Non sempre i confini tra Arzana e Desulo sono stati così netti come lo sono oggi. Gli anziani infatti ci dicono che esisteva un tempo, in cui la disputa sulla porzione del territorio di cui i paesi potevano disporre era molto accesa. Gli arzanesi e i desulesi decisero quindi di arrivare a un accordo affinché finalmente fosse stabilito il confine tra le due zone.
Il patto prevedeva che al canto del gallo dovesse partire un gruppo di persone da ognuno dei due centri con lo scopo di andare l’uno incontro all’altro. Il punto di incontro tra i due gruppi sarebbe diventato il confine tra i due paesi e la parte di territorio percorsa da ciascuna comitiva sarebbe entrata a far parte del territorio del paese di appartenenza.
Gli arzanesi, però, trovarono un sistema per far cantare prima il gallo. Di conseguenza partirono prima coprendo una distanza maggiore e conquistando quindi anche più territorio.
I desulesi accortisi dell’inganno, ingaggiarono una lotta con la controparte dalla quale furono pesantemente sconfitti. Morirono infatti diciassette desulesi e solo un arzanese. Il luogo dello scontro, ancora oggi viene chiamato “Sa forà e’ desceotto” , proprio perché vi morirono diciotto persone.
Altre varianti della leggenda raccontano però che la “lite dei diciotto” sia avvenuta precedentemente e che gli anziani dei due paesi avessero trovato l’accordo del gallo per evitare proprio il ripetersi della disputa. Purtroppo mancano le testimonianze scritte e non abbiamo modo di appurare la verità, ma non si sbaglia nel dire che effettivamente ancora oggi il confine del territorio di Arzana è molto vicino al paese di Desulo, come se effettivamente gli arzanesi fossero riusciti a conquistare in qualche modo più territorio.
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Fonte: Ogliastra News Michela Girardi