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Lo sport può aiutare a scardinare stereotipi e pregiudizi riguardanti la violenza di genere? Il progetto #Differenze, organizzato dalla Uisp in collaborazione con la rete D.i.re, si propone proprio questo obiettivo: aiutare i ragazzi e le ragazze, anche mediante l’attività sportiva, a comprendere il triste fenomeno e a combatterlo.

In questa fase in Ogliastra si lavora su giochi e allenamenti mirati alla riflessione e all’acquisizione di importanti valori e strumenti di intuizione potenti quanto antichi. Tutto bello in teoria, ma come avviene nella pratica? In che modo gli educatori e le educatrici ogliastrin* stanno lavorando in questo senso?

Ogni lezione è strutturata in modo differente. Nella prima parte, quella caratterizzata da giochi a bassa intensità – come piccole gare a staffetta –, si impara di solito a vedere le eventuali differenze tra ogni alunn* come ricchezza e non come ostacolo: non solo devono emergere, ma anche giustapporsi per ottimizzare l’organizzazione strategica. Quando poi l’intensità aumenta, come nel calcio e nel basket, si gioca in modo da permettere a tutti la partecipazione con qualsiasi livello di competenza si sia in possesso. Alcuni giochi incentrati sull’uso delle mani – come palla capitano, pallamano, dodgeball – permettono di soddisfare il criterio di inclusività, parola chiave di ogni proposta all’interno della nostra programmazione.

Menzione speciale per il taekwondo: non solo è disciplina ricca di spunti di riflessione, ma anche modo per acquisire consapevolezze corporee e spirituali. Nondimeno, è anche strumento importante – se vista come pratica di autodifesa, per le potenziali vittime di violenza.

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Fonte: Ogliastra News Mario Marcis