In pochi sono a conoscenza del ritrovamento a Ussassai di una piccola statuina in bronzo raffigurante l’eroe greco Eracle in seguito ripreso dalla mitologia romana con il nome di Ercole.
Di notevole interesse storico e artistico, attualmente è conservata al Museo Diocesano di Lanusei, fondato nel 1992 da Mons. Antioco Piseddu, e inaugurato nel maggio del 1995.
Di questa statuetta era sconosciuta la provenienza, ma in seguito si è risaliti alla storia del suo ritrovamento. A metà degli anni cinquanta del secolo scorso, durante i lavori di scavo per la costruzione dell’edificio delle scuole elementari di Ussassai, venne rinvenuta la preziosa statuetta, nel centro dell’abitato attuale, dall’impresario Vargiu.
Non fu eseguita nessuna ricerca successiva nella località del ritrovamento, s’ Enninnìa, e l’unico reperto ritrovato fu dato in custodia dal signor Deplano, segretario comunale all’epoca, all’allora sacerdote del paese Don Carta. Quest’ultimo fece dono della statuetta bronzea al vescovo ogliastrino Mons. Basoli, durante una visita pastorale a Ussassai, tra la fine degli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta.
Oggi “l’Ercole di Ussassai”, è conservato nella sezione numero uno del Museo Diocesano, come scritto in precedenza, ed è stato studiato minuziosamente da Giovanni Idilli.
La statuetta in bronzo di piccole dimensioni di fattura ellenistica, raffigura un Ercole barbuto, ebbro in segno di saluto, e risalirebbe al II secolo d.c., quindi in epoca romana. La statuetta è mancante della spalla e del braccio sinistro. Tanti sono i quesiti che pone questo reperto archeologico, in un territorio come quello di Ussassai ricco di testimonianze storiche e ritrovamenti di varie epoche.
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Fonte: Ogliastra News Roberto Anedda