Ciottoli bianchi, acqua cristallina, un arco che viene da tutti fotografato e postato in ogni dove: stiamo parlando della perla ogliastrina di Cala Goloritzé, situata a nord di Arbatax, dopo Capo Monte Santo a sud del Golfo di Orosei. I fondali trasparenti, i giochi di luci, le perfette atmosfere hanno fatto sì che nel 1995 venisse nominata Monumento Nazionale Italiano.
Unisce, poiché gli unici due modi per arrivarci sono via acqua e via terra con un percorso di trekking, l’amore per il mare con quello per le escursioni.
Di recentissima introduzione, il numero chiuso: quest’anno, per far fronte all’emergenza Covid-19, possono sostare nel fiore all’occhiello ogliastrino solo 250 persone. Per prenotare, ci si deve appoggiare all’app Heart of Sardinia.
Come si raggiunge
Via mare, a nuoto. Sono diverse le opzioni di traghetti – che partono da Cala Gonone o da Santa Maria – presenti in zona. Spesso, grazie a pacchetti specifici, si possono visitare anche altre Cale in un solo giorno. Si può raggiungere anche utilizzando imbarcazioni sprovviste di motore, nei 300 metri prima della battigia. Tutto questo, per salvaguardare la sabbia.
Via terra, tramite un lungo percorso che parte da Baunei. Si devono seguire le indicazioni per Golgo e lasciare l’auto a Su Porteddu (dove va lasciata l’auto). Da qui, si originano vari percorsi, sempre adeguatamente indicati. Con il percorso classico, ci si arriva in un’oretta. La risalita necessità di circa un’ora e mezza.
Servizi
Non esistono servizi. La spiaggia è incontaminata.
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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda