Molte incursioni saracene della nostra isola sono legate a delle leggende.
È il caso de “Sa Nai Ammarmurada” oggi denominata “Sa Perda de S’Aquila, una particolare roccia brulla, liscia e scura, a forma di guisa di nave disalberata che si erge nei pressi della costa di Tortolì a protezione dell’insenatura di San Gemiliano.
Secondo un’antica leggenda tortoliese risalente alla fine 1800 , in origine lo scoglio non era altro che una nave saracena giunta nel litorale.
La leggenda narra che la nave corsara entrò in conflitto con un naviglio locale. I pirati fecero incursione nell’imbarcazione, saccheggiarono tutto ciò che era in essa presente, e con grande disprezzo e noncuranza, ridussero in piccoli pezzi una cassa e il suo contenuto: una statua della Madonna. Ma nello stesso istante per punizione divina, la nave si tramutò in uno scoglio. E mentre la piccola imbarcazione, ripresa a bordo la statua, si allontanava velocemente, la nave corsara, ormai tramutata in uno scoglio, venne così condannata inesorabilmente a infrangere per sempre i flutti del mare.
Informazioni tratte:
dal sito http://www.agugliastra.it/. Articolo scritto da Fabio Fanelli, (di Albino Lepori), il 06.12.2012;
post della pagina Facebook di Info Point Arbatax Tortolì;
archivio “La Nuova Sardegna”, articolo del 17 ottobre 2006.
Il racconto è presente in Raccolta di tradizioni sarde, Cagliari 1873 che riporta la leggenda intitolata: “La nave impietrita”.
Fotografia: http://www.ogliastraontheweb.it
L’articolo Un’antica leggenda ogliastrina: la storia de “Sa Nai Amarmurada”, la nave impietrita nella marina di Tortolì proviene da ogliastra.vistanet.it.
Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda