Articolo di Maria Lidia Contu
Il Giglio del Mare o “Lillu de Mari” in sardo, è un meraviglioso fiore bianco che fiorisce tra luglio e agosto sui litorali sabbiosi del Mediterraneo. Il suo nome scientifico è “Pancratium Maritimum” e già il nome custodisce in sé le caratteristiche di questo fiore: “pancratium” deriva dal greco e significa “molto potente” e il giglio del mare è davvero una pianta forte e tenace. Basta pensare al luogo in cui nasce: le dune di sabbia aride, sterili e battute dal vento. Eppure il suo seme, contenuto all’interno di una massa sugherosa che permette il galleggiamento come se avesse il salvagente, riesce a disperdersi grazie alle correnti e a viaggiare in mare per tanto tempo fino a raggiungere nuove coste da colonizzare.
Intorno all’origine di questa vigorosa e tenace pianta sono fiorite alcune leggende.
Un antico mito greco narra che il “Giglio del mare” nacque dal latte di Era, moglie di Zeus, che aveva trovato il piccolo Eracle (o Ercole secondo la mitologia romana). La dea decise di prenderlo con sé e di allattarlo. Ma quando il piccolo si attaccò al seno, lo fece in maniera così vorace e vigorosa che la dea, non potendo sopportare il dolore, gli tolse d’istinto il seno: uno spruzzo di latte giunse fino al cielo generando la Via Lattea mentre un altro cadde a terra generando il Giglio di mare.
Secondo un’altra leggenda sarda invece, questo fiore nacque da alcuni capelli biondi di una giovane pastorella sarda. Possedere dei capelli biondi era una vera rarità. La ragazza si oppose con vigore e orgoglio alle invasioni saracene e nonostante la sua resistenza i pirati riuscirono ugualmente a catturarla e ad infliggerle delle terribili torture. Al termine delle sevizie la uccisero e gettarono il suo corpo in mare. Quando questo giunse sulla costa, i suoi capelli ancora pieni di vigore e vitalità rilasciarono la loro linfa sulla sabbia dando così origine al Giglio del Mare.
Fotografie tratte dal sito: https://holidayhousecostarei.com/2011/10/il-giglio-di-mare/ e torredelcerrano.it
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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda