Ho aperto le porte di casa mia per pochissimi mesi, ma posso comunque ritenermi soddisfatto. Sono stati tanti i turisti che si sono seduti al nostro tavolo e che hanno espresso giudizi positivi riguardo alla cucina e all’attività in generale: custodisco il registro delle recensioni gelosamente. Con tantissimi clienti, che ormai considero dei nuovi amici, sono tutt’oggi in contatto. Penso che la carta vincente dell’Home Restaurant siano i prodotti tipici sardi, ma soprattutto a chilometro zero.
Ci sono altre attività simili alla tua in Ogliastra o puoi considerarti un pioniere in questo settore?
Recentemente ho saputo di un Home Restaurant a Girasole. Penso che sia un’opportunità per crearsi un nuovo lavoro, che ti dia non solo tantissime soddisfazioni, ma soprattutto che possa incrementare il turismo ogliastrino.
Per via del Covid e considerate le restrizioni, hai mai pensato a nuove modalità o a come ti organizzerai per la fine della pandemia?
Oltre alle restrizioni, con la pandemia è terminato il flusso di turisti in Ogliastra, come d’altronde in tutto il mondo. Purtroppo questa situazione ha messo a dura prova tutti, grandi e piccoli, non solo economicamente. Infatti ha eliminato quasi del tutto i rapporti sociali che sono alla base dell’Home Restaurant. Mi auguro di poter riniziare al più presto ad accogliere chiunque avrà il piacere di trascorrere del tempo insieme alla mia famiglia, assaggiare il nostro cibo e visitare le bellezze del mio paese, senza paura del contagio e della socializzazione.
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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi