Del 1968 in Ogliastra ci racconta il giornalista Nino Melis nelle pagine del suo “In punta di penna. Storie e personaggi d’Ogliastra negli appunti di un cronista”, edito dalla Ars Artium Editore.
Riportiamo integralmente la parte relativa alle sorti tortoliesi degli anni Sessanta e Settanta, che videro la nascita di Cartiera e Intermare e la creazione di tantissimi posti di lavoro.
«Nella mia terra di origine, dove avevo fatto ritorno nell’autunno del 1965, le vicende internazionali e la Guerra Fredda, venivano percepite in modo decisamente meno coinvolgente di come io le avevo vissute nei mesi precedenti. Nato e Patto di Varsavia, Usa e Urss, democrazia e cortina di ferro facevano parte di un vocabolario con cui erano adusi a confrontarsi i partiti del centro destra con quelli del centro sinistra. Ben presto, entrambi gli schieramenti politici tradizionali e le organizzazioni sindacali di riferimento sarebbero stati costretti, però, a fare i conti con un movimento di protesta fuori dagli schemi, nato nelle fabbriche più sindacalizzate del Nord Italia e nelle Università che progressivamente si stavano aprendo ai ceti meno abbienti.
Il boom economico avviato nei primi anni Sessanta aveva finito per interessare anche l’Ogliastra con la nascita delle prime industrie e la creazione di un numero consistente di posti di lavoro stabili e regolarmente retribuiti sulla base dei contratti nazionali.
Il miglioramento complessivo delle condizioni di vita, la crescita esponenziale dell’edilizia abitativa e l’incremento degli spostamenti con il proliferare delle autovetture, erano fattori destinati a segnare una discontinuità generazionale con gli stili di vita e i modi di pensare di una società a forte tradizione contadina e pastorale.
La prima linea della Cartiera di Arbatax entra in produzione nel 1964, la seconda nel 1968 e assicura fino a mille buste paga. Insieme alla Cartiera viene realizzata in località Basaura, a Tortolì, una pista in terra battuta per l’atterraggio di piccoli aerei utilizzati dai dirigenti della fabbrica di carta. Sarà il prototipo del futuro aeroporto d’Ogliastra.
Nel 1972, apre i cancelli l’Intermare Sarda di Arbatax, azienda metalmeccanica del gruppo Eni Saipem, specializzata nella realizzazione di piattaforme off shore destinate al pompaggio di petrolio e gai dai giacimenti del sottosuolo marino.
Si trattava di altri trecento posti di lavoro ad alta specializzazione per saldatori, tubisti, gruisti e movimentatori di carrelli. Arbatax diventa il secondo polo industriale della provincia di Nuoro, dopo Ottana.
Le rappresentanze operaie di Cartiera e Intermare erano destinate, inevitabilmente, ad entrare in contatto con le organizzazioni di categoria e confederali, operanti negli ambiti più vasti della provincia di Nuoro, regionali e nazionali».
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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis