Pochi sanno che dal 1938 al 1955 a Tertenia un centinaio di persone, uomini e donne, lavoravano nella miniera di Bau Arenas, che si trova nella parte occidentale del comune ogliastrino, incassata nella profonda valle all’ombra del tacco calcareo di Monte Arbo.
Nel sito www.minieredisardegna.it è possibile seguire le vicende del giacimento dai tempi antichi alla sua chiusura negli anni Cinquanta. Infatti, prima i Romani ed in seguito i Pisani hanno lasciato testimonianze dei loro lavori alla ricerca di minerali, soprattutto rame. Quando il Conte Alberto della Marmora arrivò nel 1835 a Tertenia, esplorando il territorio, annotò la presenza di importanti giacimenti di rame.
La miniera fu concessa alla Società Tertenia che in soli quattro anni esportò circa cinquemila quintali di rame. Purtroppo l’isolamento del sito minerario e la totale mancanza di strade carreggiabili ostacolarono a lungo i lavori minerari. Nel 1869 falliva la Società concessionaria e la miniera passò ai creditori: una nuova ripresa si ebbe lo stesso anno con la concessione alla Società Anonima di Lanusei, che aveva lo scopo di continuare i lavori di esplorazione del giacimento in profondità.
Nel 1892 si scoprirono nuovi filoni che si dimostrarono particolarmente ricchi ma la mancanza di mezzi adeguati e di capitale costrinse a vendere i giacimenti a nuovi padroni. Nel 1938 la Società Libiola investì ingenti capitali per togliere definitivamente le miniere dall’isolamento: venne costruita una strada che collegava le miniere all’orientale sarda, una laveria dotata di impianto di flottazione e una teleferica che consentiva il trasferimento dei minerali dai cantieri di monte alla laveria posizionata a valle. Questo cantiere vide la sua massima produttività negli anni tra il 1939 ed il 1950. Oltre ai minerali di rame (pirite e calcopirite) si estraevano anche piombo, oro e antimonio. In tempi moderni la stessa Società costruì un impianto pilota per l’ottenimento del solfato ramico. Nonostante le buone intenzioni della Società i risultati non furono soddisfacenti e ciò portò nel 1955 alla chiusura definitiva dei cantieri minerari.
A distanza di sessant’anni dal suo abbandono, la miniera di Bau Arenas mantiene inalterato tutto il suo fascino, dovuto probabilmente alla sua particolare ubicazione e al fatto che molte famiglie di Tertenia hanno legato la propria storia a quella della miniera.
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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda